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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 14978 del 29 marzo 2013
«La mancata sottoscrizione della sentenza d'appello da parte del presidente del collegio non giustificata espressamente da un suo impedimento legittimo e sottoscritta dal solo estensore configura una nullità relativa che non incide né sul giudizio...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2793 del 27 dicembre 1995
«Il divieto posto dall'art. 197, lett. d), c.p.p. di assumere come testimoni coloro che nello stesso procedimento hanno svolto l'attività di ausiliari del giudice o del P.M. riguarda, per quanto attiene gli agenti di P.G., soltanto le deposizioni...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 29826 del 27 luglio 2001
«In tema di rinnovazione dell'istruzione dibattimentale, è manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale del combinato disposto degli artt. 511 comma 2 e 190 bis c.p.p. che, per i delitti di criminalità organizzata indicati...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1183 del 27 gennaio 2012
«La liquidazione del compenso in favore del consulente d'ufficio, disposta genericamente da parte del giudice di merito a carico di "parte convenuta", implica l'obbligo del relativo pagamento a carico di tutti i convenuti, se più di uno, senza che...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 513 del 22 gennaio 1993
«In considerazione della loro natura e funzione, alle analisi dei campioni prelevati dagli scarichi di insediamenti non è applicabile la disciplina processuale della perizia. In particolare (salvo l'avviso al titolare dello scarico per presenziare...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 512 del 22 gennaio 1993
«In tema di tutela delle acque dall'inquinamento, secondo quanto stabilito dalle sentenze nn. 248/1983 e 15/1986 della Corte costituzionale, il diritto di difesa con riferimento alle analisi dei campioni è limitato al preavviso della data...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2050 del 22 gennaio 2004
«Il procedimento per la riparazione dell'errore giudiziario, pur avendo connotazioni di natura civilistica, attiene comunque ad un rapporto obbligatorio di diritto pubblico, cui consegue un rafforzamento dei poteri officiosi del giudice, il quale,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5263 del 13 novembre 1997
«In forza del principio di tassatività dei mezzi di impugnazione, contro l'ordinanza emessa dal tribunale a seguito del procedimento di impugnazione del decreto di liquidazione del compenso al perito, promosso ai sensi dell'art. 11, comma quinto,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4845 del 10 settembre 1997
«Non è ricorribile per cassazione, in sede penale, il provvedimento con il quale il tribunale, in sede civile, ai sensi del combinato disposto dell'art. 11, commi quarto e quinto, della legge 8 luglio 1980 n. 319 e dell'art. 29 della legge 13...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7671 del 14 gennaio 2004
«In tema di consulenza tecnica disposta dal pubblico ministero, costituisce giudizio di fatto, non sindacabile dal giudice di legittimità, la valutazione se il compito affidato al consulente richieda competenze tecniche o scientifiche diverse da...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 38470 del 9 ottobre 2008
«Le tabelle introdotte dal D.M. 2 settembre 2006, n. 265 per la determinazione dell'indennità spettante al custode delle cose sottoposte a sequestro nel procedimento penale, trovano applicazione solo se al momento dell'entrata in vigore del citato...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7065 del 22 febbraio 2002
«In tema di liquidazione del compenso per la custodia di mezzi di trasporto sottoposti a sequestro, non possono applicarsi alla custodia di imbarcazioni le tariffe stabilite per gli autoveicoli, ostandovi la specificità dei luoghi e delle modalità...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1148 del 4 maggio 1996
«In tema di liquidazione in fase esecutiva del compenso al custode delle cose sottoposte a sequestro il giudice può liquidare equitativamente il compenso ritenuto congruo anche se inferiore alle tabelle o agli usi locali.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 951 del 16 novembre 1994
«Il custode di beni sottoposti a sequestro penale deve ricevere lo stesso trattamento che l'art. 12, comma 3, D.P.R. 29 luglio 1982, n. 571, riserva a colui che sia nominato custode di cose sequestrate, in presenza di un illecito amministrativo ex...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1594 del 9 marzo 1994
«I provvedimenti in materia di liquidazione delle spese e dei compensi di custodia dei beni sequestrati non sono impugnabili in cassazione ma opponibili dinanzi al giudice dell'esecuzione nelle forme dell'incidente regolato dagli artt. 665 e...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2489 del 27 luglio 1995
«Il diritto all'indennità di custodia e quello al rimborso delle spese di conservazione della cosa sequestrata si prescrivono giornalmente nel termine di cinque anni di cui all'art. 2948, n. 4 c.c. salvo interruzione provocata da richiesta di...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 25161 del 2 luglio 2002
«La competenza a deliberare sulla richiesta di anticipazione o liquidazione finale del compenso presentata dal custode di cose sequestrate nell'ambito di procedimento penale appartiene nella fase successiva alla sentenza irrevocabile al giudice...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 16 del 2 luglio 2002
«La competenza a deliberare sulla richiesta di anticipazione o liquidazione finale del compenso presentata dal custode di cose sequestrate nell'ambito di procedimento penale appartiene nella fase successiva alla sentenza irrevocabile al giudice...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4111 del 28 gennaio 2008
«In tema di intercettazioni di conversazioni o comunicazioni, non determina l'inutilizzabilità delle intercettazioni la circostanza che il verbale delle operazioni eseguite venga redatto in un luogo diverso da quello in cui viene effettuata la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3642 del 29 ottobre 1998
«In materia di divieto di utilizzazione delle intercettazioni di conversazioni o comunicazioni, occorre distinguere tra la possibile violazione di norme che rendono di per sè stesse illegittime le intercettazioni, come mezzo di indagine (nella...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3900 del 12 novembre 1997
«In tema di applicazione delle misure cautelari, l'esigenza di salvaguardia da inquinamento l'acquisizione e la genuinità della prova non si esaurisce con la chiusura delle indagini preliminari o con la conclusione del giudizio di primo grado....»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1957 del 6 giugno 1997
«In tema di esigenze cautelari, la norma di cui all'art. 274 lett. c) c.p.p. si riferisce alla probabile reiterazione di reati «della stessa specie», che offendono cioè lo stesso bene giuridico, non già soltanto alla commissione dello specifico...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3030 del 26 marzo 1996
«In base al principio di specialità deve escludersi concorso formale tra il reato di abuso di ufficio di cui all'art. 323 comma 2 c.p.p. e quello di corruzione di cui all'art. 319 c.p.; ciò peraltro non comporta che non possa aversi un concorso...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4311 del 30 gennaio 2003
«In tema di indennizzo per la riparazione di ingiusta detenzione, ai fini della liquidazione del relativo indennizzo non possono porsi sullo stesso piano la custodia cautelare in carcere e la detenzione domiciliare per il carattere meno afflittivo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5405 del 8 febbraio 2001
«Il pubblico ministero, allorché faccia richiesta di applicazione di una misura cautelare dei risultati di intercettazioni di comunicazioni, non ha alcun obbligo di presentare al giudice per le indagini preliminari i relativi decreti di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10367 del 4 marzo 2004
«In tema di liquidazione del compenso al difensore di ufficio, la disciplina prevista a favore del professionista nominato all'imputato irreperibile, che gli consente di rivolgersi direttamente al giudice, secondo le regole dettate per il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5050 del 28 febbraio 2013
«Il contratto è aleatorio qualora, già al momento della sua conclusione, l'alea sia, per legge o per volontà delle parti, elemento essenziale del sinallagma. Pertanto, l'aleatorietà non può derivare dall'apposizione di una condizione sospensiva,...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 7676 del 16 maggio 2012
«Il liquidatore di una società estinta per cancellazione dal registro delle imprese può ben essere destinatario di una autonoma azione risarcitoria, ma non della pretesa attinente al debito sociale, onde è inammissibile l'impugnazione proposta nei...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3972 del 7 maggio 1997
«Il parere espresso dal Consiglio dell'ordine degli Avvocati e Procuratori in ordine alla liquidazione degli onorari è vincolante per il giudice soltanto ai fini della pronuncia dell'ingiunzione (artt. 633, 636 c.p.c.) e non anche nel successivo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1976 del 11 marzo 1996
«Il decreto con il quale il tribunale, a norma dell'art. 195, comma 1, L. fall., dopo aver dichiarato l'insolvenza di una impresa soggetta a liquidazione coatta amministrativa, adotta i provvedimenti conservativi che ritenga opportuni, avendo la...»