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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2461 del 5 marzo 1998
«Con riguardo al ricorso per cassazione proposto da una società o da un ente, se il mandato difensivo sia stato rilasciato non dal soggetto al quale per legge o statuto è attribuita la legale rappresentanza della parte ricorrente ma da altro...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10088 del 26 novembre 1994
«La procura per la proposizione da parte di una Unità sanitaria locale dell'impugnazione può essere rilasciata, in mancanza del competente comitato di gestione, dall'amministratore straordinario della stessa, ma il relativo atto va sottoposto al...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3426 del 3 aprile 1998
«La firma di colui che conferisce al difensore procura speciale per ricorrere in cassazione, rilasciata con separata scrittura privata — che ha natura negoziale — deve esser autenticata dal notaio, al quale spetta, ai sensi dell'art. 2703 c.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15658 del 21 giugno 2013
«Anche in materia di mediazione la non contestazione del convenuto costituisce un comportamento univocamente rilevante ai fini della determinazione dell'oggetto del giudizio, con effetti vincolanti per il giudice, che dovrà astenersi da...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19608 del 27 agosto 2013
«In tema di nuova produzione documentale in appello, la valutazione di non indispensabilità, che ne provoca la mancata ammissione, deve essere espressamente motivata dal giudice del gravame, quanto alla ritenuta mancanza di attitudine dei nuovi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6703 del 21 marzo 2007
«Dato che tutta l'attività del giudice di legittimità è caratterizzata dalla funzione nomofilattica e che, ove siano dedotte questioni attinenti pretese fondate su fonti pattizie, il controllo della Corte di cassazione investe non soltanto il...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1915 del 22 aprile 1978
«La nullità della sentenza di secondo grado la quale, dopo aver dichiarato che il giudice ordinario ha sulla causa la giurisdizione negata dal primo giudice, pronunci nel merito senza rimettere le parti davanti al primo giudice, può essere fatta...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 12607 del 8 luglio 2004
«La pronuncia sulla giurisdizione esige il preventivo controllo della costituzione del rapporto processuale dinanzi alla Corte di cassazione, con la notificazione del ricorso alle parti del giudizio a quo trattandosi di requisito dell'ammissibilità...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11517 del 4 novembre 1995
«La disposizione di cui al secondo comma dell'art. 431 c.p.c. nel testo modificato dalla L. 11 agosto 1973, n. 533, la quale riconosce al lavoratore la facoltà di procedere ad esecuzione «con la sola copia del dispositivo in pendenza del termine...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14087 del 19 giugno 2006
«Alla luce di una lettura costituzionalmente orientata (v. Corte cost. n. 276 del 2000 e n. 477 del 2002) delle norme applicabili in materia di decadenza dal potere di impugnare il licenziamento, non è necessario che l'atto di impugnazione del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3974 del 1 aprile 2000
«In tema di competenza territoriale nel rito del lavoro, la previsione da parte dell'art. 413 c.p.c. del foro della dipendenza aziendale fa riferimento ad una nozione che non coincide con quella di unità produttiva rilevante ai fini di altre norme...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1887 del 18 febbraio 2000
«Ai fini della competenza territoriale nelle cause di lavoro le caratteristiche della dipendenza dell'azienda — costituita, ai sensi dell'art. 413 secondo comma c.p.c., da ogni complesso di beni decentrati e munito di propria individualità...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2723 del 22 marzo 1994
«Per dipendenza dell'azienda, ai fini dell'applicazione del relativo foro, ai sensi dell'art. 413, secondo comma, c.p.c., con riguardo a controversia concernente un rapporto di lavoro subordinato, deve intendersi una struttura organizzativa di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15817 del 13 agosto 2004
«Nel rito del lavoro la valutazione di nullità del ricorso introduttivo — per mancata determinazione dell'oggetto della domanda o per mancata esposizione degli elementi di fatto e delle ragioni di diritto su cui si fonda — non è attività riservata...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 405 del 14 gennaio 2004
«In ordine alle circostanze apprese da terzi, i rapporti ispettivi redatti dai funzionari degli istituti previdenziali, pur non facendo piena prova fino a querela di falso, per la loro natura hanno un'attendibilità che può essere infirmata solo da...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 167 del 10 gennaio 1991
«In materia di prestazioni accessorie erogate da enti pubblici non economici a favore dei dipendenti che cessano dal servizio, la giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo, cui, a norma dell'art. 7, comma secondo, della L. 6 dicembre 1971,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 128 del 9 gennaio 2003
«Ove il ricorrente abbia compiutamente enunciato nel ricorso introduttivo i fatti costitutivi della domanda volta alla costituzione di rendita unica (preesistente rendita Inail del 78 per cento e inabilità per ipoacusia dell'8 per cento,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3423 del 21 aprile 1997
«Poiché nel processo esecutivo la configurabilità della stessa causa, ai sensi dell'art. 39, primo comma, c.p.c., postula non solo l'identità dei soggetti e della causa petendi (titolo esecutivo), ma anche dei beni sottoposti ad esecuzione; poiché...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5697 del 22 dicembre 1977
«Il potere conferito dal vigente ordinamento processuale al giudice dell'esecuzione, al fine di pervenire al soddisfacimento dei creditori procedenti o intervenuti, è un potere di direzione del processo esecutivo, che si concreta nel compimento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 65 del 10 gennaio 1964
«Nel processo di espropriazione mobiliare, in occasione dell'emanazione del provvedimento di conversione del pignoramento, il debitore che, a norma dell'art. 495 c.p.c., ha chiesto la conversione ha interesse a sentir dichiarare il difetto di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 712 del 16 gennaio 2006
«Divenuta inefficace la misura cautelare di sottoposizione a sequestro di una somma di danaro, di fronte alla mancata restituzione da parte del custode della somma, colui al quale essa spetta deve sperimentare, per ottenerne la restituzione, la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1954 del 14 maggio 1977
«Nel processo di esecuzione mobiliare, la distribuzione della somma ricavata dalla vendita dei beni pignorati secondo un piano concordato fra tutti i creditori aventi diritto alla partecipazione ed approvato dal pretore a norma dell'art. 541 c.p.c....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12429 del 16 maggio 2008
«In tema di espropriazione immobiliare, il rigetto da parte del giudice dell'esecuzione, dell'istanza di vendita proposta ai sensi dell'art. 567 c.p.c., a causa dell'erroneità dei dati contenuti nella trascrizione del pignoramento relativamente al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1335 del 20 gennaio 2011
«In tema di esecuzione forzata, il rimedio dell'opposizione agli atti esecutivi di cui all'art. 617 c.p.c. è esperibile esclusivamente nei confronti di atti riferibili al giudice dell'esecuzione, il quale è l'unico titolare del potere di impulso e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1472 del 16 marzo 1981
«Il giudizio di rendiconto nei confronti del custode, promosso dalle parti che abbiano rinunciato agli atti del giudizio nel corso del quale sia stato concesso sequestro giudiziario (nella specie: causa di reintegrazione di legittima e divisione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21293 del 14 ottobre 2011
«Mentre con l'opposizione all'esecuzione forzata fondata su un titolo esecutivo giurisdizionale possono farsi valere soltanto i fatti posteriori alla formazione del provvedimento costituente titolo esecutivo, non essendo ammissibile un controllo a...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3999 del 23 febbraio 2006
«In tema di opposizione di terzo all'esecuzione ai sensi dell'art. 619 c.p.c., la dimostrazione della proprietà da parte del terzo rivendicante può essere fornita anche con le fatture relative all'acquisto dei beni successivamente pignorati,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5943 del 21 novembre 1984
«I consorzi di bonifica, per i contributi dovuti dai proprietari degli immobili siti nel relativo comprensorio (artt. 10, 11 e 12 del R.D. 13 febbraio 1933, n. 215), hanno il potere di emettere provvedimenti impositivi esecutori, con natura analoga...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14812 del 4 settembre 2012
«Tutti i provvedimenti del giudice dell'esecuzione, dichiarativi dell'estinzione del processo, sono soggetti al controllo previsto dall'art. 630 c.p.c. (e cioè il reclamo al collegio, il quale provvede con decreto che ha natura di sentenza...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15463 del 11 giugno 2008
«Il sistema di controllo predisposto dall'art. 630 c.p.c. sulle decisioni positive o negative in ordine all'avvenuta configurazione dell'estinzione del processo esecutivo, ha natura autonoma e speciale, per cui il mezzo di tutela esperibile contro...»