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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 28423 del 28 novembre 2008
«...di legittimità sotto il profilo della omessa liquidazione del danno da perdita del rapporto parentale, se non risulti in modo inequivoco che attraverso essa il giudice di merito abbia inteso risarcire unicamente la sofferenza morale transeunte.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23053 del 30 ottobre 2009
«In tema di risarcimento del danno da fatto illecito, ove tra quest'ultimo e la morte della vittima sia trascorso un apprezzabile lasso di tempo, l'ammontare del danno biologico che gli eredi del defunto richiedono "iure successionis" va calcolato...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13972 del 14 giugno 2007
«L'azione revocatoria ordinaria ha la funzione di ricostruire la garanzia generica assicurata al creditore dal patrimonio del suo debitore, che si prospetti compromessa dall'atto di disposizione da questi posto in essere; essa, pertanto, in caso di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 18068 del 19 ottobre 2012
«L'esperimento dell'azione di riduzione, implicando accettazione ereditaria tacita, pura e semplice, preclude la successiva accettazione con il beneficio dell'inventario, in quanto l'accettazione beneficiata non è giuridicamente concepibile dopo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 264 del 8 gennaio 2013
«Il vigente ordinamento giuridico non prevede due distinti ed autonomi diritti di accettazione dell'eredità, derivanti l'uno dalla delazione testamentaria e l'altro dalla delazione legittima, ma contempla - con riguardo al patrimonio relitto dal...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4847 del 27 febbraio 2013
«...prelegato, e senza che, perciò, operi il diverso procedimento di imputazione previsto dall'art. 533 c.c., relativo al concorso tra eredi legittimi e legittimari e strettamente inerente alla tutela delle quote di riserva dei figli del "de cuius".»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6761 del 4 maggio 2012
«...essendo, quindi, manifestamente infondata la questione di illegittimità dell'art. 803 c.c., in riferimento all'art. 3 Cost., nella parte in cui non prevede la revocazione degli atti di liberalità per sopravvenienza di figli adottivi maggiorenni.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 38809 del 21 ottobre 2005
«...a cagione della presenza di altri eredi legittimi, ferma restando, naturalmente, la possibilità, anche per essi, di agire jure proprio per il risarcimento del danno non patrimoniale eventualmente subito quali prossimi congiunti della vittima.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 58 del 9 gennaio 2001
«Deve quindi escludersi ogni dubbio di legittimità costituzionale, in relazione agli artt. 3 e 24 della Costituzione, dell'art. 574 c.p.p., nella parte in cui questo non prevede che, oltre all'imputato, anche i suoi eredi, qualora egli sia deceduto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19560 del 19 dicembre 2003
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile da circolazione stradale, la disciplina limitativa della surrogazione legale degli enti gestori delle assicurazioni sociali, discendente dalla dichiarazione di illegittimità...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 487 del 13 gennaio 2014
«È manifestamente infondata, in relazione agli artt. 24, 29 e 30 Cost., la questione di legittimità costituzionale degli artt. 244 cod. civ., 395, n. 1, e 404 cod. proc. civ., nella parte in cui limitano la proponibilità dell'opposizione di terzo o...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4485 del 25 febbraio 2014
«Il notaio che pubblica un testamento con legato immobiliare ha il duplice obbligo, civile e deontologico, di provvedere alla trascrizione, in quanto il legato si acquista senza necessità di accettazione, mentre tale obbligo non sussiste per il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 727 del 14 marzo 1973
«...estranei alla precedente fase, non abbiano fatto valere, in sede di legittimità e secondo l'art. 327 comma 2 c.p.c., il vizio dell'impugnata sentenza, la quale ha così acquistato l'astratta possibilità di passare in giudicato anche per loro.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1466 del 15 maggio 1972
«È inammissibile il ricorso per cassazione qualora il ricorrente non abbia provveduto, in esecuzione del provvedimento emesso dalla stessa corte, all'integrazione del contraddittorio nei confronti degli eredi legittimi che siano stati parte del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3788 del 22 giugno 1982
«Nell'ipotesi di cessione di quote ereditarie, legittimi contraddittori, nelle operazioni divisionali, sono i cessionari e non i cedenti, i quali, pur conservando la qualità di eredi, sono usciti, in conseguenza dell'alienazione, dalla comunione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15369 del 22 luglio 2005
«...ereditarie del fallito, rispetto alle quali non poteva valere il riferimento al preteso «diritto personalissimo» dell'individuo a vedersi riconosciuta la qualità di erede, in quanto questione prospettata per la prima volta in sede di legittimità).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5018 del 2 marzo 2009
«Alla luce della dichiarazione di illegittimità costituzionale (cfr. Corte costituzionale, sent. n. 151 del 1980) dell'art. 18, primo comma, della legge fall. (nel testo, applicabile "ratione temporis", anteriore alle modifiche introdotte dal...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14266 del 20 giugno 2006
«...o in suo confronto — presuppone la qualità di erede, a seguito di valida accettazione della eredità, sicché l'assenza di siffatta qualità esclude la «legitimatio ad causam» la cui mancanza è rilevabile d'ufficio anche in sede di legittimità.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3112 del 1 aprile 1999
«...adempimento di tale onere, ove nessuna contestazione sul punto sia stata svolta dalla controparte nelle udienze successive alla costituzione e neppure in sede di conclusioni, non può essere denunciato per la prima volta in sede di legittimità.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23816 del 24 novembre 2010
«...di provare il fatto stesso e, in mancanza di tale prova, il ricorso alle presunzioni è rimesso alla discrezionalità del giudice di merito, il cui apprezzamento è insindacabile in sede di legittimità, se adeguatamente e correttamente motivato.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5809 del 19 aprile 2001
«L'affermazione del giudice di merito circa la sussistenza di un fatto notorio può essere censurata in sede di legittimità solo se sia stata posta a base della decisione una inesatta nozione del notorio, da intendere come fatto conosciuto da un...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15123 del 4 luglio 2007
«Come rivelano sia la stessa previsione alternativa dell'iscrizione ad iniziativa dell'attore o del convenuto, sia il disposto del secondo comma della norma, là dove fa riferimento alla formazione di un unico fascicolo d'ufficio, nel quale devono...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 35217 del 21 settembre 2007
«In base al principio di tassatività delle impugnazioni sotto il profilo soggettivo, la facoltà di impugnazione spetta soltanto a colui al quale la legge espressamente lo conferisce, restando dunque inibita tale facoltà agli eredi dell'imputato...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2433 del 2 febbraio 2011
«Per il disposto degli artt. 299 e 300, secondo comma, c.p.c. la morte della parte (avvenuta tra l'emissione della sentenza non definitiva e l'udienza di prosecuzione del giudizio) non determina l'interruzione del processo ove gli unici eredi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8356 del 24 agosto 1998
«...alla nullità dell'intero giudizio di appello (e della relativa sentenza), rilevabile in sede di giudizio di legittimità, con conseguente annullamento con rinvio della pronuncia viziata al giudice di appello per la rinnovazione di quel giudizio.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7140 del 21 marzo 2013
«...interpretazione, in realtà, composto un contrasto di opposti indirizzi di giurisprudenza, tale da non giustificare l'affidamento della parte impugnante sulla legittimità della notifica precedentemente eseguita alla controparte non più in vita.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10027 del 19 giugno 2012
«Il ricorso per cassazione basato su un consolidato orientamento della Corte di legittimità non può ritenersi "manifestamente fondato", ai fini dell'applicabilità della procedura prevista dall'art. 360 bis c.p.c., quando il controricorrente adduca...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1873 del 21 febbraio 1991
«Il sopravvenire della morte della parte — che è evento inidoneo a determinare effetti interruttivi, allorché si verifichi nel corso del giudizio di cassazione — non può essere documentato, ai sensi dell'art. 372 c.p.c., al diverso fine di ottenere...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6025 del 25 marzo 2015
«Nel giudizio promosso per l'accertamento della paternità naturale, il rifiuto di sottoporsi ad indagini ematologiche - nella specie opposto da tutti gli eredi legittimi del preteso padre - costituisce un comportamento valutabile da parte del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 18583 del 9 settembre 2011
«Lo stabilire se una disposizione testamentaria in favore di un legittimario integri un legato in sostituzione o in conto di legittima, implicando un apprezzamento dei fatti, è demandato al giudice di merito ed è insindacabile in sede di...»