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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1922 del 18 febbraio 1978
«Nel caso in cui il reato sia escluso dall'ambito di applicazione dell'amnistia, ma si profili la possibilità di eliminazione di un'aggravante, a norma dell'art. 69 c.p., mediante il giudizio di prevalenza o di equivalenza di una circostanza...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2126 del 15 gennaio 2008
«In tema di prescrizione dei reati contravvenzionali non è consentita la simultanea applicazione di disposizioni introdotte dalla L. 5 dicembre 2005 n. 251 (modifiche al c.p. in materia di attenuanti generiche, di recidiva, di giudizio di...»
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Cassazione penale, Sez. VII, sentenza n. 41965 del 14 novembre 2007
«In tema di prescrizione del reato, la sentenza della Corte costituzionale n. 393 del 2006 non comporta un'applicazione indistinta della previsione di cui all'art. 6 L. n. 251 del 2005, avendola limitata ai procedimenti pendenti in primo grado alla...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 42043 del 26 novembre 2010
«In tema di prescrizione, la più favorevole disciplina contenuta nella L. n. 251 del 2005 non trova applicazione nei procedimenti nei quali, al momento di entrata in vigore della legge, è già stata pronunciata la sentenza conclusiva del primo grado...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8903 del 2 ottobre 1997
«Il reato di cui all'art. 221 Tuls, che consiste nell'utilizzazione dell'immobile senza licenza d'abitabilità, cioè nel tenere una condotta positiva in assenza del provvedimento abilitativo, è permanente fino al momento in cui sopravviene...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3086 del 4 marzo 1980
«In caso di sospensione di un procedimento penale a seguito di trasmissione degli atti alla Corte costituzionale, al fine della risoluzione di una questione di legittimità costituzionale, la data finale del periodo di sospensione del termine...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 38207 del 24 ottobre 2011
«Ha efficacia di atto interruttivo della prescrizione, rientrando nella categoria del "decreto di giudizio immediato" il decreto disposto a seguito di opposizione a decreto penale.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 14239 del 11 aprile 2011
«Il decreto di citazione a giudizio conserva efficacia interruttiva della prescrizione anche a seguito della regressione del procedimento per la contestazione di un reato diverso.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3420 del 22 gennaio 2008
«Il riferimento generico al decreto di citazione a giudizio, contenuto nell'art. 160 c.p., consente di ricomprendere tra gli atti interruttivi del corso della prescrizione anche il decreto di citazione per il giudizio d'appello.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 15403 del 31 marzo 2004
«Il rinnovo della citazione a giudizio ai sensi dell'art. 143 disp. att. c.p.p. (effettuato, nella fattispecie, a causa di un rinvio d'ufficio), presuppone che il rapporto processuale si sia regolarmente instaurato in forza del decreto di citazione...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 13320 del 24 marzo 2003
«Ai fini dell'interruzione della prescrizione non è necessaria la notificazione del decreto di citazione a giudizio all'imputato, ma è sufficiente la sola emissione del decreto stesso, indicativa della persistenza dell'interesse punitivo dello Stato.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11829 del 30 novembre 1995
«L'efficacia interruttiva, ai fini della prescrizione, del decreto di citazione a giudizio — o di altro atto ugualmente efficace — deriva dalla stessa emissione o dal compimento di specifica attività, senza alcuna necessità, nel primo caso, di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12456 del 17 dicembre 1994
«La richiesta di emissione del decreto penale, così come la richiesta di emissione di decreto di citazione a giudizio, non hanno effetto interruttivo del decorso della prescrizione, non essendo tali atti compresi fra quelli indicati tassativamente...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8473 del 29 luglio 1994
«L'estinzione del reato per prescrizione deve essere dichiarata anche nell'ipotesi in cui il relativo termine sia maturato nel periodo intercorrente tra l'emissione del decreto di citazione e la notifica all'imputato: il decreto di citazione a...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8530 del 14 settembre 1993
«Qualsiasi atto dal quale possa desumersi il persistere della volontà punitiva dello Stato deve considerarsi atto interruttivo della prescrizione: pertanto, sono atti interruttivi anche i decreti di citazione per i successivi gradi di giudizio e le...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 12518 del 28 marzo 2011
«È inammissibile la domanda di oblazione, presentata in sede di opposizione a decreto penale di condanna ma in via subordinata alla richiesta di dichiarazione di nullità del decreto per insussistenza del fatto e del conseguente proscioglimento in...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3396 del 27 gennaio 2006
«In materia di oblazione, la documentazione attestante l'avvenuto pagamento della somma dovuta non può essere prodotta direttamente davanti alla Corte di cassazione, giacché davanti al giudice di legittimità possono essere prodotti esclusivamente i...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9191 del 29 febbraio 2008
«In tema di oblazione, il versamento della somma nel termine fissato dal giudice determina l'immediata estinzione del reato, sicché, effettuato prima dello svolgimento del giudizio, impedisce ogni valutazione ai fini dell'applicazione, per il caso...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 38540 del 21 settembre 2007
«In tema di oblazione, l'imputato originariamente condannato con decreto a pena illegale per una contravvenzione originariamente punibile con pena congiunta, ma divenuta nel frattempo punibile con pena alternativa in forza dell'attribuzione del...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 17421 del 14 aprile 2003
«A seguito dell'entrata in vigore del D.L.vo 28 agosto 2000, n. 274, che ha reso possibile l'oblazione di cui all'art. 162 bis c.p. anche per il reato di guida in stato di ebbrezza (art. 186, comma 1 e 2 cod. strada), nel periodo transitorio è...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11706 del 12 novembre 1998
«Il termine, di carattere perentorio, entro il quale il contravventore deve di norma chiedere di essere ammesso all'oblazione facoltativa di cui all'art. 162 bis c.p. (prima dell'apertura del dibattimento) non opera anche in quei casi in cui tale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11355 del 22 novembre 1995
«È ammissibile il ricorso per cassazione della parte civile avverso sentenza di proscioglimento dell'imputato per estinzione del reato per intervenuta oblazione (art. 162 bis c.p.) in quanto essa è correlata all'interesse, processualmente...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8050 del 27 febbraio 2007
«Il beneficio della sospensione condizionale della pena non può mai risolversi in un pregiudizio per l'imputato in termini di compromissione del carattere personalistico e rieducativo della pena; tuttavia, tale pregiudizio non può ritenersi...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 17480 del 19 maggio 2006
«La nuova formulazione dell'art. 163 c.p. — introdotta con la legge 11 giugno 2004, n. 145, in virtù della quale si tiene conto per la sospensione condizionale della pena solo di quella detentiva, si applica anche ai procedimenti per i quali alla...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35176 del 27 settembre 2001
«In tema di sospensione condizionale della pena, la presenza di plurime condanne costituisce elemento ostativo ad una nuova concessione anche nell'ipotesi che si tratti di condanne per reati poi depenalizzati, posto che la cessazione di tutti gli...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 12279 del 29 novembre 2000
«Per la concessione della sospensione condizionale della pena non sono ipotizzabili né la necessità di una istanza dell'imputato né il potere della parte di rinunciarvi, con la sola precisazione che la concessione medesima non può risolversi in un...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2153 del 25 giugno 1993
«La reiterazione del beneficio della sospensione condizionale della pena non è consentita a favore di chi ne abbia già usufruito due volte, quale che sia la specie e l'entità delle pene sospese inflitte con le due precedenti condanne. Ciò perché la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 32649 del 11 agosto 2009
«La prestazione di attività non retribuita a favore della collettività, cui può essere subordinata in mancanza di opposizione del condannato la sospensione condizionale della pena, pur non rivestendo natura di sanzione penale, ha contenuto...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10901 del 9 dicembre 1981
«La supposizione dell'agente che la difformità tra copia e originale limitata alla riproduzione di firme inesistenti possa rientrare tra le imperfezioni meramente formali inidonee ad impedire un giudizio di sostanziale conformità, integra un errore...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5861 del 6 febbraio 2014
«La falsità ideologica è configurabile anche rispetto ad una manifestazione di giudizio, quale è la sentenza, sia pure con riferimento alla sussistenza di alcuni presupposti necessari per l'adozione dell'atto, fra i quali rientra la legittimazione...»