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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 35133 del 29 novembre 2022
«Il principio di generale emendabilità della dichiarazione si riferisce all'ipotesi ordinaria nella quale la stessa rivesta carattere di mera dichiarazione di scienza, mentre, nelle parti in cui abbia carattere negoziale lo stesso non opera, salvo...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 27323 del 16 settembre 2022
«L'azione di annullamento delle pattuizioni di contenuto economico contenute negli accordi di separazione consensuale omologata può essere esercitata, integrando un vizio della volontà, nel caso di violenza morale, che si verifica qualora uno dei...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 12058 del 13 aprile 2022
«In materia di annullamento del contratto per vizi della volontà, si verifica l'ipotesi della violenza, invalidante il negozio giuridico, qualora uno dei contraenti subisca una minaccia specificamente finalizzata ad estorcere il consenso alla...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 11605 del 11 aprile 2022
«Il dolo omissivo, pur potendo viziare la volontà, è causa di annullamento, ai sensi dell'art. 1439 c.c., solo quando l'inerzia della parte si inserisca in un complesso comportamento, adeguatamente preordinato, con malizia o astuzia, a realizzare...»
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Cassazione civile, Sez. V, ordinanza n. 6046 del 4 marzo 2020
«In tema di accertamento standardizzato, la dichiarazione del contribuente di volersi adeguare allo studio di settore, avendo natura di atto negoziale, incidente sulla determinazione dell'imponibile e sull'entità del tributo da versare, è sottratta...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 31078 del 28 novembre 2019
«La rilevanza dell'errore, come causa di annullamento del negozio, è caratterizzata dal duplice profilo della sua essenzialità e della riconoscibilità, intesa, quest'ultima, come capacità di rilevazione di esso da parte di una persona di media...»
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Cassazione civile, Sez. V, ordinanza n. 30404 del 23 novembre 2018
«La dichiarazione dei redditi affetta da errori è emendabile con limitato riguardo ai dati riferibili ad esternazioni di scienza o di giudizio, mentre, nel caso di errori relativi all'indicazione di dati costituenti espressione di volontà...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20321 del 26 luglio 2019
«In tema di locazione di immobili adibiti ad uso diverso da quello di abitazione, l'errore nella determinazione del canone a misura, che sia stato specificamente pattuito sia con riferimento alla base di calcolo, sia con riferimento al risultato...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 31237 del 29 novembre 2019
«Sebbene le denunce dei redditi costituiscano di norma delle dichiarazioni di scienza e possano, quindi, essere modificate ed emendate in presenza di errori che espongano il contribuente al pagamento di tributi maggiori di quelli effettivamente...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 17053 del 16 giugno 2021
«In tema di compravendita delle azioni di una società, che si assume stipulata ad un prezzo non corrispondente al loro effettivo valore, senza che il venditore abbia prestato alcuna garanzia in ordine alla situazione patrimoniale della società...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20305 del 9 ottobre 2015
«In materia di annullamento del contratto per vizi della volontà, si verifica l'ipotesi della violenza, invalidante il negozio giuridico, qualora uno dei contraenti subisca una minaccia specificamente finalizzata ad estorcere il consenso alla...»
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Corte di Giustizia dell'Unione Europea, Sez. Lavoro, sentenza n. 19320 del 15 giugno 2022
«In tema di violenza morale i requisiti previsti dall'art. 1435 c.c., possono variamente atteggiarsi, a seconda che la coazione si eserciti in modo esplicito, manifesto e diretto, o, viceversa, mediante un comportamento intimidatorio,...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 2862 del 31 gennaio 2023
«La fattispecie del dolo processuale revocatorio della parte è estensibile al cessionario del diritto controverso ove la sentenza sia stata determinata da una condotta dolosa, seppur materialmente riferibile al cedente, di cui il cessionario abbia...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20231 del 23 giugno 2022
«Ai fini dell'annullamento del contratto per dolo, non è sufficiente una qualunque influenza psicologica sull'altro contraente, ma occorre la presenza di artifizi, raggiri o menzogne tali da determinare una falsa rappresentazione della realtà...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 25968 del 24 settembre 2021
«In tema di contratti, a norma dell'art. 1439 c.c., il dolo è causa di annullamento del contratto quando i raggiri usati siano stati tali che, senza di essi, l'altra parte non avrebbe prestato il proprio consenso per la conclusione del contratto,...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 31731 del 4 novembre 2021
«A norma dell'art. 1439 c.c. il dolo è causa di annullamento del contratto quando i raggiri usati siano stati tali che, senza di essi, l'altra parte non avrebbe prestato il proprio consenso per la conclusione del contratto, ossia quando,...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 16682 del 25 giugno 2018
«La parte che chieda la risoluzione del contratto per inadempimento nel corso del giudizio dalla stessa promosso per ottenere l'adempimento, ai sensi dell'art. 1453, comma 2, c.c., può domandare, contestualmente all'esercizio dello "ius variandi",...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 4511 del 14 febbraio 2019
«La speciale disposizione di cui all'art. 1669 c.c. integra - senza escluderne l'applicazione - la disciplina generale in materia di inadempimento delle obbligazioni con la conseguenza che, in caso di opera non ultimata, restando l'appaltatore...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 12803 del 14 maggio 2019
«In tema di appalto, le domande di risoluzione del contratto e quelle di riduzione del prezzo o di eliminazione dei vizi non sono tra loro incompatibili, con la conseguenza che ne è ammesso il cumulo in un unico giudizio, non ostandovi il disposto...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 13827 del 22 maggio 2019
«Nei contratti con prestazioni corrispettive, ai fini della pronuncia di risoluzione per inadempimento in caso di inadempienze reciproche deve procedersi ad un esame del comportamento complessivo delle parti, al fine di stabilire quale di esse, in...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 32126 del 10 dicembre 2019
«La stipulazione di un contratto a prestazioni corrispettive e l'inadempimento di uno dei contraenti sono, ai sensi dell'art. 1453 c.c., i fatti costitutivi del diritto dell'altro contraente ad ottenere la risoluzione del contratto, ovvero...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12637 del 25 giugno 2020
«Il divieto, posto dall'articolo 1453 c.c., di chiedere l'adempimento, una volta domandata la risoluzione del contratto, viene meno e non ha più ragion d'essere quando la domanda di risoluzione venga rigettata, rimanendo in vita in tal caso il...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 8220 del 24 marzo 2021
«In tema di risoluzione per inadempimento, il giudice, per valutarne la gravità, deve tener conto di tutte le circostanze, oggettive e soggettive, dalle quali sia possibile desumere l'alterazione dell'equilibrio contrattuale. (In applicazione del...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 19706 del 21 settembre 2020
«Quando i contraenti richiedano reciprocamente la risoluzione del contratto, ciascuno attribuendo all'altro la condotta inadempiente, il giudice deve comunque dichiarare la risoluzione dello stesso, atteso che le due contrapposte manifestazioni di...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 36918 del 26 novembre 2021
«La pronuncia di risoluzione del contratto può avere natura costitutiva o meramente dichiarativa, in conseguenza della causa di scioglimento del rapporto prospettata ed accolta; in particolare, l'azione di risoluzione del contratto per...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 22002 del 3 settembre 2019
«In tema di diffida ad adempiere, costituisce un accertamento di fatto la valutazione di congruità del termine assegnato al debitore ai sensi dell'art. 1454, comma 2, c.c., anche se inferiore a quello legale.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8943 del 14 maggio 2020
«In tema di diffida ad adempiere, la fissazione al debitore di un termine per l'adempimento inferiore ai quindici giorni trova fondamento solo in presenza delle condizioni di cui all'art. 1454, comma 2, c.c., ovvero allorché ricorra una specifica...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 12182 del 22 giugno 2020
«In materia di responsabilità contrattuale, la valutazione della gravità dell'inadempimento ai fini della risoluzione di un contratto a prestazioni corrispettive, ai sensi dell'art. 1455 c.c., costituisce questione di fatto, la cui valutazione è...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 40325 del 16 dicembre 2021
«L'art. 1455 c.c. trova applicazione anche nel caso di previa diffida ad adempiere, ex art. 1454 c.c..»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 19579 del 9 luglio 2021
«Nella valutazione della gravità dell'inadempimento di un contratto, vanno preliminarmente distinte le violazioni delle obbligazioni costitutive del sinallagma contrattuale, che possono essere apprezzate ai fini della valutazione della gravità di...»