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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1984 del 29 gennaio 2014
«Qualora il soggetto nei cui confronti sia minacciata o esercitata la pretesa esecutiva, in forza di un titolo giudiziale privo di definitività in quanto ancora "sub iudice" nel processo di cognizione, ponga in dubbio la ricorrenza dei caratteri...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4731 del 31 gennaio 2000
«In tema di condizioni per la riabilitazione, mentre, da un lato, la impossibilità di adempiere le obbligazioni civili derivanti dal reato non va intesa in senso restrittivo e cioè come conseguenza della sola impossidenza economica (ma ricomprende...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18639 del 22 settembre 2005
«Il regolamento di competenza richiesto d'ufficio non costituisce un mezzo d'impugnazione, ma è uno strumento volto a sollecitare alla Corte regolatrice l'individuazione del giudice naturale, precostituito per legge, al quale compete la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21397 del 18 settembre 2013
«La liquidazione d'ufficio di un corrispettivo d'opera in misura inferiore a quella pretesa non richiede una specifica istanza dell'attore, non avendo le parti l'onere di sollecitare il giudice all'esercizio dei suoi poteri officiosi, qual è quello...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4092 del 25 gennaio 2013
«In tema di conflitto di competenza, sussiste per il giudice l'obbligo dell'immediata trasmissione degli atti alla Corte di Cassazione ai sensi dell'art. 30, comma secondo c.p.p. soltanto qualora l'atto di parte rappresenti una situazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12563 del 8 luglio 2004
«In tema di sanzioni amministrative, il fallimento del trasgressore, sopravvenuto alla commissione della violazione amministrativa, non impedisce l'emanazione dell'ordinanza-ingiunzione di pagamento della sanzione pecuniaria, né la notifica del...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 251 del 25 marzo 1988
«L'art. 177 c.p.c., il quale stabilisce che le ordinanze lato sensu istruttorie comprese quelle destinate a regolare lo svolgimento del processo, possono essere modificate o revocate dal giudice che le ha pronunciate salvo i casi previsti dal terzo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4452 del 15 aprile 1993
«L'ordinanza collegiale del giudice di appello con la quale sia stata rifiutata l'ammissione del deferito giuramento decisorio non è suscettibile di ricorso per cassazione in sé e per sé, trattandosi di provvedimento non decisorio, suscettibile di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1709 del 6 aprile 1998
«A norma degli artt. 672, comma primo, e 667, comma quarto, c.p.p., contro le pronunce del giudice dell'esecuzione, in materia di amnistia ed indulto, è ammessa soltanto l'opposizione davanti allo stesso giudice; trattasi di rimedio che, pur...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13569 del 27 marzo 2009
«Il procedimento per la trattazione in sede di legittimità dei ricorsi in materia di misure di prevenzione (camera di consiglio non partecipata) non trova ostacolo nella sentenza 13 novembre 2007 della Corte europea per i diritti dell'uomo, in c....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 28542 del 13 luglio 2009
«L'imputato il quale abbia chiesto ed ottenuto di accedere al rito abbreviato incondizionato non ha titolo per chiedere, in sede di appello, la rinnovazione dell'istruzione dibattimentale ai sensi dell'art. 603, comma 2, c.p.p., ma può soltanto...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9693 del 22 aprile 2013
«Poiché ogni statuizione di merito comporta una pronuncia implicita sulla giurisdizione, il giudice dell'impugnazione non può riesaminare d'ufficio quest'ultima, in assenza di specifico gravame sul punto, né le parti possono limitarsi a sollecitare...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17257 del 12 luglio 2013
«Proposte eccezioni di nullità del contratto nel primo grado (nella specie, di abusivo riempimento dei moduli da parte della banca nelle parti riguardanti le dichiarazioni di aumento della fideiussione), è ammissibile in appello, alla stregua del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1984 del 10 marzo 1990
«L'ordinanza del giudice dell'esecuzione immobiliare che fissa l'udienza per l'autorizzazione della vendita, avendo natura preparatoria e di atto di direzione del processo, non è impugnabile, con l'opposizione agli atti esecutivi, per il mancato...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10865 del 28 giugno 2012
«Nella procedura di esecuzione per consegna o rilascio, posto che scopo della medesima è il trasferimento del potere di fatto sul bene indicato nel titolo dall'esecutato all'esecutante, di talché il suo effetto consiste in una modificazione della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19101 del 12 dicembre 2003
«Anche alla luce della nuova disciplina del procedimento cautelare uniforme, le contestazioni mosse in ordine all'attuazione del sequestro conservativo non assumono natura di opposizione all'esecuzione o agli atti esecutivi; tali contestazioni...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 6218 del 4 luglio 1983
«Ai fini della configurabilità del reato impossibile, ai sensi dell'art. 49 comma secondo c.p., l'inidoneità dell'azione va valutata in rapporto alla condotta originaria dell'agente, la quale per inefficienza strutturale o strumentale del mezzo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1569 del 27 novembre 1968
«A differenza che per le ipotesi criminose previste dagli artt. 432, 433 e 434 c.p., per la sussistenza del delitto di detenzione di materie esplodenti (art. 435 c.p.) non è richiesto il verificarsi di un pericolo per la pubblica incolumità. Il...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7229 del 5 luglio 1991
«Il direttore di un giornale che si assenta per ferie, e che sa di non poter esercitare, nel corrispondente periodo, le proprie funzioni, è tenuto tuttavia a richiedere la propria sostituzione e ad impedire che, in mancanza, il giornale continui ad...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2331 del 20 gennaio 2014
«In tema di rifiuto di atti d'ufficio, la richiesta scritta di cui all'art. 328, secondo comma, cod. pen., assume la natura e la funzione tipica della diffida ad adempiere, dovendo la stessa essere rivolta a sollecitare il compimento dell'atto o...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 41225 del 15 novembre 2005
«In tema di omissione o rifiuto di atti d'ufficio, la richiesta di cui all'art. 328, secondo comma, c.p. assume la natura e la funzione tipica della diffida ad adempiere: essa deve quindi, con percepibile immediatezza, essere rivolta a sollecitare...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2844 del 27 gennaio 2004
«Nel reato di abuso di ufficio, la partecipazione dell'extraneus può essere configurata quando sia provato l'accordo criminoso, che non può essere desunto solo dalla presentazione di un'istanza volta ad ottenere l'atto illegittimo, essendo invece...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 14071 del 8 aprile 2015
«L'amministratore di sostegno, anche se rappresenta il soggetto amministrato nei limiti segnati dal decreto giudiziale di nomina, non ha un autonomo potere di querela, potendo al massimo sollecitare il giudice tutelare alla nomina di un curatore...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8606 del 26 febbraio 2015
«È inammissibile, in quanto volto a sollecitare una pronuncia "di mero principio", il ricorso per cassazione fondato sulla mancata previsione di un meccanismo che consenta all'imputato di fruire dell'oblazione - in astratto applicabile per il reato...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 28683 del 18 luglio 2007
«Ai fini del conseguimento della riabilitazione in relazione a reato connesso a concessione edificatoria illecitamente ottenuta, è onere del condannato, per realizzare la condizione dell'avvenuto adempimento delle obbligazioni civili che non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4721 del 15 novembre 1995
«Ai fini della concessione della riabilitazione in relazione al reato di furto aggravato consumato mediante l'uccisione di un esemplare di fauna selvatica appartenente al patrimonio indisponibile dello Stato (art. 1, L. 27 dicembre 1977, n. 968),...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13512 del 25 novembre 1999
«Non ricorrono gli estremi del reato di peculato nel comportamento di un funzionario pubblico (soprintendente per i beni culturali e architettonici), autorizzato dall'ente proprietario (Ministero dei beni culturali) di un immobile monumentale a...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16154 del 8 aprile 2013
«Ai fini della consumazione del delitto di induzione indebita di cui all'art. 319 quater c.p., come introdotto dall'articolo 1, comma 75 della l. n. 190 del 2012, è sufficiente la promessa di denaro o altra utilità fatta dall'indotto al pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 21709 del 7 maggio 2004
«L'ostetrica, che abbia sotto la propria assistenza e controllo una partoriente, deve sollecitare tempestivamente l'intervento del medico appena emergano fattori di rischio per la madre e comunque in ogni caso di sofferenza fetale. (Nella...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 21709 del 26 maggio 2009
«In tema di ingiuria, costituisce fatto ingiusto idoneo ad integrare l'esimente della provocazione la condotta dell'ingiuriato che intraprenda autonomamente l'attività demolitoria di un manufatto asseritamente illegittimo, invece di sollecitare...»