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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 25410 del 12 dicembre 2016
«In tema di arbitrato relativo ad appalto di opere pubbliche, qualora le parti abbiano fatto riferimento ad una norma legislativa (nella specie, l'art. 47 del capitolato generale delle opere pubbliche di cui al d.p.r. n. 1063 del 1962, in tema di...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 26395 del 20 dicembre 2016
«Nel rito del lavoro, il principio che esclude dal tema di indagine il fatto costitutivo della domanda per effetto della sua mancata contestazione, giusta l’art. 416, comma 3, c.p.c., incontra l’unica deroga nella possibilità che il giudice ne...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7956 del 20 aprile 2016
«La nomina dell'arbitro in sede giudiziale, ai sensi dell'art. 810, comma 2, c.p.c., deve essere effettuata, in assenza di ragioni impeditive, tenendo conto della volontà manifestata dalle parti nella clausola compromissoria in relazione alla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8647 del 3 maggio 2016
«Il principio di non contestazione opera, indifferentemente, nei confronti del convenuto, come dell'attore. (In applicazione di tale principio, la S.C. ha confermato la decisione con cui il giudice di merito, preso atto che - in un giudizio...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9241 del 6 maggio 2016
«In materia di responsabilità da sinistro stradale, l'omesso uso del casco protettivo da parte di un motociclista vittima di incidente può essere fonte di corresponsabilità del medesimo, a condizione che tale infrazione abbia concretamente influito...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9333 del 9 maggio 2016
«La questione relativa alla novità, o meno, di una domanda giudiziale è correlata all'individuazione del bene della vita in relazione al quale la tutela è richiesta, per cui non può esservi mutamento della domanda ove si sia in presenza di un...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9652 del 11 maggio 2016
«L'impugnazione per revocazione correlata, a norma dell'art. 395, n. 3, c.p.c., al ritrovamento di documenti non potuti produrre nel giudizio conclusosi con la pronuncia della sentenza impugnata, deve essere proposta a pena di inammissibilità, a...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, sentenza n. 5645 del 7 marzo 2017
«L'ordinanza con cui il giudice nega la sospensione del processo, sollecitata da una parte, ai sensi dell'art. 295 c.p.c., non è impugnabile con il regolamento di competenza ai sensi dell'art. 42 dello stesso codice, essendo ciò escluso dalla...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3147 del 22 marzo 1975
«Le aggravanti del mezzo fraudolento e della esposizione alla pubblica fede possono concorrere nel delitto di furto di autoveicoli anche quando questi siano stati lasciati incustoditi senza l'adozione di particolari precauzioni. Invero la...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5261 del 22 aprile 1976
«Le circostanze aggravanti di cui ai nn. 2 e 7 dell'art. 625 c.p. possono concorrere nella ipotesi di furto di autoveicolo lasciato incustodito alla pubblica fede, aperto con mezzi fraudolenti o violenti (uso di chiavi false, forzatura di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 15463 del 4 dicembre 1978
«Il delitto di falso in scrittura privata non è escluso dal consenso o dalla acquiescenza della persona di cui fu falsificata la firma, perché la tutela penale ha per oggetto la pubblica fede, che viene compromessa dalla formazione di una scrittura...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 568 del 20 gennaio 1978
«Correttamente è escluso il reato di cui all'art. 468 c.p. qualora un timbro ad uso interno di un ufficio protocollo (con il quale si era apposta una falsa data di arrivo, presso un comando delle guardie di finanza, ad una domanda di pensione)...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6408 del 26 giugno 1978
«Il delitto di violenza privata è rispetto a quello di sequestro di persona generico e sussidiario, cosicché pur avendo, o potendo avere, i due reati in comune l'uso della violenza, quando però la violenza è usata come mezzo per ottenere la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10323 del 10 ottobre 1980
«La norma di cui all'art. 468 c.p. punisce solo la contraffazione di sigilli, ma anche l'uso, senza avere concorso alla stessa, di sigilli contraffatti. Pertanto, ai fini del giudizio di responsabilità, non rileva che l'imputato non sia l'autore...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10676 del 21 ottobre 1980
«Per violenza, ai fini del delitto di cui all'art. 610 c.p., deve intendersi non solo quella fisica (violenza in senso proprio), che si esplica direttamente sulla vittima, ma anche quella impropria che si esplica attraverso l'uso di mezzi anomali...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5924 del 12 maggio 1980
«L'uso di una pistola scacciacani vale a configurare l'aggravante dell'arma, di cui al cpv. dell'art. 610 c.p. Si tratta infatti di un arnese che, per l'inteso effetto intimidatorio che produce, deve ritenersi destinato all'offesa delle persone.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 333 del 22 gennaio 1981
«Nel delitto di circonvenzione di persone incapaci, l'induzione comprende qualsiasi attività di suggestione e quindi l'uso di qualsiasi mezzo idoneo a determinare o, quanto meno, a rafforzare nel soggetto passivo il consenso al compimento di un...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4093 del 5 maggio 1981
«Il carattere sussidiario della figura criminosa prevista dall'art. 610 c.p. non implica che sia escluso in ogni caso il concorso della violenza privata con altri reati ma solo che il concorso non opera quando la violenza privata sia assorbita da...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8756 del 13 ottobre 1981
«Il croupier di una casa da gioco gestita da un comune non ha la qualifica di incaricato di pubblico servizio perché la gestione del gioco, ancorché esercitata da un ente locale, non è attività diretta al soddisfacimento di bisogni di interesse...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9954 del 7 novembre 1981
«Il delitto di falso in autorizzazione amministrativa prescinde dall'uso del documento alterato o contraffatto, e si perfeziona non appena sia stata compiuta la falsificazione.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2516 del 8 marzo 1982
«Nel delitto di falso in scrittura privata il vantaggio o il danno perseguito dall'agente, che costituisce l'oggetto del dolo specifico, può essere di qualsiasi natura e può consistere in qualsiasi utilità patrimoniale o non patrimoniale, legittima...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4715 del 6 maggio 1982
«La sostituzione della fotografia del titolare di una carta d'identità realizza il reato previsto dall'art. 477 c.p. che si consuma al momento della contraffazione o alterazione, senza che sia necessario l'uso del documento, il conseguimento del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1051 del 3 febbraio 1983
«Il reato di violenza privata, pur avendo in comune con l'estorsione l'uso della violenza o della minaccia per costringere il soggetto passivo ad un comportamento commissivo od omissivo, se ne distingue per il suo carattere generico e sussidiario,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4116 del 2 maggio 1983
«Il delitto di falso in scrittura privata, previsto dall'art. 485 c.p., richiede per la sua consumazione non soltanto l'attività di formazione di una falsa scrittura o di alterazione di una scrittura vera, ma anche il successivo uso della scrittura...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9075 del 31 ottobre 1983
«In tema di sequestro di persona, qualora la violenza fisica esercitata dall'agente sulla persona offesa rappresenti un elemento strumentalmente diretto ad attuare il fine che egli si sia prefisso (la privazione della libertà personale della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2036 del 3 marzo 1984
«L'aggravante di aver commesso un reato con abuso dei poteri o con violazione dei doveri inerenti a una pubblica funzione non richiede l'attualità dell'esercizio di tale funzione né la competenza del pubblico ufficiale.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2853 del 27 marzo 1984
«In tema di furto, l'aggravante di abuso di relazioni domestiche prevista dall'art. 61 n. 11 c.p. è, di regola, incompatibile con l'aggravante di introduzione in luogo destinato ad abitazione prevista dall'art. 625 n. 1 c.p., giacché le relazioni...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11084 del 22 novembre 1985
«L'esercizio di una attività professionale rumorosa in un edificio sorto in una zona di terreno destinata dagli strumenti urbanistici locali ad uso agricolo costituisce violazione della disciplina edilizia e non già il reato di cui all'art. 659,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3708 del 20 aprile 1985
«In applicazione dell'art. 72 c.p. deve infliggersi l'ergastolo con isolamento diurno quando la pena per i delitti concorrenti supera egualmente la misura di cinque anni di reclusione, calcolando nel minimo edittale la pena che si sarebbe dovuta...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 498 del 15 gennaio 1985
«Le aggravanti previste dai nn. 1 e 2 dell'ultimo comma dell'art. 628 c.p., come modificato dalla legge n. 497 del 1974 non conservano il carattere di autonomia loro riconosciuto sotto il vigore del testo normativo precedente, onde è escluso...»