-
Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 22343 del 6 settembre 2019
«In tema di esecuzione specifica dell'obbligo di concludere un contratto traslativo, ove l'efficacia del contratto preliminare sia stata sottoposta a condizione sospensiva (ovvero a termine), il giudice, adito ai sensi dell'art. 2932 c.c., non può...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14006 del 19 giugno 2014
«Nel contratto a prestazioni corrispettive sottoposto a condizione sospensiva, salvo che la parte abbia violato l'obbligo ex art. 1358 c.c. di comportarsi secondo buona fede per conservare integre le ragioni dell'altra parte, l'eventuale domanda di...»
-
Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 21427 del 6 luglio 2022
«In caso di inadempimento dell'obbligo di comportarsi secondo buona fede in pendenza della condizione sospensiva ai sensi dell'art. 1358 c.c., il momento dell'inadempimento - utile ai fini della determinazione del danno risarcibile e della sua...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 24699 del 14 settembre 2021
«Nell'interpretazione di una clausola negoziale, la comune intenzione dei contraenti deve essere ricercata sia indagando il senso letterale delle parole, alla luce dell'integrale contesto negoziale, ai sensi dell'art. 1363 c.c., sia utilizzando i...»
-
Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 10984 del 26 aprile 2021
«Ai fini della determinazione dello scaglione degli onorari di avvocato per la liquidazione delle spese di lite a carico della parte la cui domanda di pagamento di somme o di risarcimento del danno sia stata rigettata, il valore della causa, che va...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5368 del 7 marzo 2018
«La domanda dell'appaltatore volta a conseguire dal committente il corrispettivo previsto per l'esercizio della facoltà di recesso pattuita in suo favore ai sensi dell'art. 1373 c.c. presuppone l'esistenza di un patto espresso che attribuisca al...»
-
Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 21207 del 23 luglio 2021
«L'art. 1383 cod. civ. vieta il cumulo tra la domanda della prestazione principale e quella diretta ad ottenere la penale per l'inadempimento, ma non esclude che si possa chiedere tale prestazione insieme con la penale per il ritardo e, nella...»
-
Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 5651 del 23 febbraio 2023
«In tema di contratto preliminare di compravendita di bene immobile, in caso di risoluzione per inadempimento del promissario acquirente, ai sensi dell'art. 1383 c.c., è legittimo il cumulo tra la penale per l'inadempimento e l'indennità di...»
-
Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 10660 del 1 aprile 2022
«L'art. 1383 c.c., che vieta il cumulo tra la domanda della prestazione principale e quella diretta ad ottenere la penale per l'inadempimento, non esclude che si possa chiedere tale prestazione insieme con la penale per il ritardo e, nella ipotesi...»
-
Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 18392 del 8 giugno 2022
«In tema di inadempimento contrattuale, una volta conseguita attraverso la diffida ad adempiere la risoluzione del contratto al quale accede la prestazione di una caparra confirmatoria, l'esercizio del diritto di recesso è definitivamente precluso,...»
-
Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 11466 del 15 giugno 2020
«Non sussiste violazione del principio di corrispondenza tra chiesto e pronunciato allorché il giudice, qualificando giuridicamente in modo diverso rispetto alla prospettazione della parte i fatti da questa posti a fondamento della domanda, le...»
-
Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 20120 del 7 ottobre 2016
«La domanda cd. supertardiva proposta, ex art. 101, comma 4, l.fall., da una società in accomandita semplice assumendo di non aver ricevuto l'avviso di cui all'art. 92 l.fall., è inammissibile ove il suo socio accomandatario e legale...»
-
Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 41438 del 23 dicembre 2021
«In tema di rappresentanza senza poteri, se la domanda di accertamento dell'inefficacia del contratto sia proposta dallo pseudo rappresentato nei confronti sia del terzo che del falso rappresentante che lo ha stipulato, si determina un cumulo...»
-
Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 9672 del 26 maggio 2020
«In tema di locazione immobiliare, la prova per testimoni è ammissibile se la domanda è diretta a far valere l'illiceità dell'accordo dissimulato che preveda un canone superiore rispetto a quello risultante dal contratto registrato (ex art. 1417...»
-
Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 50 del 3 gennaio 2023
«Il rilievo d'ufficio della nullità del contratto è precluso al giudice dell'impugnazione quando sulla validità del rapporto si è formato il giudicato interno e cioè, nel caso in cui la nullità abbia formato oggetto di domanda o di eccezione in...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16051 del 18 giugno 2018
«Il giudice innanzi al quale sia stata proposta domanda di nullità integrale del contratto, deve rilevarne d'ufficio la nullità solo parziale e qualora le parti, all'esito di tale indicazione officiosa, omettano di proporre un'espressa istanza di...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 20388 del 1 agosto 2018
«Il giudice innanzi al quale sia stata proposta domanda di accertamento della nullità di un contratto o di una singola clausola contrattuale ha il potere-dovere di rilevare d'ufficio - previa instaurazione del contraddittorio sul punto -...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3308 del 5 febbraio 2019
«La rilevazione d'ufficio delle nullità negoziali - sotto qualsiasi profilo, anche diverso da quello allegato dalla parte, e altresì per le ipotesi di nullità speciali o di protezione - è sempre obbligatoria, purché la pretesa azionata non venga...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2670 del 5 febbraio 2020
«Con riferimento alla domanda (o all'eventuale eccezione) di nullità di un contratto, mentre per le parti contraenti l'interesse ad agire è "in re ipsa", in dipendenza dell'attitudine del contratto di cui si invoca la nullità ad incidere nella loro...»
-
Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 6728 del 7 marzo 2023
«Il rilievo d'ufficio della nullità, in grado d'appello, non deve necessariamente concernere il rapporto giuridico oggetto diretto della domanda, ma può fondarsi anche su circostanze di fatto introdotte nel giudizio in via d'eccezione. (Nella...»
-
Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 6664 del 16 marzo 2018
«Accertata la nullità del contratto d'investimento, il venir meno della causa giustificativa delle attribuzioni patrimoniali comporta l'applicazione della disciplina dell'indebito oggettivo, di cui agli artt. 2033 ss. c.c., con il conseguente...»
-
Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 7721 del 16 marzo 2023
«Nelle controversie aventi a oggetto la domanda di ripetizione di indebito conseguente alla declaratoria di nullità delle clausole contrattuali e delle prassi bancarie contrarie a norme imperative e inderogabili, la ricerca dei versamenti di natura...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23987 del 26 settembre 2019
«In caso di risoluzione del contratto di locazione per impossibilità sopravvenuta per causa non imputabile alle parti (nella specie per lo stato di inagibilità dell'immobile conseguente ad evento sismico), non trova applicazione l'art. 1591 c.c. -...»
-
Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 24427 del 8 agosto 2022
«Una questione pregiudiziale idonea a configurarsi quale causa pregiudiziale postula non solo che vi sia una domanda di parte relativa ad un punto costituente un antecedente logico necessario, di fatto o di diritto, rispetto alla decisione della...»
-
Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 7041 del 9 marzo 2023
«In tema di inadempimento del contratto d'appalto, laddove l'opera risulti ultimata, il committente, convenuto per il pagamento, può opporre all'appaltatore le difformità ed i vizi dell'opera, in virtù del principio "inadimpleti non est...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10917 del 26 aprile 2021
«La condanna alla restituzione del bene o del prezzo, quale conseguenza dell'inesatto adempimento di un contratto a prestazioni corrispettive, presuppone l'espressa domanda di parte, non essendo l'effetto restitutorio implicito nella domanda di...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 26862 del 22 ottobre 2019
«Nei contratti ad esecuzione periodica o continuata, se l'effetto della risoluzione per inadempimento non si estende alle prestazioni già eseguite, in ogni caso la disposizione di cui all'art. 1458, comma 2, c.p.c., è invocabile solo se esse...»
-
Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 28722 del 4 ottobre 2022
«La risoluzione del contratto, pur comportando, per l'effetto retroattivo sancito dall'art. 1458 cod. civ., l'obbligo del contraente di restituire la prestazione ricevuta, non autorizza il giudice ad emettere il provvedimento restitutorio in...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 24915 del 18 agosto 2022
«In tema di giudicato, va esclusa la riconducibilità della domanda restitutoria nell'ambito del "deducibile" connesso all'azione di risoluzione del contratto, in quanto l'effetto restitutorio non può ritenersi implicito nella domanda di...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20564 del 13 ottobre 2015
«In tema di contratto stipulato da "falsus procurator", la deduzione del difetto o del superamento del potere rappresentativo e della conseguente inefficacia del contratto, da parte dello pseudo rappresentato, integra una mera difesa, atteso che la...»