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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5124 del 9 giugno 1997
«Alla risoluzione della disposizione testamentaria domandata dall'erede nei confronti del legatario (o del coerede) inadempiente all'eventuale modus apposto dal testatore (espressamente qualificata in termini di risoluzione per inadempimento...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1351 del 14 maggio 1973
«L'azione diretta a fare dichiarare la nullità dei legati di cosa determinata, per essere stati i beni, oggetto dei legati, intestati al de cuius in base a un atto nullo, inidoneo a farli entrare nel suo patrimonio (nella specie: donazione tra...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 143 del 14 gennaio 1975
«La domanda di adempimento di un legato alternativo di genere, rivolta all'erede beneficiato, idonea a rendere attuale il dovere di prestazione unitamente al dovere di scelta da parte dell'obbligato, può ritenersi utilmente proposta solo dopo la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 110 del 7 gennaio 2009
«Qualora la domanda di pagamento degli interessi legali sulla somma capitale, chiesta a titolo di legato avente per oggetto una somma di pari importo, non sia stata espressamente formulata dall'attore con riferimento anche alla disciplina di cui...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3746 del 20 aprile 1994
«La domanda diretta all'accertamento del diritto di accrescimento tra collegatari di uno stesso bene ex art. 675 c.c. a causa della premorienza di uno di essi rispetto al testatore, senza che sia in discussione la validità del legato, né il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6143 del 5 luglio 1996
«L'omessa trascrizione delle conclusioni delle parti nell'epigrafe della sentenza non è causa di nullità, ma può rilevare come vizio di motivazione su un punto decisivo o come omessa pronuncia su un capo di domanda, qualora dalla motivazione stessa...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5861 del 23 maggio 1991
«Con riguardo ad una comunione la resa dei conti, così come il pagamento delle migliorie, oltre che operazioni inserite nel relativo procedimento di divisione possono costituire anche obblighi a sé stanti, sicché l'azione di rendiconto e quella di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21632 del 21 ottobre 2010
«In tema di divisione ereditaria, la stima di beni immobili per la formazione delle quote va compiuta con riferimento al valore venale da essi posseduto al tempo della divisione, coincidente, nel caso di divisione giudiziale, con il momento di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 533 del 6 febbraio 1978
«E di ostacolo alla proponibilità di una domanda di divisione ereditaria secondo le norme della successione legittima solo la positiva risultanza ma non anche la mera possibile sussistenza di ulteriori eredi, di un testamento e di ulteriori beni,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10220 del 29 novembre 1994
«Il principio dell'universalità della divisione ereditaria non è un principio assoluto o inderogabile ed è possibile una divisione parziale, sia quando al riguardo intervenga un accordo tra le parti, sia quando, essendo stata richiesta tale...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3182 del 25 maggio 1982
«La sopravvenuta alienazione, totale o parziale, dei beni oggetto di comunione non osta a che i partecipanti, a prescindere da eventuali ed autonome pretese risarcitone, possano proporre domanda di divisione, al fine di realizzazione i propri...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2335 del 1 marzo 1995
«L'art. 720 c.c. prevede la vendita all'incanto degli immobili non divisibili come rimedio residuale cui ricorrere quando nessuno dei coeredi voglia avvalersi della facoltà di domandare l'attribuzione dell'intero con addebito dell'eccedenza....»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 543 del 21 gennaio 1994
«La richiesta di attribuzione dell'intero immobile non comodamente divisibile, rientrando nel contenuto della domanda di scioglimento della comunione, non attiene alla disposizione del diritto sostanziale e quindi ben può essere avanzata dal...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 320 del 18 gennaio 1982
«In tema di divisione ereditaria, l'art. 720 c.c. prevede la vendita all'incanto degli immobili non divisibili come ultima ratio , cui ricorrere quando nessuno dei condividenti possa o voglia giovarsi della facoltà di attribuzione dell'intero, con...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10624 del 3 maggio 2010
«In tema di divisione giudiziale immobiliare, il debito da conguaglio che grava sul condividente assegnatario di un immobile non facilmente divisibile ha natura di debito di valore, da rivalutarsi, anche d'ufficio, se e nei limiti in cui...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6653 del 29 aprile 2003
«In caso di divisione giudiziale di un immobile mediante assegnazione ad uno dei condividenti tenuto a versare i dovuti conguagli in denaro, gli interessi sulle somme dovute decorrono a far data dalla pronuncia giudiziale — definitiva o provvisoria...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4364 del 27 marzo 2002
«La domanda di conguaglio in relazione ai frutti prodotti dai cespiti ereditari, asseritamente percetti in misura non proporzionale alle quote da parte di alcuni dei coeredi rispetto ad altri, deve essere proposta non nell'ambito della domanda...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3846 del 1 aprile 1995
«In caso di domanda di divisione ordinaria proposta nei confronti dei coeredi di uno degli originari comunisti, qualora questi non facciano richiesta della loro quota indivisa, ma chiedano lo scioglimento anche di tale comunione, quali successori a...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2387 del 4 marzo 1998
«La domanda di riscatto proposta dal coerede ex art. 732 c.c. costituendo un atto dispositivo di diritti deve necessariamente provenire dalla parte e non dal suo difensore munito di ordinaria procura alle liti. Pertanto la formulazione di tale...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15131 del 18 luglio 2005
«In presenza di donazioni fatte in vita dal de cuius la collazione ereditaria — in entrambe le forme previste dalla legge, per conferimento del bene in natura ovvero per imputazione — è uno strumento giuridico volto alla formazione della massa...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 25473 del 16 dicembre 2010
«La collazione per imputazione dell'immobile donato in nuda proprietà con riserva di usufrutto va effettuata con riferimento al valore corrispondente alla piena proprietà come acquisita dal donatario all'epoca di apertura della successione, sia...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18054 del 8 settembre 2004
«In tema di successioni mortis causa la collazione del denaro si attua naturalmente per imputazione, sul presupposto necessario che si sia in precedenza proceduto ad un'operazione di divisione dell'asse ereditario, realizzandosi l'imputazione,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4461 del 28 febbraio 2006
«La norma di cui all'art. 754 c.c. deve essere interpretata nel senso che il coerede convenuto per il pagamento di un debito ereditario ha l'onere di indicare al creditore la sua qualità di coobbligato passivo pro quota con la conseguenza che,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5410 del 7 dicembre 1989
«Ai fini della decorrenza del termine per proporre domanda di revocazione della donazione per ingratitudine, allorquando il donatario si è reso colpevole di ingiuria grave (nella specie, adulterio commesso dal coniuge del donante), non è...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 19029 del 10 luglio 2008
«Le domande di nullità della donazione in quanto stipulata tra coniugi contro il divieto di cui all'art. 781 c.c. poi dichiarato costituzionalmente illegittimo e di nullità della donazione obnuziale per effetto del successivo annullamento del...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7679 del 18 dicembre 1986
«Distinta dal vitalizio oneroso — contratto dal quale derivano obbligazioni reciproche contrapposte tra i contraenti e nel quale sussiste un nesso di interdipendenza fra le due prestazioni — è, per diversità della causa, della natura giuridica e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2432 del 8 aprile 1986
«Nella controversia promossa, a norma dell'art. 793 ultimo comma, c.c., per conseguire una pronuncia di risoluzione della donazione per inadempimento dell'onere da parte del donatario, deve escludersi che il giudice, qualificando il contratto come...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2966 del 21 ottobre 1971
«Il giudice che rigetti la domanda di risoluzione di una donazione modale per inadempimento dell'onere, sul presupposto che tale risoluzione non è prevista nell'atto di donazione, non è esonerato dall'accertare, ove esista domanda specifica del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 26827 del 7 novembre 2008
«In tema di revocazione della donazione per ingratitudine, il termine di un anno previsto dall'art. 802 cod. civ pe rla proposizione della domanda - decorrente dal momento in cui il donante è venuto a conoscenza del fatto che consente la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1090 del 18 gennaio 2007
«In tema di revocazione per ingratitudine della donazione, il termine previsto a pena di decadenza dall'art. 802 c.c. decorre dal momento in cui il donante abbia acquisito la piena e sicura consapevolezza del compimento da parte del donatario di...»