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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5206 del 28 gennaio 1993
«Attesa la peculiarità della recidiva in contrabbando prevista dall'art. 296, D.P.R. 23 gennaio 1973, n. 43 (in base al quale essa è operante obbligatoriamente e comporta l'applicazione di una pena di specie diversa — reclusione — rispetto a quella...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7025 del 23 febbraio 2011
«L'ammissione del giudizio abbreviato preclude la proposizione dell'eccezione di incompetenza per territorio, in quanto, in tal caso, l'imputato ha accettato di essere giudicato con un rito in cui difetta la fase dedicata alla trattazione ed alla...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3707 del 5 ottobre 1994
«Nel caso in cui si proceda per il reato di cui all'art. 416 bis c.p., la competenza, riservata al Gip del capoluogo del distretto, all'adozione dei provvedimenti previsti durante le indagini (art. 15 D.L. 20 novembre 1991, n. 367, convertito con...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3089 del 8 marzo 1999
«Pertanto, con riferimento al reato di associazione per delinquere di tipo mafioso, l'adesione al sodalizio criminoso che si è formato e ha operato in Italia, integra partecipazione a un reato commesso nel territorio dello Stato anche se l'aderente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6648 del 2 febbraio 1996
«Ai fini della individuazione del luogo di consumazione del reato associativo, determinante la competenza per territorio del tribunale, e, più esattamente, del luogo in cui ha avuto inizio la consumazione — trattandosi di reato permanente — pur in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3784 del 7 aprile 1995
«Considerata la natura permanente del reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti non è censurabile l'affermazione di competenza ratione loci del giudice del luogo in cui ha avuto inizio la consumazione del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 993 del 31 marzo 1992
«Conseguentemente la competenza per territorio a conoscere il detto reato spetta, ai sensi dell'art. 8 c.p.p. e degli artt. 272 e 274 comma primo c.p.m.p., al giudice del luogo ove ha avuto inizio la permanenza del fatto criminoso, ossia al...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1291 del 5 giugno 1996
«Le norme speciali di cui all'art. 30 L. 6 agosto 1990, n. 223, in tema di trattamento sanzionatorio e di competenza territoriale per il reato di diffamazione con attribuzione di fatto determinato commesso attraverso trasmissioni televisive —...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 45482 del 9 dicembre 2008
«Ai fini della determinazione della competenza per territorio in ordine al delitto di importazione nel territorio dello Stato di sostanze stupefacenti, si deve avere riguardo - trattandosi di reato di carattere istantaneo - al momento di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5897 del 7 dicembre 1995
«Il «luogo dell'accertamento del reato» che, ai sensi dell'art. 11, comma 2, D.L. 10 luglio 1982, n. 429, convertito in L. 7 agosto 1982, n. 516, determina la competenza per territorio in ordine ai reati previsti dal decreto medesimo in tema di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4127 del 16 luglio 1997
«Poiché il reato di ricettazione ha carattere istantaneo, ai fini della determinazione della competenza per territorio non può essere attribuito alcun rilievo al luogo in cui è stata accertata la detenzione della cosa, ma occorre, invece,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16307 del 26 aprile 2011
«La competenza per territorio per il reato di diffamazione, commesso mediante la diffusione di notizie lesive dell'altrui reputazione allocate in un sito della rete "Internet", va determinata in forza del criterio del luogo di domicilio...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2739 del 26 gennaio 2011
«La competenza per territorio, per il reato di diffamazione commesso mediante la diffusione di notizie lesive dell'altrui reputazione allocate in un sito "web", va determinata in forza del criterio del luogo di domicilio dell'imputato, in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 49356 del 22 dicembre 2009
«Qualora non sia possibile in alcun modo individuare un radicamento sul territorio dell'attività dell'associazione, in se stessa considerata, vanno presi in esame, ai sensi dell'art. 16 c.p.p., i reati connessi, in ordine di decrescente gravità, e...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 45743 del 10 dicembre 2008
«In tema di competenza per territorio, la residenza dell'imputato va individuata secondo criteri di effettività non prescrivendo la legge forme o modalità particolari per le ricerche relative al luogo di abitazione. (Nella fattispecie la Corte,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 33435 del 4 maggio 2006
«Ai fini della determinazione della competenza per territorio, l'adempimento dell'iscrizione della notizia di reato richiamato dalla regola suppletiva di cui all'art. 9, comma terzo, c.p.p. deve intendersi in senso rigorosamente formale, e deve...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11849 del 13 marzo 2003
«Al fine di determinare la competenza per territorio facendo ricorso alla regola suppletiva di cui al terzo comma dell'art. 9 c.p.p., che indica la competenza del giudice del luogo ove ha sede l'ufficio del pubblico ministero che per primo ha...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 8665 del 3 marzo 2010
«In caso di reato permanente, quando è ignoto il luogo in cui ha avuto inizio l'azione criminosa, il giudice competente per territorio può essere individuato in relazione al luogo in cui è avvenuta una parte dell'azione, utilizzando i criteri...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3624 del 4 aprile 1995
«In tema di richiesta di procedimento, mentre il primo comma dell'art. 128 c.p. fa decorrere il termine trimestrale di decadenza, per l'inoltro della richiesta di procedimento, dalla «notizia del fatto che costituisce reato», il diverso termine, di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1972 del 17 febbraio 1994
«A norma dell'art. 6 c.p. sono punibili secondo la legge italiana, come fossero commessi per intero in Italia, anche i reati la cui condotta è avvenuta solo in parte nel territorio dello Stato o ivi si è verificato l'evento. Ne risulta che anche i...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1333 del 22 marzo 1996
«Lo spostamento della competenza per territorio, previsto dal comma 2 dell'art. 11 c.p.p. per i procedimenti connessi a quello che riguarda un magistrato (sia questi indagato o imputato, persona offesa o danneggiata dal reato) permane anche nel...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 292 del 13 gennaio 2005
«La deroga alle regole generali della competenza per territorio nei procedimenti in cui un magistrato assume la qualità di indagato, di imputato ovvero di persona offesa o danneggiata dal reato, si applica anche al magistrato onorario il cui...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 45248 del 24 novembre 2003
«La speciale competenza stabilita dall'art. 11 c.p.p. per i procedimenti riguardanti i magistrati ha natura di competenza funzionale e non di competenza per territorio. Essa pertanto può essere eccepita o rilevata, anche di ufficio, in qualsiasi...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4697 del 7 febbraio 2002
«L'eccezione di incompetenza per territorio nei procedimenti riguardanti magistrati deve essere proposta entro la fase degli atti preliminari al giudizio, ai sensi dell'art. 21, comma 2, del codice di rito, e non dopo che il giudizio sia stato...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9834 del 19 settembre 2000
«La speciale competenza stabilita dall'art. 11 c.p.p. per i procedimenti riguardanti i magistrati ha natura non di competenza funzionale ma di competenza per territorio. Essa non può pertanto essere eccepita o rilevata dopo il termine di cui...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 667 del 29 aprile 1999
«La normativa contenuta nell'art. 11 c.p.p. in deroga all'ordinaria disciplina della competenza per territorio, presuppone, per la sua applicazione, che venga contestato, a carico o in danno del magistrato, un fatto di rilevanza penale, anche se ne...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6183 del 22 gennaio 1999
«In materia di competenza per territorio, la connessione con procedimenti riguardanti magistrati, che determina lo spostamento della competenza ai sensi dell'art. 11 c.p.p., resta ferma per tutte le fasi successive del giudizio, anche nel caso in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2211 del 11 luglio 1997
«In tema di connessione, quando, a seguito di sentenza di non luogo a procedere, riguardante alcune imputazioni per le quali è stata esercitata l'azione penale, i reati per i quali deve essere disposto il rinvio a giudizio, originariamente attratti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2729 del 22 dicembre 1994
«Invero, mentre il primo comma dell'art. 21 c.p.p. prescrive la rilevabilità, anche di ufficio, della incompetenza per materia in ogni stato e grado del processo, il terzo comma dello stesso articolo, assimilando il regime della incompetenza per...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 19831 del 9 giugno 2006
«L'attribuzione delle funzioni inquirenti per taluni reati all'ufficio del P.M. presso il tribunale del capoluogo del distretto (tra cui il delitto di associazione per delinquere di tipo mafioso), nel cui ambito ha sede il giudice competente,...»