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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 42270 del 22 dicembre 2006
«Il disposto di cui al comma ottavo bis dell'art. 157 c.p.p., introdotto dall'art. 2, comma primo, D.L. 21 febbraio 2005 n. 17, nel testo modificato dalla legge di conversione 22 aprile 2005 n. 60 (secondo cui, dopo la prima notificazione...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4497 del 15 aprile 1998
«Dal combinato disposto degli artt. 157, 168 c.p.p. e 54 att. c.p.p., si ricava che il momento essenziale della notificazione è costituito dalla consegna al destinatario della copia dell'atto da notificare, in quanto unico mezzo che ne consente la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 28996 del 16 luglio 2001
«In tema di notificazione con il rito degli irreperibili, risulta correttamente eseguita la notifica della sentenza secondo le forme dell'art. 159 del c.p.p. allorché l'imputato si è volontariamente sottratto alla possibilità di ricevere le...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3234 del 10 agosto 1990
«Nella procedura conseguente ad istanza di riesame non sono consentiti né il rinvio dell'udienza né la declaratoria d'irreperibilità dell'imputato, entrambi incompatibili con i suoi termini strettissimi e con le sue finalità. Ne consegue che,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 37177 del 30 settembre 2008
«In tema di notificazione all'imputato, l'eventuale erronea utilizzazione della modalità prevista dall'art. 161, comma quarto, c.p.p., integra un'invalidità a regime intermedio riconducibile all'art. 178, comma primo, lett. c ), c.p.p. e deducibile...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1671 del 4 maggio 2000
«Perché possa legittimamente negarsi la restituzione in termini, richiesta per impugnare sentenza resa in contumacia, allorché quest'ultima sia stata notificata al difensore, non è sufficiente un semplice atteggiamento di trascuratezza e di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13682 del 28 dicembre 1998
«Atteso il disposto di cui all'art. 162 c.p.p., secondo cui la dichiarazione e l'elezione di domicilio, come pure ogni loro successivo mutamento, debbono essere comunicati dall'imputato all'autorità procedente «con dichiarazione raccolta a verbale...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3171 del 10 ottobre 1992
«L'avvenuta notificazione al difensore di fiducia, residente fuori circoscrizione, dell'avviso di fissazione di udienza di discussione della richiesta di riesame su provvedimento cautelare personale, attesa la ristrettezza e perentorietà dei...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7606 del 30 luglio 1997
«Non è causa di nullità della notifica l'omessa trascrizione, nella relata, delle generalità della persona cui viene materialmente consegnato l'atto, quando di detta persona sia indicata la natura del rapporto con il convivente, destinatario...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 133 del 8 gennaio 2009
«In materia di termini processuali stabiliti a giorni, la proroga prevista dall'art. 172, comma terzo, c.p.p. con riferimento ai giorni festivi riguarda esclusivamente la scadenza dei termini stessi, e non anche l'inizio della loro decorrenza, la...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 38369 del 9 ottobre 2003
«La proroga di diritto del termine stabilito a giorni che scada in un giorno festivo, prevista al terzo comma dell'art. 172 c.p.p., non si applica ai termini dilatori. Di conseguenza, la prescrizione che nel procedimento di riesame gli avvisi siano...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 831 del 23 settembre 1995
«La proroga di diritto del termine, stabilito a giorni, che scada in giorno festivo, prevista dall'art. 172, comma 3, c.p.p., non si applica ai termini dilatori computabili a giorni liberi come, quello di cui all'art. 309, comma 8, stesso codice...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3559 del 12 luglio 1996
«In materia di termini, la regola di cui all'art. 172, comma 5, c.p.p., secondo la quale, «quando è stabilito soltanto il momento finale, le unità di tempo stabilite per il termine si computano intere e libere», implica soltanto che vanno esclusi...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4851 del 24 aprile 1998
«I termini per la proposizione della domanda di oblazione, previsti dagli artt. 162 e 162 bis c.p., sono da considerare perentori, pur in presenza della innovativa disposizione (rispetto al codice di rito previgente), contenuta nell'art. 173, comma...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2090 del 7 luglio 1992
«I termini stabiliti a pena di decadenza possono essere prorogati o sospesi nei casi e modi stabiliti dalla legge (art. 173, secondo comma, c.p.p.). Tra tali casi è ricompreso anche quello sul procedimento incidentale di costituzionalità e dei...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2202 del 4 agosto 1999
«Il prolungamento dei termini, previsto dall'art. 174 c.p.p. nel caso di diversità del luogo di residenza da quello in cui ha sede l'autorità procedente, non trova applicazione quanto all'avviso al difensore, il quale non rientra nel novero delle...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 36517 del 21 settembre 2009
«Anche in presenza delle modifiche dell'art. 175 c.p.p. introdotte dalla legge n. 60 del 2005, rimane valido il principio secondo cui, ove si deducano vizi determinanti nullità della notifica dell'estratto contumaciale, non può essere avanzata...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 15903 del 9 maggio 2006
«L'accoglimento dell'istanza di restituzione nei termini per l'impugnazione della sentenza pronunciata in contumacia, in base alla novella dell'art. 175 c.p.p. introdotta con il D.L. n. 17 del 2005, conv. con modif. dalla L. n. 60 del 2005, è...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1434 del 16 gennaio 2006
«In tema di restituzione in termini per l'impugnazione delle sentenze contumaciali, la novella introdotta con il D.L. n. 17 del 2005, conv. con L. n. 60 del 2005, con cui si è adeguato un istituto processuale già esistente alle indicazioni della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2547 del 24 gennaio 2004
«La notifica della sentenza contumaciale effettuata mediante consegna al difensore presuppone l'impossibilità della notificazione al domicilio dichiarato e richiede, ai fini della restituzione nel termine, la dimostrazione che il contumace non si...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 18652 del 17 aprile 2003
«In tema di restituzione in termini, qualora la sentenza contumaciale sia stata ritualmente notificata, il richiedente ha l'onere di provare le ragioni che gli hanno impedito di conoscere il provvedimento da impugnare e la diversa epoca in cui ne è...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 18107 del 16 aprile 2003
«In tema di restituzione in termini, se la sentenza è stata notificata personalmente al contumace, l'imputato ha l'onere di provare la propria incolpevole ignoranza del provvedimento da impugnare, mentre, se vi è stata la notifica al difensore ai...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9088 del 26 febbraio 2003
«Costituisce forza maggiore, ai fini della remissione in termini di cui all'art. 175, comma 1 c.p.p., l'impossibilità di conoscere l'avvenuto deposito della sentenza nel termine previsto dall'art. 544, comma 2, c.p.p. per un'erronea informazione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 24723 del 27 giugno 2002
«Sulla richiesta di restituzione nel termine, ai sensi dell'art. 175 comma 1 c.p.p., il giudice è tenuto ad osservare le forme del procedimento in camera di consiglio di cui all'art. 127 c.p.p., assicurando, attraverso il contraddittorio, il...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5465 del 9 febbraio 2001
«In tema di restituzione in termini, posto che l'art. 175, comma 2, c.p.p. accorda all'imputato, ai fini dell'impugnazione di pronunce di condanna, un trattamento più favorevole rispetto a quello previsto, in via generale, per le altre parti...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 45364 del 25 novembre 2003
«In tema di restituzione nei termini, non possono configurarsi come caso fortuito o forza maggiore né la detenzione dell'imputato, né l'errore di fatto commesso da chi ha proposto l'istanza, giudicata inammissibile, essendo all'imputato consentito...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 626 del 28 febbraio 2000
«Il mancato o inesatto adempimento da parte del difensore di fiducia dell'incarico di proporre impugnazione, a qualsiasi causa ascrivibile, non è idoneo a realizzare le ipotesi di caso fortuito o forza maggiore, che legittimano la restituzione in...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2103 del 4 agosto 1999
«In tema di restituzione in termini, si verifica forza maggiore quando si manifesti un impedimento tale da rendere vano ogni sforzo umano, impedimento che derivi da cause esterne e che non sia imputabile a chi tale restituzione richiede....»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1447 del 24 maggio 1999
«Il mancato adempimento da parte del difensore di fiducia dell'incarico di proporre opposizione al decreto penale, dovuto ad impedimento per malattia, non concreta un'ipotesi di forza maggiore al fine di ottenere la restituzione in termini, sia...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1716 del 23 maggio 1997
«La forza maggiore, la quale giustifica la restituzione in termini, si configura come un particolare impedimento che si presenta come assoluto — sì da rendere vano ogni sforzo dell'uomo per superarlo — e derivante da cause esterne a lui non...»