(massima n. 1)
Ai fini della configurabilitą del reato di cui all'art. 255 c.p., per «atti o documenti concernenti la sicurezza dello Stato», possono intendersi nell'ambito dell'accertamento del requisito della segretezza, demandato all'autoritą giudiziaria anche quelli per tali individuabili sulla base delle direttive emanate dal Presidente del Consiglio dei Ministri ai sensi dell'art. 1, comma 2, della legge 24 ottobre 1977 n. 801. Fra gli atti e documenti anzidetti possono quindi rientrare anche quelli concernenti le spese riservate effettuate dai servizi segreti, cui si riferisce la direttiva n. 4012/1 del 10 gennaio 1986, sempre che gli stessi contengano elementi tali da rivelare il contesto nel quale il prelievo o la spesa si inseriscono. Nel caso di sottrazione di atti o documenti concernenti la sicurezza dello Stato, prevista come reato dall'art. 255 c.p., la punibilitą non č esclusa dal fatto che l'agente abbia operato con l'intento, poi realizzato, di produrre gli atti o documenti anzidetti all'autoritą giudiziaria, nell'ambito di procedimento penale nel quale egli era imputato per altro reato.