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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 43575 del 13 novembre 2003
«In tema di interruzione della prescrizione, la contestazione del delitto di ricettazione di cui all'art. 648 c.p. è idonea ad interrompere la prescrizione anche se all'esito del dibattimento dovesse ritenersi configurato il meno grave reato di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 13320 del 24 marzo 2003
«Ai fini dell'interruzione della prescrizione non è necessaria la notificazione del decreto di citazione a giudizio all'imputato, ma è sufficiente la sola emissione del decreto stesso, indicativa della persistenza dell'interesse punitivo dello Stato.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1736 del 23 settembre 2000
«L'atto interruttivo della prescrizione rileva per tutti coloro ai quali il reato viene addebitato in una fase del procedimento, in quanto denota la persistenza nello Stato di un interesse alla punizione di colui che risulterà, all'esito delle...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7531 del 27 giugno 2000
«Atteso il carattere tassativo dell'elencazione degli atti interruttivi della prescrizione, contenuto nell'art. 160 c.p., nel quale, a proposito dell'interrogatorio, si fa riferimento solo a quello reso davanti al pubblico ministero o al giudice, è...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 144 del 24 febbraio 1999
«L'interrogatorio dell'indagato compiuto dalla polizia giudiziaria su delega del pubblico ministero, a norma dell'art. 370 c.p.p. (come modificato dalla L. n. 356 del 1992), è atto idoneo ad interrompere il corso della prescrizione del reato. (La...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8530 del 14 settembre 1993
«Qualsiasi atto dal quale possa desumersi il persistere della volontà punitiva dello Stato deve considerarsi atto interruttivo della prescrizione: pertanto, sono atti interruttivi anche i decreti di citazione per i successivi gradi di giudizio e le...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2288 del 11 dicembre 1969
«La prescrizione del reato è interrotta anche dall'atto processuale nullo, sempre che lo stesso costituisca esercizio dell'azione penale, sempre cioè che lo stesso comprovi la volontà dello Stato di perseguire l'illecito penale. Consegue che il...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 10 del 20 maggio 1999
«L'oblazione di cui all'art. 162 c.p. (al pari di tutte le cause estintive del reato) non è applicabile ai reati permanenti finché la permanenza non sia cessata. (In applicazione di tale principio la Corte ha annullato la sentenza di merito con la...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 28682 del 1 luglio 2004
«Quando, a seguito della derubricazione del fatto contestato ex art. 521 c.p.p., il giudice pronuncia sentenza di condanna per un reato che, a differenza di quello contestato originariamente, consente l'oblazione ai sensi degli artt. 162 e 162 bis...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3396 del 27 gennaio 2006
«In materia di oblazione, la documentazione attestante l'avvenuto pagamento della somma dovuta non può essere prodotta direttamente davanti alla Corte di cassazione, giacché davanti al giudice di legittimità possono essere prodotti esclusivamente i...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 16488 del 15 maggio 2006
«Non costituisce motivo di inammissibilità della domanda di oblazione la circostanza che l'imputato sia stato chiamato a rispondere, nello stesso processo, anche di altro reato non oblabile.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 38540 del 21 settembre 2007
«In tema di oblazione, l'imputato originariamente condannato con decreto a pena illegale per una contravvenzione originariamente punibile con pena congiunta, ma divenuta nel frattempo punibile con pena alternativa in forza dell'attribuzione del...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 27744 del 13 luglio 2007
«Il reato di guida in stato di ebbrezza commesso in data successiva all'entrata in vigore del D.L. 27 giugno 2003, n. 151 e anteriore all'entrata in vigore della L. di conversione 1 agosto 2003, n. 214 può essere estinto con l'oblazione di cui...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 16864 del 9 aprile 2004
«L'oblazione facoltativa di cui all'art. 162 bis c.p. è applicabile ai reati attribuiti alla competenza del giudice di pace (nella fattispecie: art. 187 c.s. guida in stato di ebbrezza conseguente all'assunzione di stupefacenti) attesa l'esplicita...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4888 del 6 febbraio 2004
«Nel caso in cui il giudice penale abbia dichiarato l'estinzione del reato di guida in stato di ebbrezza di cui all'art. 186, comma secondo, del codice della strada per intervenuta oblazione, non è applicabile la sanzione amministrativa accessoria...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 39196 del 17 ottobre 2003
«L'oblazione facoltativa prevista dall'art. 162-bis c.p. è applicabile anche alle contravvenzioni attribuite alla competenza del giudice di pace e sanzionate con l'ammenda ovvero con la permanenza domiciliare o con il lavoro di pubblica utilità,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 17421 del 14 aprile 2003
«A seguito dell'entrata in vigore del D.L.vo 28 agosto 2000, n. 274, che ha reso possibile l'oblazione di cui all'art. 162 bis c.p. anche per il reato di guida in stato di ebbrezza (art. 186, comma 1 e 2 cod. strada), nel periodo transitorio è...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 16345 del 8 aprile 2003
«L'oblazione facoltativa nelle contravvenzioni punite con pene alternative è ammissibile anche nei reati attribuiti alla competenza del giudice di pace puniti con la pena pecuniaria o, in alternativa, con la permanenza domiciliare ovvero con il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11706 del 12 novembre 1998
«Il termine, di carattere perentorio, entro il quale il contravventore deve di norma chiedere di essere ammesso all'oblazione facoltativa di cui all'art. 162 bis c.p. (prima dell'apertura del dibattimento) non opera anche in quei casi in cui tale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 42109 del 11 ottobre 2013
«In caso di sospensione condizionale subordinata all'adempimento di un obbligo, ove in sentenza non sia stato indicato il termine entro il quale l'imputato deve provvedere a tale adempimento, esso coincide con quello previsto dall'art. 163 c.p.,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 17480 del 19 maggio 2006
«La nuova formulazione dell'art. 163 c.p. — introdotta con la legge 11 giugno 2004, n. 145, in virtù della quale si tiene conto per la sospensione condizionale della pena solo di quella detentiva, si applica anche ai procedimenti per i quali alla...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 14928 del 26 marzo 2004
«In tema di sospensione condizionale della pena, poiché la sopravvenuta abolitio criminis, comporta la cessazione di tutte le conseguenze giuridiche che si riconnettono alla condanna, è possibile una nuova concessione del beneficio pur dopo che lo...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1477 del 10 gennaio 2001
«La sospensione condizionale della pena può essere concessa — entro i limiti di legge — non solo a chi è stato condannato con una unica sentenza per più reati uniti dal vincolo della continuazione, ma anche a chi sia dichiarato colpevole con...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9796 del 13 ottobre 1992
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 164 c.p. sollevata con riferimento all'art. 3 Cost. sotto il profilo della disparità di trattamento che si verificherebbe tra chi, essendo stato condannato con una...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 41478 del 14 novembre 2011
«La reiterazione del beneficio della sospensione condizionale della pena è ammissibile, in caso di nuova condanna, soltanto se tra quest'ultima e la prima condanna a pena sospesa non sopravvengano condanne intermedie, poiché, in caso contrario, la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 29865 del 26 luglio 2011
«Ai fini dell'applicabilità dell'ultimo comma dell'art. 164 c.p., nella parte in cui consente di concedere la sospensione della pena anche a chi abbia già riportato una condanna sospesa, è necessario che tra la precedente e la nuova condanna non...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 222 del 13 gennaio 1994
«In relazione al divieto di applicazione della sospensione condizionale della pena per più di due volte, non possono incidere sfavorevolmente per l'imputato condanne precedenti per le quali sia stato accordato il predetto beneficio qualora, per...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 605 del 14 gennaio 2005
«Ai fini della revoca della sospensione condizionale della pena, il termine (quinquennale o biennale) previsto dall'art. 163, comma primo, c.p., anche nel caso previsto dall'art. 168, comma primo, stesso codice, va computato a partire dalla data in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6314 del 16 febbraio 2010
«Ai fini della revoca della sospensione condizionale della pena per inadempimento dell'obbligo di prestazione di attività non retribuita in favore della collettività, il giudice dell'esecuzione non può limitarsi alla semplice presa d'atto...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4086 del 7 aprile 2000
«È legittima la subordinazione della sospensione condizionale della pena alla demolizione dell'opera abusivamente costruita ed al ripristino dello stato dei luoghi, in quanto costituisce applicazione dell'articolo 165 c.p., il quale prevede la...»