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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1433 del 17 maggio 1974
«Il contratto di mandato di credito non è un negozio trilatero, perché si perfeziona col solo intervento del mandante e del mandatario, ed è giuridicamente autonomo rispetto al mutuo concesso dal mandatario in esecuzione di esso. In tema di mandato...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1866 del 12 marzo 1983
«In tema di anticresi, la prevista rinnovabilità del rapporto dopo il primo decennio e l'effettiva sua prosecuzione oltre la durata massima stabilita dall'art. 1962 c.c., nonché l'esistenza di un patto commissorio, non incidono sullo schema legale...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2548 del 11 luglio 1969
«L'anticresi costituisce una misura di rafforzamento dell'obbligazione, che dà vita ad un rapporto accessorio di garanzia, in virtù del quale il creditore acquisisce il diritto di ritenzione sull'immobile fino ad integrale soddisfacimento delle sue...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 437 del 12 gennaio 2009
«Il divieto di patto commissorio sancito dall'art. 2744 cod. civ ed espressamente previsto, quanto al contratto di anticresi, dall'art. 1963 cod. civ., si estende a qualsiasi negozio, ancorché astrattamente di per sé lecito, che venga impiegato per...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11632 del 13 maggio 2010
«Nella transazione c.d. "conservativa", con cui le parti si limitano a regolare il rapporto preesistente mediante reciproche concessioni, senza crearne uno nuovo (come avviene invece nel caso di transazione c.d. "novativa"), il rapporto che ne...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 690 del 14 gennaio 2005
«Fuori delle ipotesi previste negli articoli 1971 e 1975 c.c., (transazione su pretesa temeraria o su titolo nullo), non è causa di annullamento della transazione la circostanza che la situazione di fatto, origine delle pretese contrapposte, fosse...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11142 del 16 luglio 2003
«Per la validità della transazione è necessaria la sussistenza della res litigiosa , ma a tal fine non occorre che le rispettive tesi delle parti abbiano assunto la determinatezza propria della pretesa, essendo sufficiente l'esistenza di un...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10794 del 9 luglio 2003
«Ai sensi del primo comma dell'art. 1965 c.c., la transazione può avere ad oggetto, per la realizzazione della sua funzione, anche diritti estranei alla controversia che, con essa, si vuole evitare.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10456 del 2 luglio 2003
«Nell'ambito dell'autonomia privata le parti possono limitare l'ambito della transazione, definendo soltanto parte della controversia fra di loro insorta.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 615 del 17 gennaio 2003
«In tema di transazione, le reciproche concessioni alle quali fa riferimento l'art. 1965, primo comma, c.c., possono riguardare anche liti future non ancora instaurate ed eventuali danni non ancora manifestatisi, purché questi ultimi siano...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11117 del 6 ottobre 1999
«... l'assoggettamento della transazione alla prova per iscritto, a norma dell'art. 1967 c.c., comporta che devono risultare documentalmente tutti gli elementi essenziali di tale negozio, ivi compreso quello della reciprocità delle concessioni....»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2526 del 19 marzo 1999
«L'intento di prevenire liti giudiziarie può configurare la causa del negozio mediante il quale una parte assume verso un'altra un'obbligazione personale di facere, indipendentemente dalla preesistenza di un diritto di quest'ultima che la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9229 del 1 settembre 1995
«Per la fattibilità della transazione è sufficiente la sola presenza di discordanti valutazioni in ordine a certe situazioni reali o giuridiche ed ai diritti ed obblighi delle parti e la disponibilità del diritto in contestazione, senza che rilevi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9114 del 4 settembre 1990
«Dalla scrittura contenente la transazione — che, al di fuori dei rapporti considerati nell'art. 1350 n. 12 c.c., è richiesta solo ad probationem e non esige formule sacramentali — devono risultare gli elementi essenziali del negozio, e quindi, la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8330 del 17 agosto 1990
«In tema di transazione le reciproche concessioni tra cui non è richiesto a pena di validità un equilibrio economico — non debbono necessariamente esaurirsi nell'ambito del rapporto controverso, potendo esse non riguardare le pretese litigiose...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6546 del 27 giugno 1990
«La rinuncia di un soggetto ad un diritto nell'ambito di un rapporto contrattuale può essere subordinata alla condizione potestativa sospensiva di una rinuncia ad un altro diritto, derivante dal rapporto, dell'altro contraente ed in tal caso la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2633 del 27 aprile 1982
«Nella transazione il presupposto della res dubia sussiste per la sola presenza di discordanti valutazioni in ordine a certe situazioni reali o giuridiche e ai rispettivi diritti ed obblighi delle parti, qualunque sia il grado di incertezza in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 729 del 20 gennaio 2003
«Ai fini della qualificazione di una dichiarazione liberatoria sottoscritta dalla parte come quietanza o piuttosto come transazione, occorre considerare che la quietanza liberatoria rilasciata a saldo di ogni pretesa costituisce, di regola, una...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15245 del 29 ottobre 2002
«La quietanza rilasciata dal creditore al debitore ha natura di atto unilaterale recettizio contenente il riconoscimento, da parte del creditore stesso, dell'avvenuto pagamento, con la conseguenza che, di regola, non è legittimo desumere, dal suo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6724 del 23 maggio 2000
«La quietanza rilasciata ad un istituto assicuratore può assumere natura e consistenza di contratto transattivo, ove risulti la comune volontà delle parti di evitare ogni contesa mediante reciproche concessioni (indipendentemente dall'equivalenza...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15444 del 14 luglio 2011
«La transazione può avere efficacia novativa quando risulti una situazione di oggettiva incompatibilità tra il rapporto preesistente e quello originato nell'accordo transattivo, di guisa che dall'atto sorgano reciproche obbligazioni oggettivamente...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13717 del 14 giugno 2006
«Deve essere qualificata novativa la transazione che determina l'estinzione del precedente rapporto e ad esso si sostituisce integralmente, di modo che si verifichi una situazione di oggettiva incompatibilità tra il rapporto preesistente e quello...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4455 del 28 febbraio 2006
«Si ha transazione novativa qualora sussistano contestualmente due elementi, uno di natura oggettiva e uno di natura soggettiva: sul piano oggettivo è necessario che le parti, onde risolvere o prevenire una lite, siano addivenute ad una rinunzia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 421 del 12 gennaio 2006
«La transazione può avere efficacia novativa quando risulti una situazione di oggettiva incompatibilità tra il rapporto preesistente e quello avente causa nell'accordo transattivo. In tal caso, l'animus novandi può essere desunto anche per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 27448 del 13 dicembre 2005
«L'eventuale efficacia novativa della transazione dipende dalla situazione di oggettiva incompatibilità nella quale i due rapporti — quello preesistente e quello nuovo — vengono a trovarsi. Pertanto, per determinare il carattere novativo o...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 710 del 26 gennaio 1999
«Sussiste l'ipotesi della transazione novativa, di cui — a norma dell'art. 1976 c.c. — non può essere chiesta la risoluzione per inadempimento, solo quando dall'esame dell'intenzione delle parti e delle clausole contrattuali risulti che la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 28141 del 20 dicembre 2005
«Un contratto di transazione resta ad ogni effetto negozio stipulato ai sensi dell'art. 1965 c.c. ancorchè contenuto in una conciliazione giudiziale. Ne consegue l'applicazione delle regole sulla rappresentanza sostanziale, non processuale, con la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7319 del 5 luglio 1993
«La capacità a transigere cui fa riferimento l'art. 1966 c.c., quale aspetto della capacità di agire, postula nel caso di transazione avente ad oggetto la determinazione dei confini tra due fondi, la proprietà del bene (salvo il caso di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 733 del 18 febbraio 1977
«La transazione con la quale uno dei contraenti riconosca la validità della donazione fatta dalla propria sorella a favore dell'altro, è nulla, sia a norma dell'art. 1966 c.c., sotto il profilo dell'indisponibilità, da parte del contraente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 22395 del 19 ottobre 2006
«La transazione richiede la forma scritta solo ad probationem (salvo quando riguardi uno dei rapporti di cui all'art. 1350 n. 12 c.c.), cosicché, qualora siano pacifici tra le parti la stipula di una transazione e il suo contenuto, il giudice deve...»