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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 45276 del 24 novembre 2003
«L'imputato assolto con la formula ampiamente liberatoria «per non aver commesso il fatto», anche se per mancanza, insufficienza o contraddittorietà della prova ai sensi dell'art. 530, comma 2, c.p.p., non è legittimato a proporre appello, neanche...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 22416 del 21 maggio 2003
«Non può essere dichiarata la contumacia dell'imputato, il quale si trovi all'estero in stato di libertà provvisoria con obbligo di soggiorno, nell'ambito di un procedimento penale a suo carico, nel caso in cui la competente autorità straniera...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6838 del 18 febbraio 2004
«...ministero libero di esercitare l'azione penale, e lo stesso provvedimento rientra nell'ambito delle legittime prerogative del giudice dell'udienza preliminare, che può sollecitare il pubblico ministero ad operare le modifiche ritenute opportune.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 740 del 3 febbraio 1997
«È abnorme, perché del tutto estraneo alla logica del sistema processuale — che prevede l'irretrattabilità dell'azione penale — il provvedimento con il quale il giudice dell'udienza preliminare dispone la trasmissione degli atti al P.M. — il quale...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 9616 del 11 novembre 1996
«Il Gup non è legittimato, sua sponte, a modificare l'imputazione o a contestare un fatto ritenuto diverso, spettando tale potere esclusivamente al P.M. di udienza, preposto per legge all'esercizio dell'azione penale. Ciò, però, non toglie che il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3772 del 15 dicembre 1992
«... L'invito del giudice è rivolto al pubblico ministero e saranno le autonome determinazioni del titolare dell'azione penale a produrre eventualmente effetti giuridici processuali. Se il P.M., nel corso del proseguimento della udienza preliminare...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 222 del 18 febbraio 1999
«Deve considerarsi abnorme, perché determina un'inammissibile regressione del procedimento, il provvedimento con il quale il giudice per le indagini preliminari, ammesso il giudizio abbreviato, dispone la trasmissione degli atti al pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9213 del 22 ottobre 1996
«Il principio di correlazione tra fatto contestato e fatto ritenuto in sentenza, di cui all'art. 521 c.p.p., finalizzato alla salvaguardia del diritto di difesa, non è violato qualora la sentenza puntualizzi l'imputazione enunciata formalmente...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 37954 del 20 ottobre 2011
«Nel caso in cui manchi un elemento costitutivo, di natura oggettiva, del reato contestato, l'assoluzione dell'imputato va deliberata con la formula «il fatto non sussiste», non con quella «il fatto non è previsto dalla legge come reato», che...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7836 del 16 giugno 1999
«In tal caso, la modificazione della formula (in quella di assoluzione perché il fatto non costituisce reato) non ha influenza sulla posizione dell'imputato, per il quale resta ferma l'intangibilità del giudicato penale quanto alla diversa formula...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3348 del 16 marzo 2000
«...comprenda anche l'eventuale protrazione della permanenza, di cui pertanto può tenere conto il giudice del dibattimento ad ogni effetto penale, senza che sia richiesta a tal fine un'ulteriore contestazione da parte del pubblico ministero.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6276 del 22 giugno 1996
«In tema di requisiti del decreto di citazione a giudizio, la mancanza della data e del luogo del commesso reato può costituire vizio di «insufficiente motivazione», soltanto quando non sia possibile collocare nel tempo e nello spazio l'episodio...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 828 del 16 marzo 1994
«Le parti non possono proporre ricorso per cassazione avverso il decreto del Gip che dispone il giudizio, giacché, una volta che il giudice per le indagini preliminari si sia spogliato del procedimento, disponendo il giudizio e il rinvio...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 35862 del 25 ottobre 2002
«Ed invero la sopravvenienza di nuove disposizioni di legge, modificative del trattamento penale del fatto contestato, è irrilevante ai fini della validità della contestazione contenuta nel decreto di citazione a giudizio, in quanto spetta al...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6251 del 22 giugno 1996
«Il processo verbale di constatazione redatto in occasione di controlli in materia tributaria con riferimento alla sua inseribilità nel fascicolo del dibattimento, va riguardato in due distinti momenti o componenti: nella parte in cui rappresenta...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 39340 del 21 novembre 2002
«Ai fini dell'applicazione dell'art. 431, comma 1, lett. b), c.p.p. (ai sensi del quale, in deroga al principio dell'oralità cui è espirata la disciplina del processo penale, è consentito l'inserimento nel fascicolo per il dibattimento degli atti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10278 del 23 maggio 2006
«Ai fini dell'applicazione dell'art. 431, comma 1, lett. b), c.p.p. (ai sensi del quale, in deroga al principio dell'oralità cui è ispirata la disciplina del processo penale, è consentito l'inserimento nel fascicolo per il dibattimento degli atti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 37286 del 7 novembre 2002
«Ai fini dell'applicazione dell'art. 431, comma 1, lett. b), c.p.p. (ai sensi del quale, in deroga al principio dell'oralità cui è ispirata la disciplina del processo penale, è consentito l'inserimento nel fascicolo per il dibattimento degli atti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 19678 del 28 aprile 2003
«...temporaneo, pur regolarmente inoltrata dallo Stato richiedente, sia stata respinta dallo Stato richiesto in base alla normativa pattizia. (Nella specie la Convenzione europea di assistenza giudiziaria in materia penale firmata il 20 aprile 1959).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 29821 del 27 luglio 2001
«È manifestamente infondata, in riferimento agli artt. 3 e 76 Cost., la questione di legittimità costituzionale dell'art. 432 c.p.p. nella parte in cui prevede l'allegazione al fascicolo del dibattimento del provvedimento che abbia disposto la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 43451 del 5 novembre 2004
«Esse, quindi, pur non dovendo essere completamente sovrapponibili, devono però essere realmente concordanti, in modo da permettere la verifica della loro piena affidabilità relativamente al fatto attribuito all'imputato ed alla di lui penale...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 44711 del 18 novembre 2004
«...delle risultanze raccolte, finalizzata alla verifica della prospettata necessità della prova integrativa richiesta, senza che ciò si traduca in giudizio sul merito dell'azione penale e dunque in causa di incompatibilità per il giudice stesso.»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 2977 del 17 marzo 1992
«...costituzionale dell'art. 442, comma 2, c.p.p. Per questi imputati deve rimanere fermo il trattamento penale di favore di cui hanno goduto in collegamento con il procedimento speciale i cui atti di conseguenza non possono essere annullati.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2400 del 11 marzo 1995
«...operata dall'imputato, a seguito di tale innesto il processo deve continuare con le norme previste dal nuovo rito; ne consegue che i termini per proporre impugnazione e la loro decorrenza sono regolati dal nuovo codice di procedura penale.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 115 del 9 febbraio 1998
«Con il consenso del pubblico ministero, infatti, il procedimento si avvia verso un epilogo anticipato che, con l'assunzione da parte dell'inquisito della qualità di imputato, e l'esercizio dell'azione penale, non consente il ritorno alla fase...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8442 del 4 marzo 2005
«In tema di spese di costituzione e difesa di parte civile, deve ritenersi legittima, in caso di condanna dell'imputato, la liquidazione, in favore della parte civile, anche dell'onorario per l'atto di costituzione e per la procura, nonché per le...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 26402 del 19 giugno 2003
«...pronunciarsi, sia pure separatamente, anche sulla violazione amministrativa, essendo previsto che la sua competenza venga meno solo qualora il procedimento penale si chiuda per estinzione del reato o per difetto di una condizione di procedibilità.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 20383 del 19 maggio 2001
«...la decisione del giudice che in assenza del certificato penale dell'imputato aveva pronunciato sentenza ex art. 444 c.p.p. senza pronunciarsi su tale parte della richiesta, disponendo solo successivamente l'acquisizione del predetto certificato).»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 20 del 13 novembre 2000
«In caso di connessione obiettiva tra reato e violazione non costituente reato, il giudice competente a conoscere del reato è anche competente a decidere sulla violazione non costituente reato e ad applicare la sanzione per essa stabilita dalla...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 20 del 3 dicembre 1999
«Con la sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti, che è decisione equiparata ad una sentenza di condanna, il giudice è tenuto a dichiarare, ai sensi del primo comma dell'art. 537 c.p.p., l'accertata falsità di atti o di...»