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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 19494 del 24 maggio 2005
«Bene è ritenuta la sussistenza del reato di cui all'art. 481 c.p. (falsità ideologica in certificati commessa da persone esercenti un servizio di pubblica necessità) a carico di un professionista il quale, nella relazione tecnica da allegare alla...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 21639 del 6 maggio 2004
«Sussiste il reato di falsità ideologica in certificati commessa da persone esercenti un servizio di pubblica necessità (art. 481 c.p.), allorché si presenti una denuncia di inizio di attività edilizia che presuppone opere da realizzare, pur...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9063 del 25 febbraio 2013
«Integra il reato di falso ideologico commesso da privato in atto pubblico (art. 483 cod. pen.) la falsa denuncia di smarrimento del passaporto, in quanto con essa si attesta in un atto pubblico un fatto del quale l'atto è destinato a provare la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 28649 del 24 dicembre 2013
«Nel giudizio diretto ad ottenere una sentenza dichiarativa della paternità naturale, l'acquisizione e l'utilizzazione, ai fini della formazione del convincimento del giudice, di una consulenza immunologica espletata da un esperto al di fuori del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 24171 del 25 ottobre 2013
«In caso di accettazione dell'eredità con beneficio d'inventario, l'art. 493 c.c. non consente all'erede beneficiato di disporre liberamente dei beni dell'asse, ma rimette al giudice la valutazione della convenienza di qualsiasi atto di alienazione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17051 del 5 agosto 2011
«Il limite di tollerabilità delle immissioni rumorose non è mai assoluto, ma relativo alla situazione ambientale, variabile da luogo a luogo, secondo le caratteristiche della zona e le abitudini degli abitanti, e non può prescindere dalla...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 1002 del 26 gennaio 1990
«In caso di perpetrazione di reato su nave mercantile che si trovi nelle acque territoriali di altro Stato, prevale la giurisdizione dello Stato di bandiera allorché l'illecito concerna esclusivamente le attività e gli interessi della comunità...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 44148 del 23 ottobre 2014
«L'idoneità degli atti, richiesta per la configurabilità del reato tentato, deve essere valutata con giudizio "ex ante", tenendo conto delle circostanze in cui opera l'agente e delle modalità dell'azione, mentre la desistenza volontaria presuppone...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 35764 del 18 settembre 2003
«La desistenza volontaria, disciplinata dal comma terzo dell'art. 56 c.p., si verifica quando la determinazione dell'agente di interrompere l'azione non subisce l'incidenza di fattori esterni, idonei ad interferire con la scelta adottata....»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5641 del 12 maggio 1994
«Ai fini della sussistenza del concorso morale nel reato di costruzione abusiva, è necessario individuare un comportamento, attivo o passivo, che comunque possa configurarsi come causativo del fatto. (Fattispecie relativa ad annullamento di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6840 del 18 febbraio 2004
«Qualora, con riferimento ad un reato permanente, nel capo di imputazione risulti indicata soltanto la data della denuncia e non anche quella di cessazione della condotta illecita, deve ritenersi che la consumazione del reato si sia protratta sino...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11430 del 7 ottobre 1999
«In tema di prescrizione, l'epoca di consumazione del reato può essere desunta anche da indizi gravi, precisi e concordanti e da nozioni di comune esperienza. Pertanto in tema di violazioni di sigilli e di agevolazione colposa, può ritenersi in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11821 del 18 marzo 2009
«La domanda di riabilitazione può essere rigettata anche sulla base della valutazione di fatti criminosi commessi dall'istante e storicamente accertati che non abbiano formato oggetto di una pronuncia di condanna. (Nella concreta fattispecie,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3588 del 27 ottobre 1993
«L'effetto dell'estinzione della pena — previsto dall'ultimo comma dell'art. 47 dell'ordinamento penitenziario quale conseguenza dell'effetto positivo del periodo di affidamento in prova al servizio sociale — deve essere rapportato alla sola pena...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3453 del 5 aprile 1996
«Allorché sopravvenga una causa estintiva del reato, il giudice deve pronunciarsi in merito alla confiscabilità o meno di quanto in sequestro, in base ai criteri dettati dall'art. 240 c.p. (Nella fattispecie, il difensore degli imputati aveva...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1041 del 22 settembre 1993
«Nel sistema penale non costituiscono ostacolo alla confisca (e, quindi, nella fase delle indagini, al sequestro) le trasformazioni o modifiche che il prodotto del reato abbia subito, cosicché ove le cose da sequestrare siano per loro natura...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 337 del 23 marzo 1993
«Secondo il nuovo codice di procedura penale il sequestro preventivo ha come presupposto oggettivo che la cosa da sequestrare sia «pertinente al reato» (art. 321, comma primo) ovvero sia «cosa di cui è consentita la confisca» (art. 321, comma...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11985 del 6 dicembre 1995
«Nel caso di reati concernenti armi, munizioni e esplosivi, ne va ordinata la confisca, che è da considerarsi obbligatoria ai sensi del combinato disposto dell'art. 240 capoverso n. 2, c.p.p. e dell'art. 6, comma 1, L. 22 maggio 1995, n. 152; né...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5580 del 15 novembre 1995
«Ai fini dell'applicazione dell'ultimo comma dell'art. 240 c.p. — in base al quale la confisca obbligatoria prevista dal comma 2 della medesima disposizione non si applica a quelle cose che appartengono a persona estranea al reato quando la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1059 del 19 aprile 1994
«Il denunciante che non sia anche persona offesa dal reato non ha diritto di essere informato della richiesta di archiviazione e non è, pertanto, legittimato a proporre ricorso per cassazione nel caso di omesso avviso della richiesta. (Fattispecie...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 25887 del 25 luglio 2006
«Integra gli estremi del tentativo di concussione la condotta del pubblico ufficiale che, al fine di indurre la vittima a recedere dalla giusta richiesta di ottenere il pagamento di prestazioni effettuate in proprio favore, minacci l'esercizio di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6400 del 10 giugno 1991
«Il concetto di utilità nel delitto di concussione consiste in un vantaggio per il patrimonio o per la personalità del soggetto attivo. E invero l'utilità viene indicata dall'art. 317 c.p., senza alcuna specificazione, in alternativa al danaro,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11384 del 11 marzo 2003
«In tema di concussione, deve qualificarsi come delitto solo tentato la fattispecie nella quale il soggetto passivo effettua la promessa di una prestazione, nei confronti del pubblico ufficiale, all'unico scopo di favorire la prosecuzione delle...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 37402 del 17 ottobre 2011
«Integra il delitto di istigazione alla corruzione la condotta di colui che formuli al pubblico ufficiale una offerta non determinata, rimettendo la quantificazione al destinatario della richiesta. (Fattispecie in cui era stato offerto al pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 30268 del 5 settembre 2002
«Per la configurabilità del delitto di istigazione alla corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio non rileva la tenuità della somma di denaro o del valore della cosa offerta al pubblico ufficiale. Le piccole regalie d'uso possono...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7281 del 20 giugno 2000
«In tema di rifiuto di atti d'ufficio da parte del pubblico ufficiale e con riguardo all'ipotesi delittuosa di cui al primo comma dell'art. 328 c.p., il carattere indebito del rifiuto, espressamente previsto dalla norma citata ai fini della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, ordinanza n. 1181 del 3 maggio 2000
«Il delitto di omissione di atti di ufficio, nella ipotesi di cui al primo comma dell'art. 328 c.p., lede — di norma — solo l'interesse della pubblica amministrazione al corretto esercizio delle pubbliche funzioni in vista del perseguimento di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2320 del 23 febbraio 1998
«In caso di ritardo o di omissione del compimento di un atto d'ufficio da parte di un organo collegiale, l'illecito penale previsto dall'art. 328, secondo comma c.p., può configurarsi soltanto a carico dei singoli componenti dell'organo collegiale...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 20621 del 25 maggio 2007
«Il delitto di turbata libertà degli incanti (art. 353 c.p.) ha natura plurioffensiva, in quanto oggetto della tutela penale non è solo la libertà di partecipare alle gare nei pubblici incanti, ma anche la libertà di chi vi partecipa di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1172 del 27 marzo 1996
«Le ripartizioni faunistico-venatorie, istituite con legge della Regione siciliana 30 marzo 1981, n. 37, sono organi dell'Assessore Regionale dell'Agricoltura e delle Foreste ed hanno sede in ogni capoluogo di provincia. I funzionari delle suddette...»