-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 43236 del 30 novembre 2001
«...di essere nuovamente interrogato ovvero non siano stati compiuti dal pubblico ministero ulteriori atti d'indagine dai quali derivasse, ai fini del completamento del contraddittorio tra accusa e difesa, la necessità di una rinnovazione dell'atto.»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 32924 del 29 luglio 2004
«In tema di incompetenza, l'imputato non appellante per carenza di interesse, essendo stato assolto in primo grado, qualora il pubblico ministero impugni la sentenza assolutoria, può riproporre, a norma dell'art. 24, comma primo, c.p.p.,...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 39061 del 8 ottobre 2009
«Nel caso in cui una parte deduca il verificarsi di cause di nullità o inutilizzabilità collegate ad atti non rinvenibili nel fascicolo processuale (perché appartenenti ad altro procedimento o anche - qualora si proceda con le forme del...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3021 del 27 luglio 1999
«Ai fini dell'utilizzabilità del contenuto di dichiarazioni rese in sede di interrogatorio da imputato detenuto, è sufficiente il verbale riassuntivo che, come atto redatto da pubblico ufficiale a scopo di documentazione, è dotato di pieno valore...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11313 del 21 marzo 2001
«In sede di richiesta, rivolta al giudice per le indagini preliminari, di applicazione di una misura cautelare, a sostegno della quale vengano indicati i risultati di intercettazioni di comunicazioni, il pubblico ministero non ha alcun obbligo di...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3917 del 30 marzo 1998
«La nullità prevista dall'art. 142 c.p.p. per i verbali con incertezza assoluta delle persone intervenute, o privi di sottoscrizione del pubblico ufficiale che li ha redatti, non ha carattere assoluto sia perché non definita come tale sia perché...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2902 del 24 luglio 1993
«La nullità di un verbale per incertezza assoluta sulle persone intervenute alla redazione dello stesso ovvero per mancanza della sottoscrizione del pubblico ufficiale che lo ha redatto, prevista dall'art. 142 c.p.p., rientra tra quelle relative ex...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1740 del 20 gennaio 2011
«...manchi del tutto la sottoscrizione da parte del pubblico ufficiale redigente, determinando incertezza assoluta sulle persone intervenute nella formazione dell'atto, ma non riguarda ogni inosservanza delle formalità indicate dall'art. 137 c.p.p.»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 43803 del 24 novembre 2008
«La mancanza di sottoscrizione da parte del giudice del verbale di udienza non è causa di nullità, derivando questa unicamente dall'omessa sottoscrizione da parte del pubblico ufficiale redigente.»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2783 del 6 giugno 1996
«Ai fini della validità di un verbale, ai sensi dell'art. 142 c.p.p., a nulla rileva che le sottoscrizioni del dichiarante e del pubblico ufficiale redigente non risultino anche sulla copia depositata dal competente ufficio in prossimità...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7263 del 24 luglio 1993
«Il fatto che poi la documentazione a tal fine redatta non abbia i requisiti formali del «verbale» non è, di per sé, causa di nullità o di inutilizzabilità dell'atto, sempre che non facciano difetto i requisiti sostanziali, da individuarsi...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3043 del 7 giugno 2000
«Alla luce di una lettura costituzionalmente orientata dall'art. 143 c.p.p., quale suggerita dalla Corte costituzionale con la sentenza n. 10 del 1993, deve ritenersi che anche l'ordine di esecuzione della pena detentiva emesso dal pubblico...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9450 del 19 ottobre 1993
«...del riferimento esplicito, contenuto nello stesso art. 143, comma terzo c.p.p., alla nomina dell'interprete in relazione alle attività processuali del giudice così come alle attività del pubblico ministero o dell'ufficiale di polizia giudiziaria.»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5502 del 4 giugno 1996
«Ai fini della configurabilità del delitto di peculato il possesso del denaro della pubblica amministrazione può essere anche mediato e far capo congiuntamente a più pubblici ufficiali qualora le norme interne dell'ente pubblico prevedano che...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 494 del 13 aprile 1996
«...ritardata ricezione del telegramma di avviso per l'udienza di convalida da parte del difensore di fiducia, non rintracciato telefonicamente e pertanto sostituito per l'incombente dal pubblico ministero ai sensi dell'art. 97, comma 4, c.p.p.).»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4163 del 23 novembre 1994
«L'art. 294, comma 4, c.p.p., al pari di altre disposizioni dello stesso codice (artt. 268, comma 3, 350, comma 3, 260, comma 1, etc.), prevede che sia «dato avviso» al pubblico ministero e al difensore dell'interrogatorio della persona in stato di...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4903 del 22 dicembre 1994
«È abnorme l'ordinanza con cui il pretore, dichiarata la nullità della notifica del decreto di citazione a giudizio, operata dalla polizia giudiziaria su richiesta del pubblico ministero, rimette gli atti a questi. La suddetta notifica, invero, è...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 36412 del 9 ottobre 2001
«In tema di opposizione alla richiesta di archiviazione, disciplinata in modo unitario dal combinato disposto degli articoli 410, comma 3, e 409, commi 2-5 del codice di rito, la disciplina applicabile - qualora la richiesta di archiviazione sia...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3409 del 27 ottobre 1994
«...dell'avviso di udienza camerale fissata a norma dell'art. 309 c.p.p. con consegna nelle mani del difensore, in una situazione nella quale gli adempimenti previsti dall'art. 169 c.p.p. avevano già avuto luogo su iniziativa del pubblico ministero).»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5698 del 6 febbraio 2003
«Il decreto di irreperibilità dell'imputato emesso nel corso delle indagini preliminari non spiega efficacia ai fini della notificazione del decreto di citazione a giudizio disposta dal pubblico ministero ai sensi dell'art. 552 c.p.p., in quanto la...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 16000 del 19 aprile 2007
«...160, comma 1, del c.p.p.), che segna il limite di efficacia del decreto di irreperibilità emesso nel corso di esse, coincide non già con la notificazione del decreto di citazione a giudizio, ma con la sua emissione da parte del pubblico ministero.»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12821 del 19 marzo 2013
«È valida l'elezione di domicilio contenuta nel corpo dell'atto di impugnazione sottoscritto e presentato personalmente dall'interessato al pubblico ufficiale preposto a riceverlo, il quale vi apponga e sottoscriva, a sua volta, l'attestazione di...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13682 del 28 dicembre 1998
«L'inosservanza delle formalità dettate dall'art. 468, comma 4 bis, c.p.p. per l'acquisizione a richiesta di parte dei verbali di prove di altro procedimento penale è sfornita di qualsivoglia sanzione processuale, non operando l'inammissibilità...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10414 del 17 luglio 1990
«Ciò che caratterizza l'atto pubblico fidefaciente è, oltre all'attestazione di fatti appartenenti all'attività del pubblico ufficiale o caduti sotto la sua percezione, la circostanza che esso sia destinato ab initio alla prova, ossia precostituito...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3214 del 30 giugno 1995
«Ne consegue che è valida la notificazione dell'ordinanza che rinnova il titolo di custodia a norma dell'art. 27 c.p.p., eseguita a cura del pubblico ministero anziché del giudice che ha emesso il provvedimento, così come previsto dall'art. 92...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1712 del 18 giugno 1998
«In tema di trasmissione della richiesta da parte del pubblico ministero al giudice di convalida dell'arresto e della relativa documentazione, poiché non è al riguardo prevista alcuna forma particolare degli artt. 390 c.p.p. e 122 disp. att....»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7112 del 26 marzo 1998
«...dall'orario in cui l'ufficio è aperto al pubblico per «fare dichiarazioni, depositare documenti o compiere altri atti», che è stabilito dai relativi regolamenti e dalla cui inosservanza possono derivare effetti pregiudizievoli per gli interessati.»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1217 del 27 maggio 1993
«Il dettato dell'art. 172, sesto comma, c.p.p., secondo cui «il termine per fare dichiarazioni, depositare documenti e compiere altri atti in un ufficio giudiziario si considera scaduto nel momento in cui, secondo i regolamenti, l'ufficio viene...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 19100 del 16 maggio 2011
«...deve dedurla entro il termine di cinque giorni - che l'art. 366 c.p.p. gli concede per l'esame degli atti - con relativa memoria o richiesta da presentare al pubblico ministero, ex art. 367 c.p.p., o al giudice a norma dell'art. 121 c.p.p.»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 40880 del 4 dicembre 2002
«Il procedimento di prevenzione ha istituzionalmente i suoi necessari referenti nel pubblico ministero e nel proposto, sicché l'omessa citazione del terzo, al quale sono intestati i beni ritenuti nella disponibilità del proposto, sia che si tratti...»