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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5125 del 12 marzo 2004
«Nel contratto di locazione finanziaria («leasing») il concedente è litisconsorte necessario nel processo promosso dall'utilizzatore nei confronti del fornitore per ottenere la risoluzione del contratto per vizi della cosa, ovvero per far valere il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4367 del 16 maggio 1997
«La locazione finanziaria (cosiddetto leasing ) si svolge come un rapporto trilaterale in cui l'acquisto ad opera del concedente va effettuato per conto dell'utilizzatore, con la previsione, quale elemento naturale del negozio dell'esonero del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4195 del 6 maggio 1996
«Nel contratto di leasing il concedente è tenuto a garantire all'utilizzatore il pacifico godimento del bene ed, a sua volta, l'utilizzatore è tenuto ad avere cura del bene, ad usarlo in modo ragionevole ed a conservarlo nello stato in cui gli è...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2137 del 31 gennaio 2006
«In tema di durata della locazione, il limite massimo previsto dall'art. 1573 c.c. deve intendersi applicabile non solo quando sia stata pattuita sin dall'inizio una durata eccedente i trenta anni ma anche quando, pur pattuita una durata inferiore,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10897 del 6 dicembre 1996
«L'art. 1575 n. 1 c.c., a norma del quale il locatore è obbligato a consegnare al conduttore la cosa locata, non si applica se le parti di un contratto di leasing stabiliscono invece che il fornitore, scelto dall'utilizzatore, deve consegnargli...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8005 del 8 agosto 1990
«La molestia di diritto, per la quale l'art. 1585 primo comma c.c. stabilisce l'obbligo di garanzia del concedente, si verifica quando un terzo, reclamando sul bene locato diritti reali o personali in conflitto con le posizioni accordate al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15301 del 29 novembre 2000
«La disposizione sancita dall'art. 1591 c.c. (danni per ritardata restituzione) costituisce espressione di un principio applicabile a tutti i tipi di contratto con i quali viene concessa l'utilizzazione dei bene dietro corrispettivo, per l'ipotesi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10485 del 1 agosto 2001
«La condanna dell'affittuario dell'immobile in mora nella restituzione dello stesso al risarcimento del maggior danno a norma dell'art. 1591 c.c. esige la prova specifica dell'esistenza di tale danno e del suo concreto ammontare; il relativo onere...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11753 del 20 novembre 1998
«Le azioni che i dipendenti dell'appaltatore possono esperire nei confronti dell'impresa committente per la soddisfazione delle loro spettanze in base all'art. 1676 c.c. e all'art. 3 L. 23 ottobre 1960, n. 1369 si differenziano per finalità e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1442 del 16 aprile 1975
«I1 diritto di esclusiva, a qualunque negozio giuridico acceda (agenzia, somministrazione, vendita, ecc.), non implica necessariamente il divieto, a carico del preponente, del somministrante, comunque del concedente, di concludere affari...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4912 del 28 maggio 1996
«Perché il comodato non perda la sua natura essenzialmente gratuita, è necessario che l'interesse del comodante (che può ritenersi sempre immanente al contratto, quanto meno come intento di fare acquisire un'utilità al comodatario) non abbia di per...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5111 del 3 aprile 2003
«La natura giuridica del pegno irregolare comporta che le somme di danaro o i titoli depositati presso il creditore diventano — diversamente che nell'ipotesi di pegno regolare — di proprietà del creditore stesso, che ha diritto a soddisfarsi,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20747 del 3 ottobre 2007
«L'azione di arricchimento senza causa, ai sensi dell'art. 2041 c.c., ha carattere sussidiario e, quindi, non è proponibile quando il danneggiato può esercitare azioni tipiche per farsi indennizzare del pregiudizio subito; la valutazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13015 del 9 dicembre 1992
«L'art. 2054 comma terzo c.c. prevedendo una responsabilità senza colpa per fatto altrui costituisce norma di eccezione e, pertanto, non è suscettibile di applicazione analogica (art. 14 Preleggi) nei confronti di soggetti diversi da quelli in essa...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2366 del 8 giugno 1977
«Qualora il libretto colonico non sia stato tenuto, o sia stato tenuto irregolarmente — attesa la struttura associativa del rapporto e la finalità cui l'istituzione e la tenuta del libretto tendono — l'obbligo di rendere il conto non grava su una...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1339 del 10 aprile 1975
«A norma dell'art. 2162 primo comma c.c., soltanto il mezzadro e non anche il concedente ha l'onere di proporre reclamo, nel corso dell'annata colonica entro novanta giorni dalla consegna del libretto colonico, contro le annotazioni eseguite dallo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16234 del 29 ottobre 2003
«Nel contratto di colonia parziaria, come anche nella mezzadria, l'impresa di coltivazione del fondo viene esercitata in forma associativa dal concedente e dal concessionario (così che, mentre il primo conferisce il godimento del fondo e delle...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8159 del 15 giugno 2000
«In tema di «gruppi» di società collegate tra loro in senso economico e dirigenziale (ma non anche sotto il profilo giuridico), la validità di atti (nella specie, fideiussione) compiuti dall'organo amministrativo di una di esse in favore di altra...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13551 del 12 giugno 2006
«In tema di pegno di crediti, il mero scambio dei consensi produce solo gli effetti prodromici disciplinati dagli artt. 2801 e 2802 c.c., ma non dà luogo, di per sé solo, alla nascita del diritto reale di garanzia sul credito, poiché questo sorge...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19963 del 14 ottobre 2005
«In tema di azione revocatoria ordinaria, non essendo richiesta, a fondamento dell'azione, la totale compromissione della consistenza patrimoniale del debitore, ma soltanto il compimento di un atto che renda più incerta o difficile il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9314 del 9 aprile 2008
«Il creditore che agisce in surroga in luogo del proprio debitore, ai sensi dell'art. 2900 c.c., esercita il medesimo diritto che sarebbe spettato a quest'ultimo. Pertanto, ove si tratti di diritto di fonte contrattuale, ed il debitore surrogato...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4746 del 30 gennaio 2008
«In caso di dissequestro di un bene oggetto di un contratto di leasing già sottoposto a sequestro preventivo, l'avente interesse alla restituzione non è il proprietario concedente bensì l'utilizzatore in quanto soggetto che assume i rischi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4214 del 16 marzo 2012
«In tema di finanziamento dell'esecuzione di un'opera pubblica affidata ad un concessionario, non è configurabile un rapporto di mandato sulla base del quale l'ente concedente sia obbligato a somministrare i mezzi per l'esecuzione ai sensi...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 14484 del 17 aprile 2012
«Il sequestro preventivo del veicolo finalizzato alla confisca per il reato di guida in stato di ebbrezza adottato prima della entrata in vigore della L. n. 120 del 2010, che ha configurato la confisca quale sanzione amministrativa accessoria,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 19600 del 12 novembre 2012
«La giurisdizione, come si desume dal principio di cui all'art. 5 c.p.c., si determina sulla base della domanda proposta dall'attore, e non anche del contenuto delle eventuali eccezioni sollevate dal convenuto, a meno che le stesse non evidenzino...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9815 del 4 ottobre 1990
«Qualora a seguito di verbale di conciliazione l'affittuario di fondo rustico si sia impegnato a rilasciare il fondo previo versamento da parte del concedente di una indennità, la competenza a conoscere dell'opposizione del primo contro il precetto...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1760 del 7 febbraio 2002
«In tema di appalto di opere pubbliche, appartiene alla giurisdizione del giudice ordinario la controversia che, senza porre in discussione atti o provvedimenti relativi alla procedura di aggiudicazione o alla individuazione del contraente, abbia...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 25495 del 4 dicembre 2009
«L'affidamento in concessione ad una società privata della gestione telematica di apparecchi di divertimento o intrattenimento della rete dell'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, riguardando un servizio strumentale all'esercizio di una...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 28549 del 2 dicembre 2008
«In tema di concessione in uso esclusivo a privati di beni demaniali, il giudice ordinario conosce di ogni controversia relativa agli obblighi derivanti da rapporti di natura privatistica che accedono a quello di concessione - come il rapporto di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 489 del 20 gennaio 1998
«La attribuzione, al privato, del godimento di beni del patrimonio indisponibile di un ente territoriale integra gli estremi della concessione amministrativa, e non anche dell'affitto di azienda o della locazione di immobile per uso diverso da...»