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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1751 del 20 maggio 1997
«Qualora le parti processuali chiedano l'applicazione della pena, ai sensi degli artt. 444 e segg. c.p.p., del tutto prescindendo da uno dei reati contestati — nella specie la pena era stata patteggiata solo per il reato di costruzione abusiva e...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3197 del 4 febbraio 1994
«È legittimo il provvedimento con il quale il giudice autorizza il custode di azioni sottoposte a sequestro conservativo penale ad aderire ad un patto di sindacato di voto. (A sostegno del principio di cui in massima la Cassazione ha osservato, da...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 29951 del 9 luglio 2004
«Il curatore del fallimento, nell'espletamento dei compiti di amministrazione del patrimonio fallimentare, ha facoltà di proporre sia l'istanza di riesame del provvedimento di sequestro preventivo, sia quella di revoca della misura, ai sensi...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 9 del 1 giugno 2000
«Poiché, in sede di incidente di esecuzione, l'accertamento del giudice di merito è limitato al controllo dell'esistenza e della legittimità del titolo esecutivo e poiché, dunque, rimane preclusa, per la avvenuta formazione del giudicato, ogni...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 31355 del 19 agosto 2005
«La fissazione, da parte del giudice per le indagini preliminari, nel provvedimento di autorizzazione alla prosecuzione delle indagini contro ignoti oltre il termine di sei mesi, di un nuovo termine per il completamento di dette indagini, è da...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 659 del 21 maggio 1996
«Non è abnorme il provvedimento con il quale il Gip concede la proroga del termine delle indagini preliminari per un tempo già scaduto al momento dell'autorizzazione, poiché una tale limitazione rientra nella discrezionalità del giudice e realizza...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 736 del 22 marzo 1999
«In tema di ricorso per cassazione, quando — assumendo che il provvedimento impugnato è stato adottato a seguito di attività di indagine condotta prima che fosse intervenuto il decreto autorizzativo della riapertura della fase delle indagini...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1002 del 9 giugno 1998
«Infatti, mentre nel primo caso l'archiviazione è basata sull'infondatezza della notitia criminis riferibile ad una persona, ed è pronunciata a conclusione di un procedimento e la relativa decisione esprime un controllo di legittimità della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8511 del 18 settembre 1996
«Invero, l'autorizzazione alla riapertura delle indagini, rimuovendo gli effetti della precedente valutazione di infondatezza della notizia di reato e quindi ponendosi giuridicamente come atto equipollente alla revoca, non può che provenire dallo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 44764 del 13 dicembre 2001
«In tema di impedimento a comparire, grava sull'imputato che abbia ricevuto regolare notifica del decreto di citazione per il giudizio, e che sia sottoposto all'obbligo di non allontanarsi senza autorizzazione dal territorio di un determinato...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 45276 del 24 novembre 2003
«In tema di concorso di persone nel reato, la circostanza che il contributo causale del concorrente morale possa manifestarsi attraverso forme differenziate e atipiche della condotta criminosa (istigazione o determinazione all'esecuzione del...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 31085 del 9 agosto 2001
«Il provvedimento con il quale il giudice respinge la richiesta della parte alla autorizzazione alla citazione dei testi per genericità dei capitoli di prova, in quanto formulati per relationem al capo di imputazione, è illegittimo, ma non abnorme,...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 4 del 8 febbraio 2001
«È legittima l'ordinanza con la quale il giudice, nel rinviare a udienza fissa la prosecuzione del processo, pone a carico del pubblico ministero l'onere di curare la rinnovata citazione dei testimoni non comparsi inseriti nella sua lista, in...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 25769 del 27 ottobre 2008
«Ai fini del riparto tra giudice ordinario e giudice amministrativo, la giurisdizione si determina in relazione al carattere paritario o autoritativo del rapporto intercorrente tra privato e P.A. ; ne consegue che ove il privato, al di fuori dei...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1315 del 3 febbraio 1993
«Il decreto col quale l'autorità amministrativa competente autorizza l'apertura e l'esercizio di una farmacia o riconosce il trasferimento del diritto di tale esercizio da un farmacista all'altro è un provvedimento che non ha natura di concessione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10778 del 29 ottobre 1993
«Anche se assoggettati alla disciplina dell'art. 534 e ss. c.p.c., espressamente richiamata dall'art. 733, al quale rinvia l'art. 748 c.p.c., gli atti relativi alla vendita dei beni ereditari, avendo solo funzione attuativa del provvedimento di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3757 del 31 gennaio 2001
«In materia di abusiva apertura di luoghi di pubblico spettacolo o trattenimento è precluso al giudice ordinario, mediante la disapplicazione dell'atto amministrativo, interferire con la scelta effettuata dall'amministrazione nell'esercizio del...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 3874 del 12 marzo 2012
«Il provvedimento col quale il giudice di pace autorizza la parte a stare in giudizio di persona ex art. 82, secondo comma, c.p.c. non deve necessariamente precedere l'instaurazione del giudizio, né manifestarsi in forma espressa, in quanto anche...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6410 del 30 giugno 1998
«Qualora poi nel precedente grado non sia stata ordinata la rinnovazione della notificazione, la Corte, nel dichiarare la nullità del giudizio a norma dell'art. 82, comma secondo c.p.c., deve pronunziare l'annullamento della sentenza con rinvio ad...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 32125 del 23 luglio 2004
«L'eventuale autorizzazione amministrativa, anche se regolare, non esclude la sussistenza del reato di cui all'art. 734 c.p. ma può assumere semmai rilevanza in materia di valutazione dell'elemento psicologico del reato, spettando al giudice penale...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3125 del 27 marzo 1996
«In presenza di un provvedimento dell'autorità amministrativa cui compete la gestione del vincolo posto a protezione del bene ambientale, le opere autorizzate non possono integrare il reato di cui all'art. 734 c.p., perché l'autorizzazione...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3167 del 23 maggio 1984
«Il decreto, reso dal giudice delegato, a norma dell'art. 72 terzo comma della legge fallimentare, sulla richiesta di assegnazione di un termine al curatore, per l'eventuale subingresso al fallito in un contratto non ancora eseguito alla data del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1346 del 7 febbraio 1992
«Nel procedimento di concordato preventivo i provvedimenti del giudice delegato, emessi ai sensi dell'art. 164, comma 1, legge fallimentare, e soggetti al reclamo davanti al tribunale ai sensi dell'art. 26 della stessa legge, hanno natura e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18355 del 6 agosto 2010
«In tema di esecuzione forzata, l'autorizzazione all'esecuzione immediata può essere data, ai sensi dell'art. 482 c.p.c., anche da un giudice delegato soltanto oralmente dal presidente del tribunale competente per l'esecuzione, non incidendo il...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11178 del 27 ottobre 1995
«Tale autonomia di ciascuna fase rispetto a quella precedente comporta che le situazioni invalidanti, che si producano nella fase che è conclusa dalla ordinanza di autorizzazione della vendita, sono suscettibili di rilievo nel corso ulteriore del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8221 del 28 luglio 1999
«La riduzione del pignoramento ex art. 496 c.p.c., dovendo essere effettuata con riferimento esclusivo all'importo dei crediti e delle spese del creditore procedente e dei creditori già intervenuti, al momento della richiesta del debitore esecutato...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 712 del 16 gennaio 2006
«Divenuta inefficace la misura cautelare di sottoposizione a sequestro di una somma di danaro, di fronte alla mancata restituzione da parte del custode della somma, colui al quale essa spetta deve sperimentare, per ottenerne la restituzione, la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2875 del 20 luglio 1976
«Ove tale provvedimento non sia stato emesso o non venga eseguito, ed il custode non si dimetta, le suddette spese debbono essere erogate in proprio da esso custode, che ne chiederà il rimborso in sede di liquidazione, ovvero, su espressa...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13202 del 31 maggio 2010
«In tema di espropriazione immobiliare, ai sensi del terzo comma dell'art. 560 c.p.c. (come sostituito dall'art. 2, comma terzo, lett. e), n. 21, del d.l. n. 35 del 2005, conv., con modif., nella legge n. 80 del 2005), al giudice dell'esecuzione è...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7296 del 13 maggio 2003
«Gli effetti del provvedimento di sospensione della esecuzione emesso dal giudice ai sensi dell'art. 624 c.p.c. sono limitati al procedimento esecutivo nel quale è pronunciato il provvedimento, e non influiscono, quindi, sull'azione esecutiva resa...»