-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7387 del 25 febbraio 2005
«In tema di segreto professionale, l'ordinamento processuale comprende, tra coloro che non possono essere obbligati a deporre su quanto hanno conosciuto per ragione della propria professione, gli investigatori privati autorizzati, categoria nella...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1332 del 11 giugno 1994
«Il divieto di assumere come persona informata sui fatti l'indagato per lo stesso reato o per reato connesso, senza le formalità di cui all'art. 210, commi 2, 3 e 4, c.p.p. presuppone che chi deve rendere la deposizione abbia acquisito la qualità...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 2780 del 15 marzo 1996
«Ai fini della legge penale anche la Comunità economica europea (CEE), il cui strumento finanziario di attuazione della politica agricola è il Fondo europeo agricolo di orientamento e garanzia (Feoga), deve essere considerata come un ente pubblico...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15789 del 27 aprile 2005
«È configurabile il reato di subornazione di teste, aggravato dalla qualità di pubblico ufficiale, e non quello di tentata concussione, qualora il pubblico ufficiale, profittando della sua posizione, prospetti al teste il conseguimento di un...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 33180 del 2 agosto 2004
«n tema di incidente probatorio, è consentito al giudice che procede all'audizione di un minore infrasedicenne per reati in materia di prostituzione e violenza sessuale, disporre l'assunzione della testimonianza in forma scritta (con domande orali...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 937 del 10 gennaio 2002
«In tema di valutazione della prova, l'elemento di riscontro oggettivo ed esterno dell'attendibilità della chiamata in correità, richiesto dall'art. 192, terzo comma, c.p.p., può essere costituito anche dalla deposizione testimoniale resa dal terzo...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5401 del 8 maggio 2000
«Alla ammissione di una prova nuova ai sensi dell'art. 507 c.p.p., il giudice non può non far seguire l'ammissione anche delle eventuali prove contrarie. Pertanto, l'istanza di ammissione di queste ultime, che non può essere avanzata se non dopo la...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 9284 del 12 agosto 1998
«L'accertamento realizzato in sede investigativa dal pubblico ministero non urgente e sicuramente ripetibile non può essere inserito nel fascicolo di cui all'art. 431 c.p.p. e non può essere utilizzato in dibattimento, neppure attraverso...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 15293 del 17 aprile 2007
«La deposizione della persona offesa dal reato, nonostante la diversità di posizione di questa rispetto a quella di un qualunque testimone estraneo, può essere assunta anche da sola a base del convincimento del giudice, ove venga sottoposta a...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10973 del 4 novembre 1991
«Non sussiste la nullità della deposizione testimoniale qualora, in un procedimento che prosegue secondo le disposizioni del codice di rito previgente, venga prestato giuramento con la formula prescritta dall'art. 497 nuovo codice di procedura...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 12463 del 3 aprile 2012
«Sono utilizzabili e legittimamente acquisite al fascicolo del dibattimento ex art. 500, comma quarto, cod. proc. pen. le dichiarazioni predibattimentali della persona offesa, vittima di violenza sessuale, che, per sottrarsi a gravi intimidazioni...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2696 del 23 gennaio 2012
«La minaccia subita dal testimone, vittima di violenza sessuale, al fine di evitarne la deposizione o di indurlo a deporre il falso può essere attuata anche implicitamente e consistere in condizionamenti economici o nella paura di essere...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 38894 del 15 ottobre 2008
«Ai fini dell'acquisizione al fascicolo per il dibattimento delle dichiarazioni predibattimentali del testimone, gli elementi concreti da porre alla base del convincimento che il teste sia stato sottoposto a violenza o a minaccia, affinchè deponga...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 33785 del 3 settembre 2007
«La deposizione di un ufficiale di polizia giudiziaria sul contenuto di dichiarazioni di testimoni, avvenuta prima dell'entrata in vigore della legge n. 63 del 2001, è legittimamente acquisita al fascicolo del dibattimento ed è pienamente...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12060 del 19 dicembre 1992
«L'eventuale violazione della norma di cui all'art. 512 c.p.p. (censura di atti per sopravvenuta impossibilità di ripetizione) sotto il profilo della inesatta, illegittima o illogica valutazione delle situazioni in essa disciplinate, non può dar...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2548 del 17 marzo 1993
«Ai sensi dell'art. 136 della Costituzione, quando la Corte costituzionale dichiara l'illegittimità di una norma, questa cessa di avere efficacia dal giorno successivo alla pubblicazione della decisione. Pertanto, qualora il pretore abbia ammesso...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6298 del 25 maggio 1992
«La deposizione resa da un testimone non contenuto in una lista depositata nei termini prescritti dall'art. 567, comma 2, c.p.p. 1988 è colpita da sanzione di inammissibilità e, quindi, è inutilizzabile ai fini della decisione (art. 191 c.p.p....»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1608 del 24 gennaio 2011
«In tema di valutazione delle prove, l'art. 122 c.p.c. che prescrive l'uso della lingua italiana in tutto il processo, non esonera il giudice dall'obbligo di prendere in considerazione qualsiasi elemento probatorio decisivo, ancorché espresso in...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16529 del 21 agosto 2004
«La valutazione in ordine all'attendibilità di un teste deve avvenire soprattutto in relazione, al contenuto della dichiarazione e non aprioristicamente per categorie, in quanto in quest'ultima ipotesi il giudizio sull'attendibilità sfocerebbe...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5526 del 4 giugno 1999
«La deposizione testimoniale de relato di per sé sola non ha alcun valore probatorio e può acquisire rilevanza solo attraverso il riscontro di altre circostanze, le quali quindi devono avere adeguata consistenza ed essere adeguatamente prese in...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12127 del 28 novembre 1998
«In tema di prova testimoniale, legittimamente il vincolo di coniugio può essere considerato dal giudice di merito in concorso con altri elementi — nella specie in contrasto con tutte le altre deposizioni testimoniali — ai fini della valutazione...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4618 del 18 maggio 1996
«La deposizione de relato ex parte actoris, se riguardata di per sé sola, non ha alcun valore probatorio, nemmeno indiziario; può tuttavia assurgere a valido elemento di prova quando sia suffragata da circostanze oggettive e soggettive ad essa...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4946 del 28 maggio 1997
«In tema di valutazione della prova testimoniale, il giudice può fondare il proprio convincimento anche sulla sola deposizione della persona offesa, salvo in tal caso il controllo sulla sua credibilità, da effettuare con ogni necessaria cautela e...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 38221 del 7 ottobre 2008
«In tema di prova testimoniale, il divieto di esprimere apprezzamenti personali, posto in via generale dall'art. 194 comma terzo c.p.p., non vale qualora il testimone sia una persona particolarmente qualificata, che riferisca su fatti caduti sotto...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11939 del 18 novembre 1998
«Il divieto di apprezzamenti personali, previsto dall'art. 194 c.p.p., non è riferibile ai fatti che siano stati direttamente percepiti dal teste, al quale, a causa della speciale condizione di soggetto qualificato, per le conoscenze che gli...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2322 del 2 marzo 1996
«In tema di prova testimoniale, il divieto di esprimere apprezzamenti personali, posto dall'art. 194 c.p.p., non vale qualora il testimone sia una persona particolarmente qualificata per speciale preparazione professionale, che sia interrogata su...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 47545 del 22 dicembre 2008
«Sono utilizzabili in sede cautelare le dichiarazioni della persona offesa raccolte dalla polizia giudiziaria nell'immediatezza del fatto, non verbalizzate per l'urgenza determinata dalla necessità del suo ricovero ospedaliero, ma acquisite al...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11100 del 12 marzo 2008
«In tema di testimonianza indiretta, l'inutilizzabilità della deposizione di chi si rifiuta o non è in grado di indicare la persona o la fonte da cui ha appreso la notizia dei fatti oggetto dell'esame (art. 195, comma settimo, c.p.p.) opera, in...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7352 del 1 marzo 2006
«Poichè la legge n. 63 del 2001 ha modificato l'art. 195, comma quarto, c.p.p., introducendo non un divieto di utilizzazione, ma uno specifico divieto di acquisizione probatoria, la deposizione di un ufficiale di polizia giudiziaria sul contenuto...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 42226 del 23 novembre 2005
«In tema di testimonianza indiretta di ufficiali e agenti di polizia giudiziaria, gli «altri casi» cui si riferisce l'art. 195, comma 4, ultima parte, c.p.p., nei quali non opera il divieto di deporre sul contenuto delle dichiarazioni acquisite da...»