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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5113 del 27 febbraio 2008
«La norma dell'art. 95, comma terzo, del R.D. 16 marzo 1942, n. 267 va interpretata estensivamente e deve, pertanto, trovare applicazione anche nel caso di sentenza, non ancora passata in giudicato, che abbia rigettato (anche solo in parte) la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17557 del 10 dicembre 2002
«In tema di procedura concorsuale relativa ad un istituto bancario, a norma dell'art. 95, comma terzo, legge fallimentare — applicabile anche alla liquidazione coatta amministrativa ai sensi dell'art. 201 della medesima legge, nonché alla speciale...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5709 del 12 giugno 1990
«Nel caso di domanda inerente a credito nei confronti di impresa sottoposta a liquidazione coatta amministrativa, il principio, secondo il quale non si verifica temporanea improponibilità della domanda medesima, quando, prima dell'instaurazione di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5113 del 6 aprile 2001
«La facoltà, attribuita al curatore fallimentare dall'art. 72 Legge fall., applicabile, in virtù del richiamo operato dall'art. 201 della stessa legge, anche agli organi della liquidazione coatta amministrativa, di sciogliersi dal contratto...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 502 del 3 aprile 1974
«Il concordato non è causa di estinzione del reato di bancarotta semplice e non spiega effetto preclusivo della perseguibilità del reato medesimo che presuppone soltanto la definitività della sentenza dichiarativa di fallimento. Invero secondo la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 15712 del 8 aprile 2014
«Ai fini della configurabilità del reato di bancarotta preferenziale è necessaria la violazione della "par condicio creditorum" nella procedura fallimentare (elemento oggettivo) e il dolo specifico costituito dalla volontà di recare un vantaggio al...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12824 del 5 aprile 2005
«Sussiste il concorso in bancarotta fraudolenta patrimoniale, ex artt. 216 primo comma e 223, primo comma, legge fall., e non la cosiddetta ricettazione prefallimentare (art. 232, secondo comma n. 3) quando la distrazione di beni sociali prima del...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7212 del 27 febbraio 2006
«Non è integrato il reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale (art. 216 p.p., n. 1 legge fall.) nel caso in cui la somma sottratta dalle casse sociali riportata da relativa annotazione contabile, sia incontrovertibilmente riversato nella sua...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4655 del 3 febbraio 2006
«In tema di bancarotta per distrazione (art. 216, primo comma, n. 1 legge fall.), la restituzione di beni acquistati dall'imprenditore con patto di riservato dominio non costituisce attività distrattiva qualora in concreto non ne sia derivata una...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 23672 del 20 maggio 2004
«Le restituzioni ai soci dei conferimenti o delle anticipazioni effettuate poco prima del fallimento della società, fuori dei casi di legittima riduzione del capitale, integra una condotta in contrasto con gli interessi della società fallita e...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 24051 del 9 giugno 2014
«È configurabile il reato di bancarotta fraudolenta per distrazione quando il denaro oggetto della condotta é pervenuto alla società, poi dichiarata fallita, con sistemi illeciti, e conserva la sua tracciabilità, perché lo stesso, in quanto bene...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 17393 del 6 maggio 2005
«Il principio della correlazione tra imputazione e sentenza non è violato quando dall'originaria e più grave accusa di bancarotta fraudolenta documentale, prevista dall'art. 216, primo comma n. 2 della legge fallimentare, sia stata accertata la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 24327 del 28 giugno 2005
«Integra il delitto di bancarotta fraudolenta patrimoniale (art. 216 legge fall.) e non la cosiddetta ricettazione prefallimentare (art. 232, terzo comma, n. 2, legge fall.) — che si configura in mancanza di un accordo con l'imprenditore fallito da...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 45431 del 24 novembre 2004
«Per la sussistenza del delitto di bancarotta fraudolenta mediante esposizione o riconoscimento di passività insussistenti, di cui all'art. 216, comma primo, n. 1 legge fall. è richiesta la presenza del dolo specifico, rappresentato dallo scopo di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 182 del 9 gennaio 2007
«Non costituiscono oggetto materiale del delitto di bancarotta fraudolenta documentale societaria (artt. 216, comma primo, n. 2 e 223, comma primo, L. fall.) i libri sociali specificamente disciplinati dall'art. 2421 c.c., che rappresentano fatti...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5264 del 3 febbraio 2014
«In tema di bancarotta fraudolenta documentale, il reato previsto dall'art. 216, comma primo n. 2, della legge fallimentare richiede il dolo generico, costituito dalla consapevolezza nell'agente che la confusa tenuta della contabilità potrà rendere...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 31168 del 28 luglio 2009
«La bancarotta preferenziale (art. 216, comma terzo, L. fall.), sul piano oggettivo richiede la violazione della "par condicio creditorum" nella procedura fallimentare e, sul piano soggettivo, la ricorrenza della forma peculiare del dolo,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 16688 del 8 aprile 2004
«In tema di bancarotta preferenziale, integra gli estremi della “simulazione di prelazione” di cui all'art. 216, comma terzo, parte seconda, della legge fallimentare, la condotta di una impresa in situazione di decozione, che consegua da una banca...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 20061 del 14 maggio 2015
«Integra il reato di bancarotta semplice (art. 217, comma secondo, l. fall.) l'omessa tenuta dei registri contabili, in quanto l'art. 7, comma quarto ter, della legge n. 489 del 1994 - prevedendo che la contabilità può essere tenuta mediante il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 34530 del 6 agosto 2015
«Ai fini della determinazione del tempo necessario a prescrivere, il danno patrimoniale di rilevante gravità, cagionato dai fatti di bancarotta, previsto dall'art. 219 L. fall., ha natura di circostanza aggravante speciale e ad effetto speciale,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 15976 del 16 aprile 2015
«La circostanza attenuante ad effetto speciale prevista dall'art. 219, comma terzo, l. fall., applicabile se il danno patrimoniale cagionato dai reati di cui agli art. 216, 217 e 218 legge fallimentare è di speciale tenuità, prevede una diminuzione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 29585 del 7 luglio 2014
«La responsabilità dell'institore per gli atti di bancarotta patrimoniale e documentale posti in essere durante la gestione affidatagli è subordinata alla sola condizione che l'imprenditore da cui egli abbia ricevuto la preposizione sia dichiarato...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 40159 del 27 novembre 2002
«In tema di bancarotta fraudolenta impropria da reato societario, la nuova formulazione dell'art. 223, comma 2, n. 1 della legge fallimentare, introdotta dall'art. 4 del D.L.vo 11 aprile 2002, n. 61, ha comportato abrogazione, e non mera...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 34621 del 16 ottobre 2002
«Tra la precedente formulazione del reato di bancarotta fraudolenta impropria di cui all'art. 223, comma 2, n. 1 legge fallimentare e quella introdotta dall'art. 4 D.L.vo 11 aprile 2202, n. 61, sussiste — come per le nuove fattispecie di cui agli...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 17408 del 18 aprile 2014
«In tema di bancarotta fraudolenta, le operazioni dolose di cui all'art 223, comma secondo n. 2, l. fall., attengono alla commissione di abusi di gestione o di infedeltà ai doveri imposti dalla legge all'organo amministrativo nell'esercizio della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14734 del 21 novembre 2001
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti, il danneggiato che proponga l'azione diretta contro l'assicuratore, a norma dell'art. 18 della legge n. 990 del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6026 del 24 aprile 2001
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione di veicoli, il contrassegno ed il certificato di assicurazione operano nell'interesse ed a tutela del danneggiato in quanto assolvono alla funzione di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7588 del 5 giugno 2001
«L'onere del danneggiato da sinistro stradale che cita in giudizio, ai sensi dell'art. 18 della legge 24 dicembre 1969 n. 990, la società assicuratrice risultante dal contrassegno esposto sul veicolo, di dimostrare, se questa lo contesta, che...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4434 del 10 maggio 1996
«Anche con riguardo all'azione diretta per il risarcimento dei danni, proposta dal danneggiato nei confronti dell'assicuratore, a norma degli artt. 5 (Recte: 18 - N.d.R.) e 22 legge n. 990 del 1969, il principio della rilevabilità d'ufficio di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18644 del 5 dicembre 2003
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, la norma contenuta nell'art. 22 della L. n. 990 del 1969, nel subordinare l'esercizio dell'azione risarcitoria alla preventiva...»