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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 331 del 28 febbraio 1966
«Secondo il sistema stabilito dal legislatore nell'art. 220 c.p. in caso di concorso della pena e della misura di sicurezza del ricovero in una casa di cura e di custodia, la regola è che l'esecuzione della misura di sicurezza segue l'esecuzione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 17951 del 16 aprile 2004
«Ai fini della determinazione della durata della misura di sicurezza del ricovero in manicomio giudiziario rileva ex art. 222 c.p. la pena che la legge stabilisce per il reato addebitato e pertanto non è valutabile la riduzione di pena prevista in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1289 del 2 febbraio 2000
«Ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 255 c.p., per «atti o documenti concernenti la sicurezza dello Stato», possono intendersi — nell'ambito dell'accertamento del requisito della segretezza, demandato all'autorità giudiziaria —...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5262 del 30 aprile 1988
«Il reato di possesso ingiustificato di mezzi di spionaggio in luoghi militari o in loro prossimità, di cui all'art. 260, primo comma, n. 2, c.p. consiste nella volontà cosciente di detenere i suddetti mezzi per servirsene per un uso non consentito...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1821 del 22 novembre 1965
«Col termine «colto in possesso ingiustificato» usato nell'art. 260, n. 2, c.p., si è inteso fare riferimento alla detenzione materiale degli strumenti, collegata ad un rapporto di attualità e di immediatezza con le persone, essendo indubbio che la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3348 del 29 gennaio 2002
«In tema di procacciamento e rivelazione di notizie di carattere segreto o riservato concernenti la sicurezza dello Stato, è sindacabile da parte del giudice il provvedimento impositivo del segreto ovvero del divieto di divulgazione, che concorre...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 329 del 22 febbraio 1974
«Nella sua accezione più comune, il segreto è quello stato di fatto, per cui una notizia è conosciuta solo da una persona o da una ristrettissima cerchia di persone, e la garanzia giuridica si attua col divieto di portare la notizia a conoscenza di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1072 del 17 gennaio 2007
«L'art. 270 sexies c.p. rinvia, quanto alla definizione delle condotte terroristiche o commesse con finalità di terrorismo, agli strumenti internazionali vincolanti per l'Italia, e, in tal modo, introduce un meccanismo idoneo ad assicurare...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 562 del 22 maggio 1972
«L'ipotesi criminosa enunciata nell'art. 278 c.p. non richiede affatto, per l'integrazione della fattispecie, il vilipendio, ma prevede semplicemente l'offesa all'onore o al prestigio del Capo dello Stato (al quale è equiparato il Sommo Pontefice)....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 38260 del 16 ottobre 2007
«La speciale circostanza attenuante prevista dall'art. 4, D.L. 15 dicembre 1979 n. 625, conv. con mod. dalla legge 6 febbraio 1980 n. 15, per i delitti commessi per finalità di terrorismo o di eversione dell'ordine democratico, va riconosciuta...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1569 del 27 novembre 1968
«A differenza che per le ipotesi criminose previste dagli artt. 432, 433 e 434 c.p., per la sussistenza del delitto di detenzione di materie esplodenti (art. 435 c.p.) non è richiesto il verificarsi di un pericolo per la pubblica incolumità. Il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1684 del 14 febbraio 1978
«L'elemento materiale del delitto previsto dall'art. 285 del c.p. consiste nel compimento di qualsiasi fatto diretto a portare la devastazione, il saccheggio o la strage nel territorio dello Stato o in una parte di esso. È, quindi, sufficiente, per...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 1 del 18 marzo 1970
«Il delitto di attentato contro l'integrità dello Stato, enunciato dalla legge nella ipotesi astratta di «un fatto diretto a sottoporre il territorio dello Stato o una parte di esso alla sovranità di uno Stato straniero» (art. 241 c.p.), si...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5807 del 10 maggio 1988
«Ai fini della contestazione delle circostanze aggravanti, mentre non è indispensabile l'indicazione delle relative disposizioni di legge, è necessario che nella formulazione dell'imputazione siano riportati gli estremi di fatto che costituiscono...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 22891 del 3 luglio 2006
«L'art. 5 della legge 24 febbraio 2006 n. 85 ha modificato l'art. 292 c.p., prevedendo per l'ipotesi aggravata di vilipendio alla bandiera una pena più mite, sicché, attesa la sostanziale continuità strutturale delle fattispecie criminose...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 788 del 25 gennaio 1985
«Nel reato, previsto e punito dall'art. 302 c.p., che è un reato formale, il dolo è meramente generico e cioè consiste nella semplice intenzionalità dell'azione od omissione, da cui la legge fa dipendere l'esistenza del delitto.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4906 del 7 aprile 1989
«Il delitto di cospirazione politica mediante associazione è un reato permanente, formale, di pericolo indiretto per la personalità dello Stato, ossia di pericolo presunto iuris et de iure per il semplice fatto della costituzione di un'associazione...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 14 del 7 giugno 1984
«Il dolo specifico, nella previsione dell'art. 306 c.p., estrinsecandosi nel proposito di commettere uno dei delitti contro la personalità interna o internazionale dello Stato, punibili con le pene dell'ergastolo o della reclusione, non si radica...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 29541 del 24 luglio 2001
«L'elemento soggettivo del reato di malversazione a danno dello Stato (art. 316 bis introdotto dall'art. 3 della legge 26 aprile 1990, n. 86), è costituito dal dolo generico, ossia, dalla volontà cosciente di sottrarre le risorse (contributo,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34563 del 8 agosto 2013
«Integra esclusivamente l'illecito amministrativo di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato di cui all'art. 316 ter, comma secondo, c.p., la condotta di colui che in sede di dichiarazione sostitutiva di certificazione - proposta al...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 40688 del 17 ottobre 2012
«Integra esclusivamente il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, la condotta di colui che in sede di dichiarazione sostitutiva di certificazione - proposta al fine di ottenere il contributo relativo al c.d. bonus bebè,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 49532 del 23 dicembre 2009
«Il giudice del processo per l'imputazione di corruzione di un funzionario di uno Stato estero deve procedere, anche d'ufficio, all'accertamento delle norme di diritto straniero utili al fine di stabilire se il funzionario corrotto svolga funzioni...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7097 del 16 luglio 1981
«Il reato di violenza o minaccia a pubblico ufficiale non può ritenersi assorbito in funzione di aggravante nella complessa figura del delitto di evasione aggravato dall'aver commesso il fatto usando violenza o minaccia verso le persone, giacché la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 31408 del 24 luglio 2003
«Il vigile urbano che trovandosi ad espletare un controllo sulla regolarità degli scarichi delle acque reflue, prende notizia di violazioni relative all'attività urbanistico-edilizia, ha l'obbligo di prendere notizia del reato in quanto ai sensi...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6334 del 16 febbraio 2010
«L'affermazione di responsabilità per il delitto di cui agli articoli 30 e 31 della legge 13 settembre 1982 n. 646 (omessa comunicazione al nucleo di polizia tributaria circa la variazione patrimoniale da parte di persona sottoposta alla misura di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11848 del 4 dicembre 1995
«Il principio secondo il quale il momento intellettivo del dolo (previsione, consapevolezza) non può riguardare l'antigiuridicità del fatto — che è conseguenza dell'inescusabilità dell'ignoranza della legge penale — non ha validità assoluta. E...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13198 del 8 aprile 2010
«n tema di diffamazione con il mezzo della stampa, la persona offesa può richiedere anche al direttore del giornale, ritenuto responsabile del delitto di omesso controllo, ai sensi dell'art. 57 c.p., la riparazione pecuniaria di cui all'art. 12...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1479 del 18 febbraio 1997
«In base al terzo comma dell'art. 2947 c.c., il diritto al risarcimento del danno da fatto illecito, che sia considerato dalla legge come reato, si prescrive nello stesso termine di prescrizione del reato se quest'ultimo si prescrive in un termine...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 21267 del 15 maggio 2003
«Il reato previsto dall'art. 6 della legge 13 dicembre 1956, n. 1409 che commina le pene stabilite dall'art. 1100 c.n. per la commissione di atti di resistenza contro unità della guardia di finanza, può concorrere con il reato di cui all'art 337...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6879 del 9 giugno 1998
«Con la legge 24 novembre 1981, n. 689 il legislatore ha modificato l'art. 334 c.p. intendendo mantenere nell'ambito di operatività della norma solo quelle fattispecie, perseguibili d'ufficio, che trovano fondamento nella violazione di vincoli di...»