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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12998 del 23 ottobre 2001
«Il concetto di comoda divisibilità di un immobile cui fa riferimento l'art. 720 c.c., postula che il frazionamento del bene sia attuabile in tante porzioni separate, ciascuna delle quali suscettibile di autonomo godimento da parte di ciascun...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13697 del 6 novembre 2001
«La domanda di maggior danno per mancata riconsegna dell'immobile locato dalla data giudizialmente fissata e fino all'effettivo rilascio, che trova fondamento sul mancato lucro di corrispettivo maggiore di quello convenzionalmente determinato, è...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15185 del 29 novembre 2001
«A seguito della risoluzione di un preliminare di vendita immobiliare con presa di possesso anticipata del bene da parte del promissario acquirente, il promittente venditore adempiente, conseguendo con la restituzione del bene solo in parte la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5191 del 11 aprile 2002
«In caso di domanda proposta dal promissario acquirente ex art. 2932 c.c. per l'esecuzione specifica di un contratto preliminare di vendita di un bene immobile concluso con soggetto coniugato in regime di comunione dei beni deve essere disposta...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6986 del 8 maggio 2003
«Non costituisce vizio di forma del decreto di trasferimento (pronunciato all'esito di una procedura di espropriazione forzata) di un immobile locato l'omessa menzione, nel titolo esecutivo, del locatore in qualità di possessore del bene, con la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11342 del 17 giugno 2004
«È di per sé valida la clausola dell'accordo di separazione che contenga l'impegno di uno dei coniugi, al fine di concorrere al mantenimento del figlio minore, di trasferire, in suo favore, la piena proprietà di un bene immobile, trattandosi di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 13603 del 21 luglio 2004
«Ove il comodato di un bene immobile sia stato stipulato senza limiti di durata in favore di un nucleo familiare (nella specie: dal genitore di uno dei coniugi ) già formato o in via di formazione, si versa nell'ipotesi del comodato a tempo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14540 del 30 luglio 2004
«Il concetto di comoda divisibilità di un immobile a cui fa riferimento l'art. 720 c.c. postula, sotto l'aspetto strutturale, che il frazionamento del bene sia attuabile mediante determinazione di quote concrete suscettibili di autonomo e libero...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4085 del 25 febbraio 2005
«Avverso il decreto del tribunale che decide sul reclamo nei confronti del provvedimento del giudice delegato, adottato in sede di liquidazione dell'attivo fallimentare, di rigetto dell'istanza dell'acquirente del bene diretta ad ottenere la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8833 del 28 aprile 2005
«In particolare, non costituisce una valida ragione la richiesta di alcuni dei condividenti di assegnazione delle quote relativa ad un bene immobile adibito ad attività commerciale, in quanto, in tal caso, aderendo a tale richiesta, da un lato non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16155 del 20 luglio 2007
«La contestazione sulla regolarità formale dell'atto di aggiudicazione di un bene immobile deve essere fatta tempestivamente valere, come previsto dall'art. 617 c.p.c., entro cinque giorni dal «compimento dell'atto» che coincide con il momento in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21266 del 10 ottobre 2007
«Pertanto la sentenza che, nel decidere sulla domanda con cui un soggetto, deducendo di aver versato ad una società una somma di denaro in occasione dell'acquisto da parte della stessa di un immobile, aveva chiesto il riconoscimento della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 371 del 11 gennaio 2007
«Il decreto di trasferimento del bene immobile pignorato indicato dall'art. 586 c.p.c. costituisce un atto del procedimento esecutivo, il quale, assolvendo alla funzione di convertire in danaro l'immobile pignorato e venduto, è soggetto alla sola...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16630 del 19 giugno 2008
«Ne consegue che non è impugnabile con detto ricorso l'ordinanza di rilascio con riserva delle eccezioni di cui all'art. 665 c.p.c., che non definisce la causa, perché nel giudizio sul rilascio dell'immobile possono essere rimessi in discussione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6678 del 12 marzo 2008
«In tale ipotesi, infatti, il comodato è da intendere convenuto senza determinazione di tempo (salvo quello che ex lege può discendere dall'applicazione dell'art. 1811 c.c. e che un termine derivi in relazione all'uso pattuito ), ma, ai sensi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17888 del 31 luglio 2009
«...l'anticipata consegna del bene, ove receda dal contratto preliminare, non può pretendere, ai sensi dell'art. 2040 c.c., il rimborso di spese e miglioramenti affrontati per l'immobile, fintantoché non lo restituisce al promittente venditore.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 22361 del 21 ottobre 2009
«La quota di partecipazione in una società a responsabilità limitata esprime una posizione contrattuale obiettivata, che va considerata come bene immateriale equiparabile al bene mobile non iscritto in pubblico registro ai sensi dell'art. 812 c.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15986 del 7 luglio 2010
«...nutum" con la semplice richiesta di restituzione del bene senza che assuma rilievo la circostanza che l'immobile sia stato adibito a casa familiare e sia stato assegnato, in sede di separazione tra i coniugi, all'affidatario dei figli. (Omissis).»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 13887 del 23 giugno 2011
«Il conduttore di un immobile non può astenersi dal versare il canone, ovvero ridurlo unilateralmente, nel caso in cui si verifichi una riduzione o una diminuzione nel godimento del bene, quand'anche tale evento sia ricollegabile al fatto del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15703 del 15 luglio 2011
«La posteriorità, rispetto alla dichiarazione di fallimento, della trascrizione dell'atto di acquisto di un immobile da parte del fallito non compromette l'efficacia e il grado dell'iscrizione ipotecaria iscritta precedentemente alla medesima...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17328 del 17 agosto 2011
«L'obbligo del giudice di merito di accertare il presupposto dell'importanza dell'inadempimento, richiesto dall'art. 1455 c.c., al fine della pronunzia di risoluzione del contratto, deve ritenersi osservato, anche in difetto di un'espressa indagine...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19792 del 28 settembre 2011
«Allorché il giudice di primo grado abbia pronunciato nel merito affermando, anche implicitamente, la propria giurisdizione e le parti abbiano prestato acquiescenza, non contestando la relativa sentenza sotto tale profilo, non è consentito al...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 25603 del 30 novembre 2011
«...di corrispettivo della cessione, ad acquistare un immobile ed ad attribuire ad un terzo il diritto di abitazione su di esso, con conseguente automatico determinarsi dell'effetto reale una volta verificatosi l'acquisto della proprietà del bene).»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 16291 del 25 settembre 2012
«Nel caso di risoluzione, per inadempimento dell'appaltatore, di un contratto di appalto avente ad oggetto la costruzione di un immobile su fondo del committente, è facoltà di quest'ultimo, il quale non ritenga di poter utilizzare il manufatto,...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 170 del 11 gennaio 2012
«Non ricorre, pertanto, questa ipotesi, nel caso in cui il comodante abbia agito per ottenere il rilascio dell'immobile e il comodatario abbia a sua volta promosso giudizio tendente all'accertamento dell'acquisto a suo favore della proprietà...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15875 del 25 giugno 2013
«In materia di locazione immobiliare, l'obbligo del conduttore - previsto dall'art. 1590 c.c. - di restituire la cosa locata nel medesimo stato in cui l'aveva ricevuta, salvo il deterioramento o il consumo risultante dall'uso della stessa in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15876 del 25 giugno 2013
«Il conduttore di un immobile adibito ad attività commerciale, alla scadenza del contratto, resta obbligato al pagamento dei canoni tutte le volte in cui permanga nella detenzione dell'immobile (quand'anche sia cessato l'esercizio dell'attività...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18554 del 2 agosto 2013
«In tema di prova testimoniale, per la ricorrenza della condizione dell'impossibilità morale di procurarsi la prova scritta, di cui all'art. 2724, n. 2, c.c., non è sufficiente una situazione di astratta influenza, di autorità o di prestigio della...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 20183 del 3 settembre 2013
«Tale valutazione va condotta con rigore, quando il comodatario di un bene immobile abbia assunto a suo carico considerevoli oneri, per spese di manutenzione ordinaria e straordinaria, in vista della lunga durata del godimento concessogli. (Nella...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 23157 del 11 ottobre 2013
«L'inadempimento di questa obbligazione è "ex se" foriero di danno emergente, perché costringe l'acquirente a provvedere in proprio, ovvero a ritenere l'immobile tal quale, cioè con un valore di scambio inferiore a quello che esso diversamente...»