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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10367 del 4 marzo 2004
«In tema di liquidazione del compenso al difensore di ufficio, la disciplina prevista a favore del professionista nominato all'imputato irreperibile, che gli consente di rivolgersi direttamente al giudice, secondo le regole dettate per il...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 33283 del 4 ottobre 2002
«L'istituto dell'impedimento a comparire del difensore, previsto dall'art. 420 ter c.p.p. in relazione all'udienza preliminare, non è applicabile al giudizio camerale di appello che sul punto resta disciplinato dall'art. 127 c.p.p., espressamente...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 833 del 29 novembre 1999
«Nel caso in cui il ricorso per cassazione venga notificato a più parti, utilizzandosi un originale per la notifica ad una parte ed altro originale per la notifica alle altre parti, ed entrambi gli originali, conformi fra loro e recanti la procura...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2641 del 25 giugno 1996
«Il pubblico ministero che non convalida la decisione con la quale il tribunale del riesame abbia dichiarato la nullità del procedimento camerale, per mancato tempestivo avviso della data di udienza al difensore, confermando nel merito l'ordinanza...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2255 del 22 luglio 1997
«L'obbligo di sentire previamente il difensore, che l'art. 301, comma 2, c.p.p. — nel testo risultante dalla parziale illegittimità costituzionale di cui alla sentenza della Corte costituzionale n. 219 del 29 maggio - 8 giugno 1994, nella parte in...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4310 del 4 gennaio 1996
«L'obbligo di sentire previamente il difensore, che l'art. 301, comma 2, c.p.p. — nel testo risultante a seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 219 del 1994 con la quale è stata dichiarata la parziale illegittimità della norma — pone...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4305 del 22 agosto 1995
«L'eventuale nullità dell'interrogatorio avvenuto in occasione della convalida dell'arresto per difetto di notifica al difensore non comporta la nullità dell'ordinanza che dispone la misura della custodia cautelare in carcere la quale perde...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5368 del 5 aprile 2003
«Il soggetto contro il quale è iniziata un'esecuzione forzata, anche se terzo pignorato, può, ai sensi degli artt. 615 e 617 c.c., sia contestare il diritto della parte istante a procedere a tale esecuzione sia far valere la nullità degli atti con...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 129 del 8 gennaio 2007
«L'art. 303, comma primo, lett. b-bis, come modificato dalla L. 5 giugno 2000 n. 144, ha introdotto la previsione di termini autonomi per la fase del giudizio abbreviato, con la conseguenza che il nuovo termine di fase inizia a decorrere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7015 del 8 maggio 2012
«Le dichiarazioni rese in giudizio dal difensore, contenenti affermazioni relative a fatti sfavorevoli al proprio rappresentato e favorevoli all'altra parte, non hanno efficacia di confessione, ma possono essere utilizzate dal giudice come elementi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3883 del 12 marzo 2012
«La rinuncia a far valere la prescrizione dell'azione proposta "ex adverso" può essere desunta dalle difese svolte dal procuratore della parte, senza che possa rilevare in contrario la mancanza di potere dispositivo nel procuratore alle liti,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6496 del 26 marzo 1999
«Una volta che l'imputato raggiunto da provvedimento coercitivo sia stato tempestivamente interrogato dal giudice, non è necessario procedere a nuovo interrogatorio a seguito di nuovo provvedimento coercitivo emesso dopo la declaratoria di...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 18751 del 17 aprile 2003
«La richiesta del difensore di riesame del provvedimento di custodia non può essere dichiarata inammissibile, in deroga all'art. 173 c.p.p., facendo decorrere il termine per proporla, invece che dalla notificazione dell'avviso di deposito di cui...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 43763 del 5 dicembre 2001
«In materia di termini per l'impugnazione, il principio stabilito all'art. 585, comma 3, c.p.p., secondo cui, quando la decorrenza è diversa per l'imputato e per il suo difensore, opera per entrambi quello che scade per ultimo, trova applicazione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 292 del 7 marzo 2000
«In materia di misure cautelari, la richiesta di riesame e l'appello hanno natura di mezzi di impugnazione. Ne consegue che ove i predetti mezzi vengano proposti eventualmente sia dall'imputato sia dal suo difensore è applicabile il principio...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4152 del 7 febbraio 2000
«In tema di richiesta di riesame da parte del difensore, che abbia assistito all'interrogatorio dell'imputato, è da tale data che decorre il termine per la presentazione dell'istanza, non essendo necessario attendere la notificazione dell'avviso di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 350 del 4 marzo 1997
«In materia di termini per l'impugnazione, la norma contenuta nell'art. 585, comma terzo, c.p.p., secondo cui, quando la decorrenza è diversa per l'imputato e per il suo difensore, opera per entrambi il termine che scade per ultimo, non trova...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 978 del 26 aprile 1995
«In applicazione del principio costituzionale di riserva di legge in materia di libertà personale e di quelli di legalità e tassatività che presiedono all'istituto della decadenza in tema di esercizio del diritto di impugnazioni, deve escludersi...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2805 del 22 agosto 1994
«Il termine per proporre la richiesta di riesame di una misura coercitiva decorre, per il difensore, dalla data della notificazione dell'avviso di deposito dell'ordinanza che dispone la misura, con esclusione di ogni altro atto equipollente, ivi...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2704 del 23 settembre 1993
«Il termine perentorio per proporre la richiesta di riesame di una misura coercitiva decorre, per il difensore, dalla notificazione dell'avviso di deposito dell'ordinanza che dispone la misura, con esclusione di qualsiasi atto equipollente, ivi...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1634 del 14 giugno 1993
«Per le ordinanze che dispongono misure cautelari personali, il termine di impugnazione per il difensore dell'imputato è di dieci giorni dalla notifica dell'avviso di deposito del provvedimento cautelare, secondo il dettato dell'art. 309, terzo...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4321 del 4 settembre 2000
«Ogni documento scritto per assumere rilevanza e produrre effetti giuridici deve recare in calce la firma del suo autore, sicché è inammissibile la richiesta di riesame di una misura cautelare proposta con atto non sottoscritto dal difensore il cui...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4636 del 12 gennaio 2000
«Qualora la richiesta di riesame venga presentata, ai sensi dell'art. 582, comma 2, c.p.p., nella cancelleria della pretura (ora tribunale) del luogo in cui il richiedente o il suo difensore si trovano, il termine di cinque giorni previsto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2070 del 26 agosto 1999
«L'istanza di riesame può essere validamente presentata, oltre che presso la cancelleria del tribunale competente a delibarla, anche presso la cancelleria della Pretura del luogo in cui si trovano i soggetti legittimati (imputato e/o difensore),...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2120 del 10 maggio 2000
«In tema di procedimento di riesame, l'avviso orale al difensore del rinvio dell'udienza — conseguente ad accolta eccezione di nullità per omesso avviso — risultante da verbale, ritualmente sottoscritto dal difensore stesso a riprova della...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 3 del 16 febbraio 1995
«A norma dell'art. 311, comma primo, c.p.p., è soggetta a ricorso per cassazione la decisione sulla richiesta di riesame, mentre non è prevista l'impugnazione separata di eventuali provvedimenti interlocutori emessi prima della decisione conclusiva...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6529 del 17 febbraio 2012
«L'inosservanza del termine dilatorio di tre giorni tra la data di udienza del riesame e la notifica del relativo avviso al difensore da luogo ad una nullità di ordine generale, dalla quale, tuttavia, non discende l'inefficacia della misura se il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1905 del 16 giugno 1999
«L'art. 309, ottavo comma, c.p.p., nello stabilire che l'avviso della data fissata per l'udienza è comunicato al pubblico ministero e notificato all'imputato e al suo difensore almeno tre giorni prima, prevede un termine dilatorio entro il quale...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4065 del 2 dicembre 1997
«Nel procedimento camerale di cui agli artt. 309 e 310 c.p.p., l'audizione ex art. 127, terzo comma, dello stesso codice da parte del magistrato di sorveglianza dell'interessato che si trovi detenuto in un luogo posto fuori del circondario del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4878 del 30 luglio 1997
«Nei procedimenti camerali disciplinati dall'art. 127 c.p.p. (fra i quali rientra, per il richiamo contenuto nell'art. 310, comma primo, c.p.p., quello avente ad oggetto l'appello avverso ordinanze in materia cautelare), il mancato avviso, al...»