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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10174 del 10 maggio 2011
«In tema di giurisdizione, sulle domande di restituzione delle somme corrisposte in esecuzione di sentenza cassata per difetto di giurisdizione, con rimessione delle parti al giudice amministrativo, sussiste la giurisdizione di quest'ultimo,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13461 del 9 giugno 2006
«Le domande di restituzione o di riduzione in pristino, in caso di cassazione senza rinvio, rientrano, ex art. 389 c.p.c., nella competenza funzionale del giudice che ha pronunciato la sentenza cassata o che, come nella specie, si è pronunciato sul...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15031 del 27 novembre 2001
«La cassazione della sentenza impugnata, per inammissibilità di una domanda nuova in appello integra un'ipotesi di cassazione senza rinvio e, pertanto, la competenza a conoscere delle domande di restituzione e di ogni altra conseguente alla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4268 del 27 giugno 1986
«La competenza funzionale del giudice di rinvio sulle domande di restituzione in pristino e di risarcimento danni conseguenti alla cassazione della sentenza viene meno quando il giudizio di rinvio si sia estinto per mancata riassunzione in termini,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4275 del 4 luglio 1980
«Il giudizio che attiene alle domande di restituzione conseguenti alla sentenza di cassazione, e che va proposto al giudice di rinvio a norma dell'art. 389 c.p.c., non può essere espletato autonomamente e non deve essere necessariamente riunito al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2800 del 9 aprile 1988
«Le domande volte alla restituzione od alla riduzione in pristino in conseguenza della cassazione della sentenza (art. 389 c.p.c.), pur essendo devolute alla cognizione del giudice di rinvio, sono del tutto autonome rispetto a quelle aventi ad...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13767 del 3 luglio 2015
«L'azione revocatoria fallimentare avente ad oggetto un pagamento, ai sensi dell'art. 67 della legge fall., mira ad ottenere la reintegrazione della garanzia patrimoniale del debitore fallito, che si realizza qualora il corrispondente importo sia...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5818 del 23 novembre 1985
«Il temporaneo difetto di giurisdizione del giudice ordinario, con riguardo a domande proposte nei confronti dell'impresa messa in liquidazione coatta amministrativa per far valere pretese creditorie, incluse quelle derivanti da un rapporto di...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 14014 del 6 giugno 2017
«La risoluzione del contratto di diritto per una delle cause previste dagli artt. 1454, 1455 e 1457 c.c., non preclude alla parte adempiente, nel caso in cui sia stata contrattualmente prevista una caparra confirmatoria, l'esercizio della facoltà...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 11519 del 11 maggio 2017
«Ne consegue che una persona domiciliata in uno Stato membro non può essere evocata in giudizio in altro Stato membro, ove è domiciliato uno degli altri convenuti, qualora le domande abbiano oggetto e titolo diversi, siano tra loro compatibili, e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17374 del 3 luglio 2018
«L'art. 389 c.p.c. è disposizione che riguarda sia l'esecuzione spontanea che quella coatta e comprende le domande di restituzione e di riduzione in pristino di ciò che è stato pagato in base a sentenza di appello cassata ed a sentenza di primo...»
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Cassazione civile, sentenza n. 510 del 14 marzo 1962
«Dalla cessazione della competenza del giudice di rinvio non deriva la perdita definitiva dei diritti alla restituzione, alla riduzione in pristino, ecc... essendo questi diritti non meramente processuali, ma anche di ordine sostanziale, derivanti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2453 del 26 febbraio 1993
«L'accoglimento della domanda di riduzione delle disposizioni testamentarie e delle donazioni lesive della quota dei legittimari, con la restituzione al legittimario di beni fruttiferi, non comporta l'automatica attribuzione dei frutti di detti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 27519 del 30 dicembre 2014
«Il mutamento del rito da ordinario a speciale non determina la rimessione in termini rispetto alle preclusioni già maturate alla stregua del rito ordinario, ma, sul piano formale, gli atti posti in essere anteriormente al passaggio al rito...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 3871 del 10 giugno 2019
«In materia di espropriazione per pubblica utilità il provvedimento di acquisizione sanante emanato dall'amministrazione, ex art. 42 bis D.P.R. n. 327/2001, determina l'improcedibilità delle domande di restituzione e di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1520 del 27 gennaio 2014
«Allorché siano proposte, dopo l'espropriazione di un'area, due domande congiunte o alternative dell'espropriato, l'una di retrocessione totale, per la parte delle superfici acquisite rimasta inutilizzata (di per sé configurante...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 804 del 4 febbraio 2011
«Rientra nella giurisdizione del giudice amministrativo l'azione con la quale i proprietari di un'area hanno chiesto la restituzione del fondo o in subordine il risarcimento dei danni, deducendo la sopravvenuta illegittimità...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22029 del 11 settembre 2018
«Il custode giudiziale, quale amministratore dei beni pignorati, agisce in giudizio esclusivamente per assicurarne la conservazione e la piena fruibilità nell'interesse dei soli creditori procedenti, allo scopo dell'espropriazione, con la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 265 del 12 gennaio 2000
«Ai sensi dell’articolo 22 della legge n. 689 del 1981, richiamata per le sanzioni riguardanti violazioni del codice della strada dall’articolo 205 del d.l. 285/1992, appartengono alla competenza per materia del pretore, e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11828 del 21 maggio 2009
«L'art. 40 c.p.c. consente nello stesso processo il cumulo di domande soggette a riti diversi soltanto in ipotesi qualificate di connessione (art. 31, 32, 34, 35 e 36), così escludendo la possibilità di proporre più domande connesse soggettivamente...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 27999 del 31 ottobre 2019
«In caso di scioglimento per mutuo consenso del contratto di leasing traslativo non trova applicazione - nemmeno in via analogica - il disposto dell'art. 1526 c.c. (che prevede il ripristino delle originarie posizioni delle parti attraverso la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2661 del 30 gennaio 2019
«Quando sia dichiarata la risoluzione del contratto d'investimento in valori mobiliari, si ingenerano tra le parti reciproci obblighi restitutori, dovendo l'intermediario restituire l'intero capitale investito, mentre l'investitore è obbligato alla...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 25355 del 11 ottobre 2018
«In tema di cassazione con rinvio, le domande di restituzione o di riduzione in pristino di cui all'art. 389 c.p.c. possono essere proposte al giudice designato dalla S.C. ai sensi dell'art. 383 c.p.c. anche in via autonoma rispetto a quelle...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4092 del 20 febbraio 2018
«Conseguentemente, la morte determina l’improseguibilità, nei confronti degli eredi del coniuge, dell’azione intrapresa per il riconoscimento del diritto all’assegno divorzile, e al contempo comporta che gli eredi del coniuge obbligato non possono...»