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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 446 del 24 gennaio 1997
«Tale reato non è assorbito dal concorrente reato di cui all'art. 334 c.p., in quanto attraverso la sostituzione del mezzo si realizza l'oggettività dell'atto illegittimo del pubblico ufficiale, quale ulteriore evento di sostanziale sottoposizione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6261 del 7 febbraio 2003
«...di sequestro della merce, la getti in strada per deteriorarla allo scopo di contestare l'operato dei vigili urbani. (Fattispecie in cui è stata esclusa la configurabilità del delitto di violenza a pubblico ufficiale di cui all'art. 336 c.p.).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 23684 del 3 giugno 2015
«Quando il comportamento aggressivo nei confronti del pubblico ufficiale non sia diretto a costringere il soggetto a fare un atto contrario ai propri doveri o ad omettere un atto dell'ufficio, ma sia solo espressione di volgarità ingiuriosa e di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 20320 del 15 maggio 2015
«Non integra il delitto di cui all'art. 336 c.p. la reazione genericamente minatoria del privato, mera espressione di sentimenti ostili non accompagnati dalla specifica prospettazione di un danno ingiusto, che sia sufficientemente concreta da...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 32705 del 23 luglio 2014
«Ai fini della consumazione del reato di cui all'art. 336 c.p., l'idoneità della minaccia posta in essere per costringere il pubblico ufficiale a compiere un atto contrario ai propri doveri deve essere valutata con un giudizio "ex ante", tenendo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7992 del 23 febbraio 2015
«In tema di rapporti tra le fattispecie previste dagli artt. 336 e 337 cod. pen., quando la violenza o la minaccia dell'agente nei confronti del pubblico ufficiale è posta in essere durante il compimento dell'atto d'ufficio, per impedirlo, si ha...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4392 del 30 gennaio 2014
«...ulteriori rispetto alle già avanzate richiesta, ed in assenza di elementi indicativi della pericolosità della persona o della commissione di attività illecite. (Fattispecie relativa a contestazione di resistenza a pubblico ufficiale).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 32906 del 17 agosto 2007
«Integra il delitto di resistenza a pubblico ufficiale la condotta di chi si frapponga fisicamente tra forze dell'ordine postesi all'inseguimento di un pregiudicato per catturarlo e quest'ultimo (nella specie realizzata da più persone in concorso...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35376 del 23 ottobre 2006
«...essere uniti dal vincolo della continuazione — quanti sono i pubblici ufficiali in azione, giacché l'azione delittuosa si risolve in altrettante e distinte offese al libero espletamento dell'attività da parte di ogni pubblico ufficiale coinvolto.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10899 del 28 marzo 2006
«In tema di resistenza a pubblico ufficiale, la minaccia può essere integrata anche attraverso il ricorso a mezzi indiretti, purché la pubblica funzione ne risulti impedita o soltanto ostacolata. (Nella specie, la Corte ha ritenuto che la minaccia...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4929 del 6 febbraio 2004
«Il delitto di resistenza a pubblico ufficiale può essere integrato anche da una condotta autolesionistica dell'agente, quando la stessa sia finalizzata ad impedire o contrastare il compimento di un atto dell'ufficio ad opera del pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 37041 del 26 settembre 2003
«Per integrare il delitto di resistenza a pubblico ufficiale è sufficiente che l'uso della violenza e della minaccia intralci l'atto di ufficio o servizio svolto dal pubblico ufficiale e l'autore del reato abbia come obiettivo di indurre questi ad...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8667 del 7 luglio 1999
«In tema di resistenza a pubblico ufficiale, la condotta penalmente rilevante deve intendersi rappresentata da qualsivoglia attività omissiva o commissiva che si traduca in atteggiamento, anche talora implicito, purché percepibile ex adverso, che...»
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Cassazione penale, Sez. Feriale, sentenza n. 12268 del 6 settembre 1990
«In tema di resistenza a un pubblico ufficiale, per la configurabilità del delitto, la violenza o la minaccia possono essere esercitate con qualsiasi mezzo, purché idoneo ad impedire o comunque turbare l'attività del pubblico ufficiale, ponendo al...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 13343 del 29 novembre 1986
«Per la configurabilità del delitto di resistenza a pubblico ufficiale non è necessario che sia intaccata la libertà di azione del P.U., essendo sufficiente l'uso di violenza o minaccia per opporsi al compimento da parte dello stesso di un atto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6069 del 10 febbraio 2015
«Ai fini della configurabilità del reato di resistenza a pubblico ufficiale non è necessario che la violenza o la minaccia sia usata sulla persona del pubblico ufficiale, ma soltanto che sia stata posta in essere per opporsi allo stesso nel...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2803 del 25 gennaio 2007
«Non è configurabile la circostanza aggravante di cui all'art. 61 n. 6 c.p. nella condotta del latitante che commette il reato di resistenza a pubblico ufficiale per opporsi all'esecuzione della misura cautelare.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35448 del 12 settembre 2003
«Nel reato di resistenza a pubblico ufficiale la violenza o minaccia deve consistere in un comportamento idoneo ad opporsi all'atto che il pubblico ufficiale sta legittimamente compiendo, in grado di ostacolarne la realizzazione; sicché, in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35125 del 4 settembre 2003
«...costituisce una sorta di reazione spontanea ed istintiva alla costrizione operata dal pubblico ufficiale ma un vero e proprio impiego di forza diretto a neutralizzare l'azione del pubblico ufficiale ed a sottrarsi alla presa, guadagnando la fuga.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 31716 del 28 luglio 2003
«Nel reato di resistenza a pubblico ufficiale la violenza consiste in un comportamento idoneo ad opporsi, in maniera concreta ed efficace, all'atto che il pubblico ufficiale sta legittimamente compiendo, sicché deve rispondere di tale reato il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1464 del 8 febbraio 1994
«Agli effetti del reato di cui all'art. 337 c.p., costituisce violenza qualsiasi energia fisica esercitata volutamente per impedire il compimento dell'atto da parte del pubblico ufficiale. Integra, pertanto, il delitto di resistenza l'azione di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2020 del 11 febbraio 1989
«Ad integrare l'elemento oggettivo del delitto di resistenza a pubblico ufficiale è sufficiente la violenza cosiddetta impropria, che può essere esercitata anche su persona diversa dal soggetto passivo o sulle cose e che comprende nella sua lata...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10136 del 4 marzo 2013
«...quando lo stesso si risolva in un atto di mera resistenza passiva, implicante un uso moderato di violenza non diretta contro il pubblico ufficiale. (Fattispecie in cui la S.C. ha riqualificato il fatto ai sensi degli artt. 594 e 612 cod. pen.).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 37352 del 1 ottobre 2008
«Ai fini dell'integrazione del delitto di cui all'art. 337 c.p., è necessario il verificarsi di atti positivi d'aggressione o di minaccia che impediscano al pubblico ufficiale di compiere l'atto del proprio ufficio, rimanendo al di fuori della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2944 del 9 marzo 2000
«...in cui viene posta in atto la violenza o la minaccia e non occorre che l'azione consegua pienamente il suo obiettivo, essendo sufficiente che essa ostacoli attivamente il compimento, da parte del pubblico ufficiale, di un atto del suo ufficio.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7061 del 15 luglio 1996
«La materialità del delitto di resistenza al pubblico ufficiale è integrata anche dalla violenza cosiddetta impropria, la quale, pur non aggredendo direttamente il suddetto soggetto, si riverbera negativamente nell'esplicazione della relativa...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 18957 del 8 maggio 2014
«La verifica dell'arbitrarietà dell'atto del pubblico ufficiale, necessaria ai fini del riconoscimento dell'esimente di cui all'art. 4 D.Lgs. 14 settembre 1944, n. 288, (attualmente, art. 393 bis, cod. pen.) è legata al rapporto di proporzione ed...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 14567 del 27 marzo 2014
«È configurabile l'esimente della reazione ad atti arbitrari del pubblico ufficiale qualora il privato opponga resistenza ad un ufficiale o agente di polizia giudiziaria che pretende di eseguire una perquisizione finalizzata alla ricerca di armi ed...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7928 del 29 febbraio 2012
«L'esimente della reazione agli atti arbitrari del pubblico ufficiale (art. 4 del D.Lgt n. 288 del 1944) è integrata ogni qual volta la condotta dello stesso pubblico ufficiale, per lo sviamento dell'esercizio di autorità rispetto allo scopo per...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 36009 del 27 ottobre 2006
«In tema di resistenza a pubblico ufficiale, è applicabile la scriminante di cui all'art. 4 del D.L.vo 14 settembre 1944, n. 288 anche in presenza di un comportamento sconveniente e prepotente del pubblico ufficiale, dovendosi qualificare come...»