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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 934 del 25 marzo 1972
«Come si desume dall'art. 1457 c.c., la parte nel cui interesse è stato fissato un termine essenziale ha sempre la facoltà di esigere la esecuzione della prestazione nonostante la scadenza del termine; tale facoltà non è perciò incompatibile con...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1502 del 18 maggio 1971
«Anche nei contratti con prestazioni corrispettive il carattere essenziale del termine è considerato sempre in relazione alle singole prestazioni, nel senso che il termine è essenziale nell'interesse di ciascuna delle due parti con riferimento alla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8881 del 3 luglio 2000
«In presenza di un termine essenziale la risoluzione di diritto del contratto prescinde ad una indagine sulla rilevanza dell'inadempimento (essendo stata tale importanza valutata anticipatamente dai contraenti) postulando solo la sussistenza e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1020 del 30 gennaio 1992
«Il requisito della colpa, nell'ipotesi di mancata osservanza del termine essenziale, non opera come elemento costitutivo della fattispecie risolutiva del contratto, ma solo come elemento eventualmente impeditivo, nel senso che nell'ipotesi di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1742 del 14 marzo 1986
«Nell'ipotesi di inosservanza del termine essenziale, costituisce impedimento alla risoluzione del contratto ai sensi dell'art. 1457 c.c., il comportamento contrario a buona fede della controparte quando per l'adempimento si richieda la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3542 del 5 agosto 1977
«Il mancato adempimento entro un termine essenziale non dà luogo a risoluzione del contratto, se l'inadempimento non sia imputabile all'obbligato almeno a titolo di colpa, ma corrisponda alla mancata prestazione dell'altra parte, divenuta...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1436 del 12 maggio 1972
«Qualora sia stato fissato un termine essenziale per l'esecuzione di un contratto, l'inosservanza del termine produce la risoluzione di diritto del contratto a norma dell'art. 1457 c.c., senza che sia necessaria la preventiva intimazione della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3194 del 10 novembre 1971
«In materia negoziale l'effetto più rilevante del carattere essenziale di un termine è quello di non rendere possibile l'esecuzione tardiva (art. 1457 c.c.); nel caso di inosservanza di termine non essenziale l'inadempiente potrà evitare la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1637 del 31 maggio 1971
«Pur in presenza dell'inutile decorso di un termine essenziale, è sempre necessaria la domanda di parte affinché possa pronunciarsi la risoluzione di un contratto. Invero l'espressione «di diritto» usata in proposito dalla norma dell'art. 1457,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5461 del 8 novembre 1985
«Verificatasi la risoluzione di diritto del contratto per inosservanza del termine essenziale di adempimento (art. 1457 c.c.), i reciproci obblighi delle parti di provvedere al ripristino della situazione anteriore alla stipulazione, in conformità...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1182 del 24 febbraio 1982
«Nei contratti con prestazioni corrispettive il carattere non essenziale del termine per la prestazione di una delle parti non osta a che il protrarsi nel tempo dell'inadempimento della prestazione medesima, ove sia tale da ledere un interesse non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2934 del 29 luglio 1975
«...la vendita su campione-tipo realizza l'individuazione per mezzo di un prodotto di serie, ma specificamente individuabile rispetto ad altri, con qualità particolari del tipo, la cui presenza è ritenuta essenziale ai fini di un corretto adempimento.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7556 del 13 agosto 1997
«L'accertamento della avvenuta assunzione delle obbligazioni del vettore da parte dello spedizioniere si risolve in un'indagine circa il contenuto dell'intento negoziale, affidata esclusivamente al giudice di merito, ed incensurabile se sorretta da...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 211 del 10 gennaio 1981
«Nel comodato il termine di restituzione della cosa può essere fissato anche in relazione ad un evento futuro ed incerto, perché elemento essenziale caratterizzante il comodato è la gratuità della concessione del godimento della cosa per un uso...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5472 del 4 giugno 1998
«...delle società personali, per quelle di capitali la durata è un elemento essenziale e deve essere certa, potendo subire variazioni, in linea generale, mediante una modifica dell'atto costitutivo adottata con delibera dell'assemblea straordinaria.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8802 del 25 luglio 1992
«...previsione all'uopo di un termine essenziale, comporta la violazione dei principi della correttezza e della buona fede (art. 1375 c.c.), cui è soggetta l'attuazione anche del contratto sociale, e giustifica, quindi, la risoluzione del rapporto.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7159 del 6 luglio 1990
«Nel contratto di fornitura di energia elettrica da parte dell'Enel (il quale, pur vertendosi in tema di servizio pubblico essenziale reso da un ente strumentale dello Stato, ha natura privatistica), deve ritenersi consentita la previsione di un...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10428 del 21 ottobre 1998
«Presupposto essenziale per l'esercizio dell'azione surrogatoria è la qualità di creditore e, quindi, la sussistenza di un credito certo, pur se sottoposto a termine o condizione. Conseguentemente non è legittimato ad agire in surrogatoria chi...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 239 del 14 aprile 1999
«Qualora, viceversa, dichiarato il fallimento, si verifichi la scelta del curatore fallimentare ex art. 72 quarto comma L. fall. a favore dello scioglimento del contratto, si deve reputare che la relativa dichiarazione abbia effetti più ampi di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7099 del 23 giugno 1995
«...monetaria costituisce una componente essenziale del credito previdenziale ed atteso altresì che non può configurarsi una rinuncia a un diritto in mancanza di uno specifico atto dal quale possa univocamente ricavarsi tale manifestazione di volontà.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 15 del 5 gennaio 1993
«Ai fini del puntuale adempimento dell'obbligo di motivazione, anche in ordine alla scelta e al dosaggio della sanzione, non è sufficiente il mero richiamo all'art. 133 c.p., senza l'indicazione degli elementi giustificativi, con particolare...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 35616 del 27 settembre 2007
«...di quello specifico aspetto, l'incremento delle disponibilità finanziarie dell'imputato per lire 400.000.000, in quanto elemento probatorio del fatto reato e non invece porzione qualificante ed essenziale del fatto coperto dal giudicato parziale).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1400 del 3 febbraio 1999
«Poiché lo Stato italiano non ha ancora dato completa attuazione alla normativa costituzionale di cui all'art. 6 Cost., rendendo concreto il diritto dei cittadini appartenenti alla minoranza riconosciuta di lingua slovena di rivolgersi nella...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1324 del 6 ottobre 1994
«Nessuna norma processuale richiede la certificazione ufficiale di conformità per l'efficacia probatoria delle copie fotostatiche; al contrario, vige nel nostro sistema processuale il principio di libertà della prova sia per i fatti-reato sia per...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 14 del 22 febbraio 1993
«Il termine perentorio di dieci giorni dalla ricezione degli atti entro il quale il tribunale deve decidere sulla richiesta di riesame secondo il combinato disposto del nono e decimo comma, dell'art. 309, c.p.p. inizia a decorrere dal momento in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 96 del 8 marzo 1994
«Ai fini del procedimento previsto dal secondo comma dell'art. 305 c.p.p. per la proroga dei termini di custodia cautelare, elemento essenziale che deve essere portato a conoscenza della parte è soltanto quello dell'oggetto della fissata udienza...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2510 del 15 luglio 1995
«Il procedimento camerale, per la sua struttura scarsamente formale, consente al giudicante di acquisire informazioni e prove, anche di ufficio, senza l'osservanza dei principi sull'ammissione della prova di cui all'art. 190 c.p.p., essendo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3497 del 30 agosto 1997
«Per la valutazione di gravità del quadro indiziario a carico dell'indagato a norma dell'art. 273 c.p.p. è essenziale la ragione di conoscenza dei fatti da parte del dichiarante. Ma, ferma la verifica di attendibilità soggettiva per spontaneità e...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2389 del 14 ottobre 1992
«Quale possa essere, poi, la qualificazione ad opera del giudice del reato denunciato — anche se in contrasto con la qualificazione adottata dal pubblico ministero — rimane ferma la condotta, essenziale al delitto di calunnia, consistente nell'aver...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 24562 del 22 novembre 2011
«In tema di arbitrato irrituale, la scadenza del termine per l'adozione del lodo, prevista al fine di evitare che le parti siano indefinitamente vincolate alla conclusione extragiudiziale della controversia, è essenziale ed estingue il mandato...»