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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3086 del 1 ottobre 1975
«Dall'autonomia logica e giuridica del contratto preliminare rispetto al contratto definitivo consegue che l'azione generale di rescissione per lesione ultra dimidium, proponibile contro il secondo, si distingue, per diversità di presupposti e di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5922 del 25 maggio 1991
«L'offerta di reductio ad aequitatem ad opera della parte contro la quale è chiesta una pronuncia di risoluzione per eccessiva onerosità o di rescissione per lesione, non avendo natura di atto prenegoziale diretto a provocare con l'accettazione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1046 del 8 febbraio 1983
«In tema di rescissione di un contratto di compravendita per lesione «ultra dimidium», il supplemento del prezzo a carico del compratore, per la riduzione ad equità del contratto stesso, secondo la previsione dell'art. 1450 c.c., mediante una...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1037 del 24 marzo 1976
«L'offerta con la quale il convenuto con azione di rescissione del contratto per lesione proponga la riduzione ad equità del contratto medesimo, dichiarandosi cioè disposto ad una modificazione in tal senso dei patti e chiedendo al giudice un...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1175 del 16 febbraio 1983
«La disposizione di cui all'art. 1606 c.c. - a tenore del quale, nel caso in cui ii diritto del locatore sulla cosa locata si estingua con effetto retroattivo, le locazioni da lui concluse, aventi data certa, sono mantenute purché siano state fatte...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7300 del 3 luglio 1991
«Con riguardo all'assicurazione contro i danni (nella specie, inerenti a trasporti marittimi di merci) cosiddetta in abbonamento, cioè rivolta a tutelare interessi non ancora determinati al momento della sua stipulazione e da specificarsi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1025 del 18 febbraio 1982
«Il momento di decorrenza del termine per la proposizione delle istanze nei confronti del debitore principale, ai fini previsti dall'art. 1957 c.c., coincide con quello di azionabilità del relativo diritto e perciò con il momento di scadenza...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3984 del 22 aprile 1999
«A norma dell'art. 1970 c.c., la transazione non può essere impugnata per causa di lesione, in quanto la considerazione dei reciproci sacrifici e vantaggi derivanti dal contratto ha carattere soggettivo, essendo rimessa all'autonomia negoziale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 27334 del 12 dicembre 2005
«In caso di mancanza di una causa adquirendi , sia in caso di nullità, annullamento, risoluzione o rescissione di un contratto, che in caso di qualsiasi altra causa la quale faccia venir meno il vincolo originariamente esistente, fazione accordata...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6245 del 24 novembre 1981
«Qualora venga acclarata la mancanza di una causa acquirendi — tanto nel caso di nullità, annullamento, risoluzione o rescissione di un contratto, quanto in quello di qualsiasi altra causa che faccia venir meno un vincolo originariamente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 424 del 5 febbraio 1975
«L'atto al quale l'art. 2283 c.c. dichiara applicabili le norme sulla divisione dei beni comuni non è l'atto di scioglimento della società bensì quello con cui, verificatosi per qualsiasi causa lo scioglimento del rapporto sociale e compiuta la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 919 del 3 febbraio 1999
«Ai fini della surroga ex art. 1916 c.c., l'assicuratore può adempiere all'onere di provare la sua qualità di assicuratore ed il danno risarcito con la produzione della quietanza, se essa contiene la prova del contratto d'assicurazione e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 639 del 27 febbraio 1976
«Il contratto con il quale, ai sensi dell'art. 2440 c.c., il socio di una società per azioni effettua conferimenti in natura in favore della società medesima, per la sottoscrizione di nuove azioni in sede di aumento del capitale, ha natura...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18169 del 9 settembre 2004
«In tema di prescrizione dell'azione di risarcimento dei danni, l'applicazione del più favorevole termine di prescrizione previsto per il resto, ai sensi dell'art. 2947, terzo comma, c.c., se non richiede una sentenza penale di condanna, postula...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 43572 del 24 dicembre 2002
«In tema di revoca della custodia cautelare in carcere applicata nei confronti dell'indagato del delitto di associazione di tipo mafioso (art. 416 bis c.p.), l'art. 275, comma 3 c.p.p. pone una presunzione di pericolosità sociale che può essere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3635 del 14 febbraio 2013
«La transazione stipulata tra l'impresa capogruppo di una associazione temporanea di imprese (ATI) e l'amministrazione committente vincola tutte le imprese partecipanti all'ATI, delle quali la capogruppo ha la rappresentanza. Tale transazione non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8686 del 10 aprile 2013
«In tema di contratto preliminare di compravendita ed in ipotesi di fallimento del promittente alienante, il diritto del curatore di sciogliersi dal contratto, sancito dall'art. 72 legge fall. (nel testo, vigente "ratione temporis", anteriore alle...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6284 del 13 marzo 2013
«Il divieto di compromettibilità in arbitri, stabilito con riferimento alle controversie relative alla determinazione del canone dall'art. 54 della legge 27 luglio 1978, n. 392, non preclude agli arbitri - investiti della domanda di rescissione per...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 834 del 5 febbraio 1980
«Nei rapporti tra condividenti, l'azione di rescissione per lesione oltre il quarto prevista dall'art. 763 cod. civ. è improponibile, per difetto d'interesse, prima che la divisione sia compiuta e, pertanto, non è esperibile contro atti che, come...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5097 del 5 marzo 2014
«Nel procedimento finalizzato all'accertamento del diritto del minore a conservare rapporti significativi con gli ascendenti ed i parenti del genitore scomparso, il comportamento ostativo del genitore superstite costituisce una condotta...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5458 del 22 novembre 1978
«L'offerta sufficiente a ricondurre ad equità il contratto di cui sia stata chiesta la rescissione, compiuta dal procuratore alle liti, non può essere contestata dalla controparte per eccesso di mandato poiché la norma contenuta nel capoverso...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18962 del 16 settembre 2011
«In tema di ammissibilità di nuovi mezzi di prova in grado d'appello, deve escludersi che dal vigente regime processuale possa ricavarsi un onere della parte, sancito a pena di decadenza, di produrre nel giudizio di primo grado gli eventuali...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 33872 del 9 ottobre 2006
«Il ricorso per cassazione per errore di fatto, ex art. 625 bis c.p.p., essendo un mezzo di impugnazione straordinario, consente la rescissione della decisione definitiva solo nel caso di accoglimento. Nei casi, invece, di rigetto o inammissibilità...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3811 del 6 dicembre 1997
«In tema di misure di prevenzione lo stato di detenzione, anche se prolungato nel tempo, non è elemento idoneo ad escludere la pericolosità sociale, in quanto la rescissione dei legami con la associazione di appartenenza non è conseguenza diretta...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2841 del 25 gennaio 2007
«In tema di riduzione e mantenimento in servitù posta in essere dai genitori nei confronti dei figli e di altri bambini in rapporto di parentela, ridotti in stato di soggezione continuativa e costretti all'accattonaggio, non è invocabile da parte...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4195 del 28 gennaio 2015
«In tema di ricorso straordinario, l'omesso esame, da parte della Corte di cassazione, di motivi di ricorso non manifestamente infondati, nel caso in cui sia seguita la declaratoria di inammissibilità, dà luogo ad errore di fatto rilevante a norma...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 36848 del 3 settembre 2014
«Il rimedio della rescissione del giudicato, previsto dall'art. 625 ter c.p.p., ha natura di mezzo di impugnazione straordinaria ed implica che la richiesta, con allegazione dei documenti a sostegno, sia depositata nella cancelleria del giudice di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, ordinanza n. 15932 del 16 aprile 2015
«In tema di rescissione di giudicato, sussiste colpa evidente, nella mancata conoscenza della celebrazione del processo preclusiva del ricorso al rimedio previsto dall'art. 625 ter cod. proc. pen., quando la persona sottoposta alle indagini, o...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13881 del 6 luglio 2015
«In tema di revocatoria fallimentare, la valutazione sulla "notevole sproporzione" tra le prestazioni eseguite e le obbligazioni assunte dal fallito e ciò che a lui è stato dato o promesso, necessaria per la dichiarazione di inefficacia del negozio...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 24247 del 29 novembre 2016
«Affinché il convenuto possa impedire la pronunzia di rescissione per lesione "ultra dimidium" attraverso l'offerta di riduzione ad equità del contratto, occorre che detta offerta sia tale da ricomprendere la differenza tra la somma corrisposta ed...»