-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1289 del 2 febbraio 2000
«Ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 255 c.p., per «atti o documenti concernenti la sicurezza dello Stato», possono intendersi — nell'ambito dell'accertamento del requisito della segretezza, demandato all'autorità giudiziaria —...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8018 del 12 settembre 1985
«Per la sussistenza del delitto di cui all'art. 256 c.p. le notizie debbono concernere la sicurezza o altro interesse politico, interno o internazionale dello Stato, onde non ogni notizia, la cui divulgazione sia vietata dall'autorità competente...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11160 del 24 dicembre 1996
«Il reato di cui all'art. 256 c.p. (procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato), può essere commesso anche da chi sia già detentore della documentazione sottoposta a segreto, quando tale detenzione, originariamente legittima in...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 188 del 7 febbraio 1966
«A tutela dell'interesse militare e, perciò stesso, dell'interesse della sicurezza dello Stato, il codice penale vigente, innovando a quello del 1889, prevede un gruppo di disposizioni che puniscono come delitti fatti che siano compiuti a fine di...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3348 del 29 gennaio 2002
«In tema di procacciamento e rivelazione di notizie di carattere segreto o riservato concernenti la sicurezza dello Stato, è sindacabile da parte del giudice il provvedimento impositivo del segreto ovvero del divieto di divulgazione, che concorre...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11290 del 9 dicembre 1993
«L'art. 285 c.p. prevede la commissione di un fatto, allo scopo di attentare alla sicurezza dello Stato, diretto a portare nel territorio dello Stato o in una parte di esso, la devastazione, il saccheggio o la strage. Pertanto, il reato è correlato...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5864 del 19 maggio 1978
«...univoco esprimente disprezzo verso l'istituzione tutelata. Il corpo delle guardie di pubblica sicurezza fa parte delle Forze armate dello Stato e rientra, quindi, nel novero delle istituzioni il cui prestigio è tutelato dall'art. 290 del c.p.»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1356 del 19 luglio 1983
«È da ritenere realizzato il delitto ex art. 305 c.p. allorquando i cospiranti abbiano concordato, in modo serio ed impegnativo, lo svolgimento dell'attività necessaria al conseguimento del risultato che s'identifica con uno dei reati indicati...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16022 del 17 novembre 1989
«Ai fini della sussistenza del delitto di istigazione alla disobbedienza a leggi di ordine pubblico, previsto dall'art. 415 c.p., per leggi di ordine pubblico devono intendersi quelle che tendono a garantire la pubblica tranquillità e la sicurezza...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11181 del 23 novembre 1985
«Per leggi di ordine pubblico debbono intendersi non solo quelle che tutelano la sicurezza pubblica, ma, in senso più ampio, i principi fondamentali dello Stato, tradotti nell'ordinamento giuridico in norme precettive, munite di sanzioni anche di...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1011 del 12 maggio 1998
«Tutte le altre immunità non possono che sorgere da specifiche norme legislative, le quali non solo devono formulare il collegamento tra l'organo e la sua qualità di rappresentante dello Stato straniero, ma devono altresì indicare se l'esonero è...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 39619 del 26 ottobre 2007
«In tema di colpa omissiva, la posizione di garanzia che assumono il gestore e il responsabile della sicurezza di un impianto sciistico non origina dalla presunta intrinseca pericolosità dell'attività svolta, atteso che pericolosa è in realtà la...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2985 del 11 dicembre 1993
«...secondo criteri privatistici, nel senso che la accorta e diligente assistenza dello stesso — suo dovere inderogabile — meritava adeguata ricompensa sull'ovvio presupposto che diversamente ci si esponeva al pericolo di incurie e disattenzione).»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7847 del 16 giugno 1999
«Nel delitto di evasione per allontanamento dal luogo degli arresti domiciliari, oggetto della tutela penale è il rispetto dovuto all'autorità delle decisioni giudiziarie sul presupposto di un legittimo stato di arresto o di detenzione del soggetto...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 32925 del 29 luglio 2004
«...alcuna autonomia decisionale o iniziativa personale in ordine alla prevenzione infortuni, ma solo il compito di attenersi fedelmente alle istruzioni e alle direttive che gli provengono dai soggetti indicati nell'art. 4 dello stesso decreto.»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 33799 del 30 luglio 2014
«L'espulsione dello straniero dal territorio dello Stato prevista dall'art. 16 del D.Lgs. 25 luglio 1998, n. 286, essendo una misura sostitutiva della detenzione in carcere e non una misura di sicurezza, esula dall'accordo delle parti...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6788 del 10 maggio 1990
«Nel caso in cui sia stata concessa la sospensione condizionale della pena dello straniero, condannato per reati in materia di stupefacenti, non è applicabile la misura di sicurezza dell'espulsione dal territorio dello Stato, ai sensi dell'art. 81,...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7225 del 24 giugno 1992
«Ne consegue che accettando l'accordo delle parti e pronunziando la sentenza di cui all'art. 448 c.p.p., al giudice rimane precluso anche il potere di ordinare la espulsione dello straniero dallo Stato, rientrando questa tra le misure di sicurezza...»
-
Corte costituzionale, sentenza n. 1 del 20 gennaio 1971
«Non è fondata - in riferimento agli artt. 27 (finalità rieducative della pena), 30 (obbligo dello Stato di sostituirsi alla famiglia in caso di incapacità dei genitori) e 31 (protezione dell'infanzia e della gioventù) Cost. — la questione di...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9346 del 27 giugno 2002
«...mentre l'attore deve provare che il danno si è verificato nel corso dello svolgimento del rapporto, sull'altra parte incombe l'onere di dimostrare che l'evento dannoso è stato determinato da causa non imputabile né alla scuola né all'insegnante.»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 29250 del 6 dicembre 2017
«...nell’impresa, secondo l’assetto organizzativo insindacabilmente stabilito dall’imprenditore nel rispetto dei diritti al lavoro e alla salute, e, dall’altro, l’adeguamento sia sorretto dal consenso e dall’interesse dello stesso lavoratore.»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 49242 del 26 ottobre 2017
«Ai fini dell'ammissibilità dell'istanza di revoca anticipata di una misura di sicurezza personale, avanzata da un condannato in espiazione della pena, non è necessario che sia prossimo il termine della pena. (Fattispecie in tema di espulsione...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 50456 del 6 novembre 2017
«In tema di impugnazione di misure di sicurezza, la richiesta di partecipazione all'udienza camerale d'appello dinanzi al Tribunale di Sorveglianza deve essere formulata personalmente dall'interessato, non potendo essere proposta solo dal suo...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 45559 del 10 ottobre 2018
«La sentenza di applicazione della pena che abbia omesso di disporre l'espulsione dal territorio dello Stato dello straniero per uno dei reati indicati nell'art. 86 del D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309 non può essere impugnata dal p.m. con ricorso per...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14749 del 13 luglio 2005
«Tuttavia, quanto alle autostrade, per loro natura destinate alla percorrenza veloce in condizioni di sicurezza, cui si è ammessi dietro pagamento di un «corrispettivo », la possibilità del controllo consente di configurare un rapporto di custodia...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23055 del 15 novembre 2010
«La necessità di dare comunicazione all'interessato dell'inizio del procedimento amministrativo non si estende alla procedura di espulsione dello straniero, stante la specialità di quest'ultima, in relazione sia ai motivi di ordine di pubblico e di...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4656 del 25 febbraio 2011
«Le norme dettate in tema di prevenzione degli infortuni sul lavoro sono dirette a tutelare il lavoratore non solo dagli incidenti derivanti dalla sua disattenzione, ma anche da quelli ascrivibili ad imperizia, negligenza ed imprudenza dello...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 343 del 19 marzo 1991
«...(anzi in tanto è ordinata in quanto sia stato accertato che questi non è più socialmente pericoloso), ma quello di consentire un controllo dello stesso al fine di verificare se il giudizio sul ravvedimento trovi rispondenza nella realtà dei fatti.»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7749 del 11 luglio 1994
«...per motivi di giustizia o sicurezza pubblica, ordine pubblico o d'igiene, l'invito a presentarsi deve contenere le ragioni della convocazione, in modo tale da consentire al destinatario un qualche controllo sulla legalità dello stesso.»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 540 del 20 gennaio 1995
«...di identificazione ed a dare contezza di sè — deve essere considerato legalmente dato per ragione di sicurezza pubblica, quale deve ritenersi quella attinente al controllo della regolarità del soggiorno degli stranieri nel territorio dello Stato.»