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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1477 del 22 febbraio 1999
«La manutenzione e la riparazione del solaio di copertura di un locale interrato costituendone parte integrante compete unicamente, salvo diversa pattuizione, al suo proprietario, anche se l'area soprastante appartenente ad altro soggetto riceva da...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1362 del 18 marzo 1989
«Qualora la proprietà di un locale sotterraneo spetti ad un soggetto diverso dal proprietario del fondo sovrastante (nella specie, autorimessa sottostante ad area adibita a giardino ed accesso a vicino fabbricato), le spese di manutenzione o...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3715 del 21 ottobre 1976
«Il solaio che divide due piani di un edificio va considerato comune ai proprietari di tali piani, in quanto svolge allo stesso tempo la duplice funzione di sostegno del piano superiore e di copertura del piano inferiore, costituendo un corpo unico...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11029 del 15 luglio 2003
«In tema di condominio negli edifici, le spese di manutenzione, riparazione e ricostruzione delle terrazze, anche a livello, equiparate ai lastrici solari, sono disciplinate dall'art. 1126 c.c., che ne prevede la ripartizione in ragione di un...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9157 del 27 agosto 1991
«In tema di condominio di edifici, i poteri dell'assemblea, i quali sono fissati tassativamente dal codice (art. 1135 c.c.), non possono invadere la sfera di proprietà dei singoli condomini, sia in ordine alle cose comuni che a quelle esclusive,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11624 del 9 maggio 2008
«In tema di possesso utile per l'usucapione, ai fini dell'accertamento della mancanza di clandestinità, è necessario che il possesso sia acquistato ed esercitato pubblicamente in modo visibile a tutti o almeno ad un'apprezzabile ed indistinta...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7291 del 7 aprile 2005
«Ai fini della competenza territoriale, per il pagamento di somme da parte di Province o Comuni, il forum destinatae solutionis si identifica con il luogo in cui hanno sede gli uffici di tesoreria dell'ente obbligato al pagamento; il foro così...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19133 del 23 settembre 2004
«In tema di responsabilità contrattuale del professionista medico, l'errore o l'omissione di diagnosi integrano di per sé l'inadempimento del professionista e, anche in presenza di un quadro clinico complesso per la gravità della patologia e le...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1644 del 2 marzo 1996
«Nelle obbligazioni negative, affinché possa ritenersi posto in essere il fatto dell'obbligato che, ove compiuto in violazione delle stesse, costituisce di per sè inadempimento (art. 1222 codice civile), occorre che detto fatto determini...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17492 del 9 agosto 2007
«Il potere di emettere la decisione secondo equità, che a norma dell'art. 114 c.p.c. attiene alla decisione nel merito della controversia e presuppone sempre una concorde richiesta delle parti, si distingue dal potere di liquidare in via equitativa...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2422 del 9 febbraio 2004
«Ai fini della concreta risarcibilità di danni subiti dal creditore — che pure sia in astratto sussistente, configurandosi i danni medesimi ai sensi dell'art. 1223 c.c., come conseguenza immediata e diretta dell'inadempimento — l'art. 1227, secondo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 143 del 9 gennaio 1993
«In tema di condominio di edifici l'innalzamento del solaio concordato fra i proprietari dei piani interessati non può valere a trasformare in proprietà esclusiva del titolare del locale sottostante la zona di proprietà comune corrispondente al...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 18450 del 19 settembre 2005
«Il contratto sottoposto a condizione potestativa mista è soggetto alla disciplina di cui all'art. 1358 c.c., che impone alle parti l'obbligo giuridico di comportarsi secondo buona fede durante lo stato di pendenza della condizione, e la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2059 del 28 marzo 1980
«Il trasferimento delle cose mobili vendute in un locale di pubblico deposito, qualora il compratore non si sia presentato a riceverle, costituisce, a norma dell'art. 1514 c.c., una facoltà del venditore, dal cui mancato esercizio non deriva, al...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12871 del 29 dicembre 1998
«Il corrispettivo a carico del conduttore nel contratto di locazione può essere costituito anche, in parte, da un'attività lavorativa resa in favore del locatore, non dissimilmente dall'ipotesi in cui il godimento di un locale può costituire parte...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6861 del 21 giugno 1993
«La disposizione dell'art. 1574, primo comma, n. 1, c.c., a norma del quale, quando le parti non hanno determinato la durata della locazione, questa, se si tratta di casa senza arredamento di mobili o di locali per l'esercizio di una professione,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11198 del 15 maggio 2007
«Costituiscono vizi della cosa locata, agli effetti dell'art. 1578 c.c. (la cui presenza non configura un inadempimento del locatore alle obbligazioni assunte ai sensi dell'art. 1575 c.c., ma altera l'equilibrio delle prestazioni corrispettive,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13076 del 5 giugno 2007
«In tema di locazione, la mancata autorizzazione ai lavori necessari per destinare l'immobile all'uso previsto nel contratto non rende di per sé invalido quest'ultimo, con la conseguenza che è dovuto il pagamento del canone da parte del conduttore,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7001 del 24 giugno 1993
«Qualora l'installazione del servizio di riscaldamento in un edificio in condominio risulti, in relazione alle caratteristiche ed alla stipulazione logistica dell'immobile, non gravosa né voluttaria, tale innovazione, se approvata nei modi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3454 del 12 aprile 1996
«Anche in presenza dei presupposti per domandare la risoluzione del contratto di appalto, il committente può limitarsi a chiedere l'eliminazione, a spese dell'appaltatore, delle difformità o dei vizi da cui l'opera risulta affetta, pure se tale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10959 del 9 dicembre 1996
«Le norme, contenute negli artt. 1592 e 1593 c.c., sono applicabili anche alle accessioni operate dal conduttore che, originariamente separabili per la loro natura fisica, siano divenute giuridicamente inseparabili per disposizione di legge o per...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5609 del 17 aprile 2001
«La distinzione tra appalto d'opera e appalto di servizi riguarda l'oggetto del contratto che può consistere sia in opere che in servizi, intendendosi per opera qualsiasi modificazione dello stato materiale di cose preesistenti e per servizio...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 26292 del 14 dicembre 2007
«In tema di mediazione, ai fini del riconoscimento del diritto al compenso per l'attività prestata, l'onere della prova dell'iscrizione all'albo dei mediatori così come previsto nella legge n. 39 del 1989 può essere assolto, anche mediante...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8268 del 9 novembre 1987
«Ancorché l'art. 1786 c.c., ha previsto l'estensione ad altre categorie di imprenditori della disciplina della responsabilità ex recepto dell'albergatore, l'obbligo di sorveglianza per la tutela delle cose portate in albergo dal cliente e non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7081 del 5 aprile 2005
«In tema di responsabilità della banca verso l'utente nell'esercizio del servizio delle cassette di sicurezza, nel caso di sottrazione dei beni custoditi nella cassetta di sicurezza a seguito di furto — che non costituisce caso fortuito, in quanto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11261 del 27 maggio 2005
«La cosiddetta assicurazione fideiussoria, strutturalmente costruita secondo lo schema del contratto a favore di terzo, costituisce una figura contrattuale intermedia tra il versamento cauzionale e la fideiussione ed è contraddistinta...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9447 del 21 aprile 2010
«Il funzionario o l'amministratore pubblici che abbiano attivato un impegno di spesa per l'ente locale senza l'osservanza dei controlli contabili relativi alla gestione degli enti medesimi, rispondono - in base alla disciplina recata dai commi 3 e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7508 del 30 marzo 2006
«Ai sensi dell'art. 23, terzo e quarto comma D.L. 2 marzo 1989 n. 66 (conv. in legge 24 aprile 1989 n. 144), applicabile ratione temporis al quale si uniforma la legge reg. Sicilia n. 21 del 1985, nelle ipotesi di fornitura di beni o servizi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15096 del 22 novembre 2000
«Ai fini della esperibilità dell'azione di indebito arricchimento nei confronti di un ente pubblico locale, se per la somma urgenza dei lavori occorrenti al medesimo non è stato possibile autorizzarli prima della loro esecuzione, e la delibera...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7043 del 13 aprile 2004
«La lesione di un interesse legittimo può essere fonte di responsabilità aquiliana, e quindi dar luogo a risarcimento del danno ingiusto, senza che rispetto al giudizio relativo al risarcimento del danno sia pregiudiziale l'accertamento...»