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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4735 del 25 febbraio 2011
«L'assegnazione della casa coniugale disposta sulla base della concorde richiesta dei coniugi in sede di giudizio di separazione, in assenza di figli minori o maggiorenni non autosufficienti, non è opponibile né ai terzi acquirenti, né al coniuge...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5741 del 23 marzo 2004
«Gli accordi di separazione personale fra i coniugi, contenenti attribuzioni patrimoniali da parte dell'uno nei confronti dell'altro e concernenti beni mobili o immobili, non risultano collegati necessariamente alla presenza di uno specifico...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4890 del 7 marzo 2006
«Il coniuge il quale abbia venduto in nome proprio a terzi un'azienda commerciale facente parte della comunione legale può agire da solo per la giudiziale risoluzione del contratto in danno dell'acquirente senza che il contraente inadempiente possa...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 266 del 12 gennaio 2000
«La trattazione congiunta di cause soggette a riti differenti può attuarsi, secondo le regole di cui all'art. 40 c.p.c. (nel testo modificato dalla legge n. 353 del 1990), soltanto laddove tali cause siano connesse ai sensi degli artt. 31, 32, 34,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6559 del 27 giugno 1990
«Nell'ambito dell'istituto «dell'impresa familiare» di cui all'art. 230 bis c.c., caratterizzato dall'assenza di un vincolo societario e dalla insussistenza di un rapporto di lavoro subordinato tra i familiari e la persona del capo (quale...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1573 del 21 gennaio 2009
«In tema di dichiarazione giudiziale della paternità naturale, qualora la compatibilità genetica tra l'attore e l'asserito genitore abbia costituito oggetto di un accertamento tecnico preventivo svoltosi in assenza di contraddittorio per mancata...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4614 del 7 maggio 1998
«I provvedimenti temporanei ed urgenti resi, ai sensi degli artt. 316, 336 c.c., in tema di affidamento di figli minori possono formare oggetto di impugnazione mediante reclamó, alla Corte d'appello esclusivamente nei limiti in cui essi risultino...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2210 del 5 febbraio 2004
«Qualora sia proposta domanda di annullamento di un contratto per incapacità naturale, l'indagine relativa alla sussistenza dello stato di incapacità del soggetto che abbia stipulato il contratto ed alla malafede di colui che contrae con l'incapace...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5823 del 11 giugno 1998
«Giacché — giusta la previsione di cui all'art. 818 c.c. — gli atti ed i rapporti giuridici che hanno per oggetto la cosa principale coinvolgono — se non diversamente disposto — anche le pertinenze, la requisizione di un alloggio si estende, in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7474 del 11 agosto 1997
«Poiché per l'attuazione della costituzione del diritto reale di uso per parcheggio dei condomini di un edificio - artt. 18, L. 6 agosto 1967, n. 765 e 2, comma 2, L. 24 marzo 1989, n. 122 - è necessario identificare la superficie da assoggettare...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1908 del 27 gennaio 2009
«In materia di rapporti di vicinato, la previsione dell'art. 843 cod. civ. - secondo cui il proprietario è tenuto a permettere l'accesso o il passaggio nel suo fondo al fine di consentire al vicino lo svolgimento di opere necessarie alla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11163 del 24 dicembre 1994
«Il carattere amministrativamente illegittimo di un'opera edilizia (nella specie sopraelevazione di un preesistente corpo di fabbrica, in assenza di provvedimento concessorio) la quale non contrasti tuttavia con le prescrizioni comunali in materia...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 19486 del 15 luglio 2008
«In tema di distanze tra costruzioni, l'art. 873 cod. civ trova applicazione anche quando, a causa del dislivello tra i fondi, la costruzione edificata nell'area meno elevata non raggiunga il livello di quello superiore, in quanto il rispetto delle...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3229 del 25 maggio 1984
«La costruzione in aderenza alla fabbrica altrui (art. 877 c.c.) postula l'assenza di qualsiasi intercapedine rispetto al preesistente muro del vicino e la piena autonomia (statica e funzionale) nei riguardi dello stesso e, quindi, è consentita,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12491 del 4 dicembre 1995
«L'art. 889 c.c. (il quale prescrive la distanza legale minima di un metro tra il confine ed i tubi d'acqua pura o lurida, e loro diramazioni) pone una presunzione assoluta di dannosità della condotta in caso di distanza inferiore ad un metro. Ne...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 351 del 10 gennaio 2011
«In tema di distanze legali per pozzi e cisterne, l'art. 889 c.c. è norma di carattere generale, mentre il successivo art. 890 c.c. è norma di carattere specifico, che riguarda i depositi nocivi o pericolosi per i quali sussiste una presunzione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2084 del 5 aprile 1982
«L'assenza di parapetto su una terrazza di copertura di un edificio posta a distanza inferiore a quella legale, che sia di normale accessibilità e praticabilità da parte del proprietario, costituisce elemento decisivo per escludere che l'opera...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6576 del 29 marzo 2005
«In materia di diritti reali, l'obbligo del rispetto delle distanze legali trova applicazione anche quando la veduta viene esercitata dal piano terreno di una costruzione (nella fattispecie, dal portico inserito nel fabbricato), non occorrendo che...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 319 del 18 gennaio 1982
«L'apertura di vedute in violazione del disposto dell'art. 905 c.c. sul tetto di proprietà esclusiva di un condomino, non esclude il pregiudizio degli altri condomini i quali, pertanto, possono agire in negatoria servitutis , in quanto i vincoli...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11956 del 22 maggio 2009
«In materia di luci e di vedute, il diritto di proprietà di un immobile fronteggiante il fondo altrui non può attribuire, in assenza di titoli specifici (negoziali o originari, come l'usucapione), anche l'acquisto della servitù di veduta; ne...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23798 del 8 novembre 2006
«La realizzazione senza titolo di opere e manufatti di natura privata su terreno altrui, pur se conformi agli strumenti urbanistici ed autorizzati dall'autorità comunale, è disciplinata non dalla regola dell'occupazione appropriativa, ma dalla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 956 del 26 gennaio 1995
«L'elemento distintivo tra la domanda riconvenzionale, che rientra nel divieto dello ius novorum sancito dall'art. 345 c.p.c., e l'eccezione riconvenzionale, la quale può invece essere proposta per la prima volta nel giudizio di appello,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10441 del 18 luglio 2002
«In materia di ricorso per cassazione, è inammissibile, per nullità della procura, il ricorso o il controricorso proposto da persona giuridica in assenza di elemento alcuno idoneo a consentire l'accertamento dell'identità personale della persona...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 345 del 10 gennaio 2011
«La buona fede rilevante ai fini dell'accessione invertita di cui all'art. 938 c.c. consiste nel ragionevole convincimento del costruttore di edificare sul proprio suolo e di non commettere alcuna usurpazione. Essa, in assenza di una previsione...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1552 del 5 febbraio 2002
«È esclusa la demanialità della darsena costruita su suolo privato circondato da proprietà privata con accesso al lago mediante un lungo canale che regola il flusso e il deflusso delle acque, in assenza di una modificazione strutturale del lago,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15716 del 8 novembre 2002
«La denuncia di successione — avente, di per sé, efficacia a soli fini fiscali — non è idonea a fornire la prova del diritto di proprietà di un determinato bene, ma, in assenza di prove o indizi di segno contrario, può costituire elemento di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11605 del 21 novembre 1997
«L'attore in rivendica è tenuto a dimostrare la proprietà del bene che assume a lui appartenente fornendo la prova (anche risalendo ai propri danti causa) dell'acquisto a titolo originario della res oggetto della controversia, non potendo,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9096 del 24 agosto 1991
«Poiché il catasto è preordinato a fini essenzialmente fiscali, il diritto di proprietà, al pari degli altri diritti reali, non può — in assenza di altri e più qualificanti elementi ed in considerazione del rigore formale prescritto per tali...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 190 del 11 gennaio 1999
«Il nostro sistema giuridico non prevede la facoltà, per i privati, di costituire servitù meramente personali (cosiddette «servitù irregolari»), vantaggio non del fondo finitimo, bensì del singolo proprietario di quest'ultimo, sì che siffatta...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12814 del 18 dicembre 1997
«Le domande di cui agli artt. 1051 e 1052 hanno titolo diverso. I fatti ai quali le due disposizioni citate legano il diritto potestativo del proprietario del fondo assolutamente o relativamente intercluso o il diritto del proprietario del fondo...»