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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22046 del 11 settembre 2018
«Ove le parti subordinino gli effetti di un contratto preliminare di compravendita immobiliare alla condizione che il promissario acquirente ottenga da un istituto bancario un mutuo per potere pagare in tutto o in parte il prezzo stabilito, tale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16795 del 26 giugno 2018
«Nella vendita di cosa gravata da oneri o da diritti di godimento di terzi, la conoscibilità del vincolo urbanistico gravante sulla cosa, idonea ad escludere la responsabilità del venditore ex art. 1489 c.c., deve essere valutata in concreto, alla...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 15929 del 18 giugno 2018
«Il mutuo di scopo risponde alla funzione di procurare al mutuatario i mezzi economici destinati al raggiungimento di una determinata finalità, comune al finanziatore, la quale, integrando la struttura del negozio, ne amplia la causa rispetto alla...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 22437 del 24 settembre 2018
«Il modello di assicurazione della responsabilità civile con clausole "on claims made basis", quale deroga convenzionale all'art. 1917, comma 1, c.c., consentita dall'art. 1932 c.c., è riconducibile al tipo dell'assicurazione contro i danni e,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24198 del 4 ottobre 2018
«Non rientra nel potere discrezionale della pubblica amministrazione stabilire se dare o meno attuazione ad un provvedimento dell'autorità giudiziaria - a maggior ragione quando lo stesso abbia ad oggetto la tutela di un diritto riconosciuto dalla...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 15035 del 8 giugno 2018
«I versamenti in conto capitale effettuati dai soci in favore della società palesano una natura che dipende dalla ricostruzione della comune intenzione delle parti, la cui prova va desunta in via principale dal modo in cui il rapporto ha trovato...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 40683 del 13 settembre 2018
«comma 4, cod. proc. pen., di un legale non abilitato all'assistenza processuale nella lingua parlata dall'imputato è affetta da nullità assoluta ai sensi dell'art. 179 cod. proc. pen. e dell'art. 18-ter del d.P.R. 15 luglio 1988, n. 574, recante...»
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Cassazione civile, sentenza n. 2612 del 8 agosto 1952
«La norma di cui agli artt. 168 bis c.p.c. e 82 delle disposizioni di attuazione trova applicazione sia nel caso in cui il giudice designato non tenga per disposizione generale udienza nel giorno fissato per la prima comparizione delle parti, sia...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 410 del 18 febbraio 1967
«L'ordinanza presidenziale e quella del giudice istruttore, ex art. 708 c.p.c., non possono annoverarsi tra gli atti di volontaria giurisdizione — nel qual caso sarebbero reclamabili al presidente della Corte d'appello o alla corte stessa, a norma...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1976 del 12 ottobre 1976
«Le mansioni di operaio e quelle impiegatizie d'ordine, pur potendo queste ultime concretarsi anche in attività materiali (non manuali, ma strettamente esecutive) e le prime anche in attività intellettive (ma non integrative o sostitutive di quelle...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6606 del 4 dicembre 1982
«Il principio secondo cui le azioni di rivendica e di accertamento di diritti reali immobiliari non danno luogo a litisconsorzio necessario nei confronti di tutti coloro che compossiedono e vantano la comunione del diritto preteso dall'atto, non si...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7433 del 16 dicembre 1983
«L'art. 2095 c.c. pur prevedendo tre categorie fondamentali di lavoratori subordinati (dirigenti, amministrativi o tecnici, impiegati e operai), consente di determinare contrattualmente le mansioni specifiche tipiche di ciascuna categoria e –...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1498 del 11 febbraio 1987
«Nel nuovo rito del lavoro, la disposizione dell'undicesimo comma dell'art. 420 c.p.c. – secondo cui «a tutte le notificazioni e comunicazioni occorrenti provvede l'ufficio» – si riferisce soltanto alle notificazioni e comunicazioni necessarie per...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3475 del 21 luglio 1989
«La parte, che intende ottenere il ripristino della situazione di fatto, modificata dalla controparte in attuazione d'un provvedimento d'urgenza adottato con decreto e poi revocato con ordinanza, non ha interesse ad instaurare un giudizio di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 153 del 16 gennaio 1990
«La riassunzione della causa, una volta cessata la causa di sospensione necessaria ex art. 295 c.p.c., va fatta a norma delle disposizioni dell'art. 170 dello stesso codice e dell'art. 125 delle relative norme di attuazione, e cioè mediante...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13277 del 10 dicembre 1991
«Le spese processuali necessarie all'attuazione dei provvedimenti di urgenza ex art. 700 c.p.c. – cui è preposto lo stesso giudice di questi ultimi e non quello dell'esecuzione – vanno regolate dalla sentenza che definisce il giudizio di merito e,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2719 del 14 marzo 1991
«L'azione proposta da dipendenti pubblici e da un sindacato dei medesimi, volta a conseguire l'attuazione delle misure idonee a tutelare l'integrità psicofisica dei lavoratori sulla base dell'obbligo gravante sul datore di lavoro ai sensi dell'art....»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2078 del 20 febbraio 1993
«La dichiarazione con la quale taluna delle parti, in relazione a trattative intercorse con i contraddittori e agli accordi raggiunti con gli stessi in corso di lite, assuma l'impegno di «abbandonare la causa», in mancanza di un formale atto di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7321 del 5 luglio 1993
«Nel caso di fusione (o incorporazione) di società, la nascita del nuovo ente — con la conseguente estinzione delle società fuse (o di quella incorporata) e l'attuazione, a favore della nuova persona giuridica, di una successione universale analoga...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7905 del 16 luglio 1993
«In tema di disciplina del commercio, il D.M. 30 agosto 1971, che determina le tabelle merceologiche, ed i successivi decreti di modificazione delle stesse hanno natura normativa, essendo emanati in attuazione di un'espressa disposizione di legge...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 358 del 15 gennaio 1994
«Il presidente del tribunale che a norma del secondo comma dell'art. 2367 c.c., nel caso in cui gli amministratori o i sindaci non provvedano alla convocazione dell'assemblea, richiesta da tanti soci che rappresentino almeno un quinto del capitale...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 822 del 21 ottobre 1994
«L'ordinanza emessa in sede di procedimento cautelare, sia prima dell'inizio del giudizio di merito, sia nella pendenza di esso, con la quale il giudice dichiara la propria incompetenza, o rigetta il ricorso per motivi di rito o di merito, o lo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2431 del 2 marzo 1995
«Nel giudizio innanzi alla Corte di cassazione, secondo quanto disposto dall'art. 372 c.p.c., non è ammesso il deposito di atti e documenti non prodotti nei precedenti gradi di processo, salvo che non riguardino l'ammissibilità del ricorso e del...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 89 del 4 gennaio 1995
«Ai sensi dell'art. 230 bis cod. civ., la concreta collaborazione del partecipante all'impresa familiare - istituto la cui costituzione non può essere automatica, senza alcuna volontà degli interessati, ma al contrario, quando non avvenga mediante...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 80 del 9 gennaio 1996
«Poiché l'esecuzione del provvedimento d'urgenza (o del provvedimento possessorio), anche nella normativa in vigore prima della riforma di cui alla legge 26 novembre 1990, n. 353, spetta allo stesso giudice che lo ha emesso, l'attuazione e la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8221 del 11 settembre 1996
«La legittimità dell'esecuzione forzata è data non dalla semplice esistenza del titolo esecutivo, ma dal collegamento del titolo con una determinata situazione di fatto, ossia dalla permanenza e dall'attualità dell'ordine contenuto nel titolo....»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1525 del 19 febbraio 1997
«La mera collaborazione familiare tra coniugi, di per sè insufficiente ove coincida con l'attività oggetto di uno degli obblighi e doveri di cui agli artt. 143 e 147 c.c. ad integrare il requisito della partecipazione all'impresa familiare...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3001 del 7 aprile 1997
«Nell'ipotesi in cui al giudice ordinario venga richiesta, dopo l'instaurazione del giudizio arbitrale, una decisione sulla questione di competenza, il giudice deve limitarsi a prendere atto della circostanza che l'accordo derogatorio della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5672 del 25 giugno 1997
«L'esecuzione di un provvedimento possessorio è inseparabile dal procedimento nel quale esso fu pronunciato, e deve, pertanto, svolgersi nell'ambito dello stesso giudizio, senza dar luogo alla serie procedimentale della esecuzione forzata, onde...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7940 del 23 agosto 1997
«Il provvedimento della Corte d'appello, con il quale si conclude, a norma dell'art. 2674 bis c.c. e art. 113 ter att. stesso codice, il procedimento sul reclamo proposto avverso la trascrizione o l'iscrizione con riserva al fine di conservare gli...»