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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 391 del 15 luglio 1999
«Affinché un bene non appartenente al demanio necessario possa rivestire il carattere pubblico proprio del beni patrimoniali indisponibili perché «destinati ad un pubblico servizio» ai sensi dell'art. 826, terzo comma c.c. deve sussistere un doppio...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 11028 del 19 maggio 2011
«L'imposizione di un vincolo di uso pubblico sulle strade vicinali permette alla collettività di esercitarvi il diritto di servitù di passaggio con le modalità consentite dalla conformazione della strada, ma non altera il diritto di proprietà della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5564 del 8 marzo 2010
«Ne consegue che le immissioni acustiche determinate da un'attività produttiva che superino i normali limiti di tollerabilità fissati, nel pubblico interesse, da leggi o regolamenti, e da verificarsi in riferimento alle condizioni del fondo che le...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5520 del 17 giugno 1996
«I vincoli per scopi idrogeologici, ai quali possono essere sottoposti i terreni che possono con danno pubblico subire denudazioni, perdere la stabilità o turbare il regime delle acque (art. 1 R.D.L. n. 1267 del 1923), costituiscono vere e proprie...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6197 del 28 novembre 1984
«...in deroga) l'esistenza o la legittimità degli atti amministrativi (licenze, concessioni, ecc.) che condizionano in concreto l'esercizio dello ius aedificandi sul piano del diritto pubblico, come pure la conformità delle costruzioni a tali atti.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8661 del 25 giugno 2001
«In presenza di una norma regolamentare edilizia prescrivente per le costruzioni un distacco minimo dal confine, la convenzione tra proprietari confinanti per l'esecuzione di un edificio a distanza dal confine inferiore a quella prescritta dalla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10850 del 30 ottobre 1998
«L'obbligo di rispettare una determinata distanza dal confine, imposta dal piano regolatore per i manufatti destinati allo svago e allo sport in una zona destinata a verde pubblico — quali ad esempio chioschi, bar, impianti sportivi — sussiste...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2463 del 27 marzo 1990
«Con riferimento all'art. 879, secondo comma c.c., secondo cui alle costruzioni eseguite a confine con piazze e vie pubbliche non si applicano le norme sulle distanze di cui all'art. 873 stesso codice, la qualifica «pubblica» di una via o piazza...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2936 del 28 aprile 1986
«...irrilevante l'esistenza e legittimità degli atti amministrativi (licenze, concessioni ecc.) che condizionano in concreto l'esercizio dello ius aedificandi sul piano del diritto pubblico, come pure la conformità delle costruzioni a tali atti.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2948 del 11 maggio 1985
«...tale categoria di beni ha nell'ordinamento, in quanto sono demaniali o soggette a regime demaniale, ovvero realizzate su terreni gravati da diritto pubblico di godimento al fine della circolazione, parimenti soggetto al regime della demanialità.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8341 del 24 agosto 1998
«Perché si possa , parlare di strada pubblica ai fini dell'esonero dal rispetto delle distanze nell'apertura di vedute dirette e balconi, ex art. 905, terzo comma, c.c., occorre che la destinazione della strada all'uso pubblico risulti da un...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9173 del 3 maggio 2005
«In tema di occupazione cosiddetta usurpativa, la perdita della proprietà da parte del privato non è conseguenza dell'accessione invertita; è, invece, l'opzione del proprietario per una tutela risarcitoria, in luogo della pur possibile tutela...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1967 del 30 gennaio 2007
«Seppure l'art. 978 c.c. faccia genericamente riferimento alla volontà dell'uomo, la tipologia negoziale idonea a costituire il diritto di usufrutto deve essere individuata - non diversamente da quanto è stabilito in materia di servitù dall'art....»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4562 del 21 maggio 1990
«...del diritto romano classico, ha natura reale e quindi può essere costituito mediante testamento, usucapione o contratto, per il quale è richiesta ad substantiam la forma dell'atto pubblico o della scrittura privata (art. 1350, n. 4, c.c.).»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3565 del 31 luglio 1989
«Il divieto di cessione dei diritti di uso e di abitazione, sancita dall'art. 1024 c.c., non è di ordine pubblico e pertanto può essere oggetto di deroga ove espressamente convenuta tra il proprietario (costituente) e l'usuario, senza che la stessa...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 190 del 11 gennaio 1999
«...pubblico di alienazione, il diritto d'uso di uno scantinato al fine di parcheggiarvi un'autovettura — nonché il diritto di passaggio sull'area che ne consentiva l'accesso — diritto non riconosciuto, in seguito, dagli eredi dello stesso venditore.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8432 del 1 agosto 1995
«Ne consegue che non è ravvisabile l'ipotesi dell'interclusione nel caso in cui il fondo abbia accesso alla via pubblica mediante un passaggio che in parte attraversi un bene demaniale soggetto all'uso pubblico comune. (Nella specie, la S.C., in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2903 del 16 giugno 1989
«La determinazione del luogo di esercizio di una servitù di passaggio coattivo deve essere compiuta alla stregua dei criteri enunciati dal secondo comma dell'art. 1051 c.c., costituiti dalla maggiore brevità dell'accesso alla via pubblica,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7034 del 21 giugno 1995
«...di una condotta che, attraversando il fondo confinante, si immetteva in un canale pubblico di scolo, aveva attribuito ad un terzo proprietario di un vicino fabbricato il diritto di innestare nella condotta i tubi di scarico del proprio immobile.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 20258 del 20 ottobre 2005
«Il trasferimento della servitù di passaggio su un fondo di proprietà di un terzo richiede, ai sensi dell'art. 1168 (recte: 1068 - N.d.R.), comma quarto, c.c., il consenso di quest'ultimo, che, nel caso di ente pubblico territoriale proprietario...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1315 del 29 gennaio 2003
«La servitù di presa d'acqua può avere ad oggetto materiale l'acqua fornita da un ente pubblico al fondo servente, donde viene prelevata a favore del fondo dominante, atteso che l'acqua fornita da tale ente al titolare del fondo servente, nel...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8808 del 30 maggio 2003
«...1102, primo comma, c.c. — l'apertura di un varco nella recinzione comune (con apposizione di un cancello) effettuata per mettere in comunicazione uno spazio condominiale con una strada aperta al passaggio pubblico, sia pedonale che meccanizzato.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 299 del 2 febbraio 1974
«A tal fine, non rileva tanto l'esistenza di un atto pubblico di trasferimento della proprietà frazionata di una parte dell'edificio condominiale — questione che può riguardare, se mai, il problema dell'opponibilità della qualità di condomino nei...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3831 del 25 giugno 1985
«Nel giudizio possessorio, fra privati, promosso per la reintegrazione o manutenzione del godimento di una strada mediante transito su di essa, a fronte di atti di spoglio o di turbativa, resta irrilevante accertare se detta strada sia di proprietà...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15446 del 10 luglio 2007
«Ai fini della prova dell'intervenuta usucapione, la coltivazione di un terreno, in modo pubblico, pacifico, continuo ed ininterrotto per i venti anni richiesti dall'art. 1158 c.c. ben può configurare lo jus possessionis mentre la sussistenza...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1019 del 10 aprile 1974
«Perché si abbia possesso ad usucapionem della proprietà di beni immobili o di altri diritti reali di godimento sui beni medesimi, è necessaria la sussistenza di un possesso continuato, ininterrotto, pacifico e pubblico, esercitato...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2289 del 18 giugno 1976
«Nell'ordinamento giuridico attuale l'istituto dell'immemorabile opera soltanto nell'ambito dei rapporti di diritto pubblico con l'amministrazione dello Stato ed, in particolare, per quanto concerne i rapporti reali, è applicabile a quelli che...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9206 del 7 novembre 1994
«...all'azione di manutenzione promossa dai proprietari di una strada interpoderale nei confronti del comune che, assumendo trattarsi di strada vicinale gravata da uso pubblico, aveva provveduto a rimuovere una sbarra apposta al suo inizio).»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4510 del 24 aprile 1991
«Con riguardo all'azione di nunciazione, proposta dal condominio di un edificio nei confronti del comune, in relazione al pregiudizio alla stabilità del fabbricato derivante dalle vibrazioni prodotte dagli automezzi di pubblico trasporto urbano,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2500 del 23 giugno 1975
«...il terzo sia messo dall'ordinamento in condizione di controllare la reale consistenza degli altrui poteri, ciò che avviene quando egli stipuli un contratto con un ente pubblico, la cui attività si svolge attraverso fattispecie procedimentali.»