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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11430 del 7 ottobre 1999
«In tema di prescrizione, l'epoca di consumazione del reato può essere desunta anche da indizi gravi, precisi e concordanti e da nozioni di comune esperienza. Pertanto in tema di violazioni di sigilli e di agevolazione colposa, può ritenersi in...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7878 del 18 giugno 1999
«In tema di prescrizione dei reati, l'articolo 158, primo comma, c.p. ricollega l'inizio del decorso della prescrizione alla cessazione della continuazione e della permanenza, da un canto considerato il reato continuato come un'unità reale, non...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 44261 del 30 ottobre 2013
«Il corso della prescrizione non rimane sospeso per la pendenza di altro procedimento penale relativo all'accertamento di un fatto logicamente pregiudiziale, quando si versa fuori dei casi di sospensione del processo penale espressamente previsti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 25714 del 25 giugno 2008
«L'art. 10, comma 3, della L. n. 251 del 2005, nella parte in cui esclude l'applicazione dei termini più brevi ai processi pendenti in appello e in sede di legittimità, dev'essere interpretato in senso unitario, sicché l'esclusione riguarda tutte...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 16477 del 22 aprile 2008
«In tema di sospensione del corso della prescrizione del reato, qualora la disciplina introdotta in proposito dalla L. 5 dicembre 2005, n. 251 per il caso della sospensione del procedimento per legittimo impedimento del difensore comporti una...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13350 del 28 marzo 2008
«I limiti di durata della sospensione dei termini della prescrizione del reato, quali previsti per il caso di rinvio del procedimento o del processo dall'art. 159, comma primo, n. 3, c.p., nella formulazione introdotta dall'art. 6 della legge 5...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12453 del 4 aprile 2005
«Il rinvio del dibattimento disposto per impedimento dell'imputato o del difensore e su loro richiesta non necessita di un formale provvedimento di sospensione della prescrizione; infatti, la sospensione del corso della prescrizione è...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 43094 del 11 novembre 2003
«In tema di prescrizione del reato, la sospensione del procedimento e il rinvio o la sospensione del dibattimento comportano la sospensione dei relativi termini ogni qualvolta siano disposti per impedimento dell'imputato o del suo difensore, ovvero...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 24603 del 5 giugno 2003
«La mancata partecipazione del difensore all'udienza dibattimentale per adesione allo sciopero di categoria costituisce legittimo impedimento a comparire, a norma dell'art. 486, quinto comma c.p.p., solo se tempestivamente comunicata al giudice;...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2156 del 6 marzo 1997
«Nel caso in cui il giudice abbia disatteso la richiesta di rinvio del dibattimento per l'adesione del difensore di fiducia all'astensione dalle udienze deliberata dalla classe forense ed abbia nominato all'imputato un difensore di ufficio per...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 29081 del 8 luglio 2015
«Gli atti interruttivi della prescrizione del reato sono idonei a conseguire lo scopo anche se nulli, in quanto rilevano per il loro valore oggettivo di espressione della persistenza dell'interesse punitivo da parte dello Stato.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8606 del 26 febbraio 2015
«È inammissibile, in quanto volto a sollecitare una pronuncia "di mero principio", il ricorso per cassazione fondato sulla mancata previsione di un meccanismo che consenta all'imputato di fruire dell'oblazione - in astratto applicabile per il reato...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 21454 del 21 giugno 2006
«In tema di oblazione, i precedenti penali — indipendentemente dalla circostanza che essi siano ostativi o meno all'ammissione all'oblazione (art. 162 bis, comma terzo, c.p.) — possono essere considerati ai fini della gravità del reato, anche in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 48483 del 16 dicembre 2004
«In tema di oblazione speciale ai sensi dell'art. 162 bis c.p., qualora siano state contestate più violazioni in continuazione, il limite massimo dell'ammenda al quale far riferimento per il calcolo della somma dovuta a titolo di oblazione (pari...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 40154 del 13 ottobre 2004
«In tema di oblazione nelle contravvenzioni punite con pene alternative, il rigetto della richiesta di ammissione al beneficio, quando fondato sulla gravità del fatto, deve essere motivato dal giudice non soltanto in relazione al principio...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 28405 del 24 giugno 2004
«L'oblazione di cui all'art. 162 bis c.p. (al pari di tutte le cause estintive del reato) non è applicabile ai reati permanenti finché la permanenza non sia cessata. (Fattispecie relativa alla derubricazione, con sentenza, del delitto ex art. 633...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 9689 del 3 marzo 2004
«Nell'ipotesi in cui l'oblazione diventi ammissibile in corso di giudizio per ius superveniens, è applicabile in via analogica il disposto di cui all'art. 141 comma quattro bis att. c.p.p., che, in caso di modifica dell'originaria imputazione in...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3589 del 13 aprile 1996
«Nel settore ambientale, l'autorizzazione svolge non solo una funzione abilitativa cioè di rimozione di un ostacolo all'esercizio di alcune facoltà, ma assume anche un ruolo di controllo del rispetto della normativa e dei correlati standards e...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1905 del 17 febbraio 1996
«In materia di reati concernenti le armi, l'ipotesi di lieve entità prevista dall'art. 4 comma terzo legge 18 aprile 1975 n. 110 concreta una circostanza attenuante e non una figura autonoma di reato. Pertanto, poiché per l'ipotesi non attenuata di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10294 del 28 settembre 1994
«Ai fini dell'ammissibilità dell'oblazione speciale di cui all'art. 162 bis c.p. non è richiesta che la recidiva reiterata, l'abitualità e la professionalità nelle contravvenzioni siano state giudizialmente dichiarate dal giudice, essendo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3768 del 31 marzo 1994
«La cessazione delle conseguenze dannose o pericolose del reato eliminabili da parte del contravventore costituisce, a norma dell'art. 162 bis, terzo comma, c.p., il presupposto necessario per l'ammissione all'oblazione, la cui sussistenza non...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 446 del 19 gennaio 1994
«In tema di oblazione speciale, lo scopo e il contenuto dispositivo dell'art. 127 L. 24 novembre 1981, n. 689, sulle modifiche al sistema penale, sono quelli di introdurre una deroga alla disciplina generale dell'oblazione nei casi di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12261 del 4 novembre 1986
«In tema di oblazione nelle contravvenzioni punite con pena alternativa, le «conseguenze dannose o pericolose del reato eliminabili da parte del contravventore» la cui permanenza non rende ammissibile l'oblazione stessa, sono quelle attinenti al...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 40509 del 14 novembre 2001
«Qualora l'estinzione del reato per oblazione divenga possibile solo in seguito alla modifica dell'originaria imputazione disposta con la sentenza pronunciata all'esito del dibattimento, con la quale venga inflitta la pena per il reato in essa...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10030 del 15 gennaio 2015
«Per la realizzazione del reato previsto dall'art 734 cod. pen., non è necessaria l'irreparabile distruzione o alterazione della bellezza naturale di un determinato luogo soggetto a vincolo paesaggistico, essendo sufficiente che, a causa delle...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 21460 del 22 maggio 2015
«Il delitto di detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura di cui all'art. 727, comma secondo, c.p., ha natura di reato permanente, la cui consumazione inizia nel momento in cui l'autore del reato tiene gli animali nella...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6829 del 17 febbraio 2015
«In tema di maltrattamento di animali, il reato permanente di cui all'art. 727 cod. pen. è integrato dalla detenzione degli animali con modalità tali da arrecare gravi sofferenze, incompatibili con la loro natura, avuto riguardo, per le specie più...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 39860 del 23 aprile 2014
«Ai fini della integrazione del reato di cui all'art. 726 cod. pen. non è sufficiente che l'agente indossi un abbigliamento trasgressivo e spinto per arrecare offesa alla pubblica decenza, occorrendo invece che lo stesso accompagni all'uso di tali...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 43929 del 7 ottobre 2015
«Ai fini della configurabilità del reato contravvenzionale di cui all'art. 712, comma primo cod. pen., non è necessario che l'acquirente abbia effettivamente nutrito dubbi sulla provenienza della merce, dovendo, invece, ritenersi sussistente il...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 28079 del 2 luglio 2015
«In tema di possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli, il profilo oggettivo caratterizzante il reato è costituito dall'attualità del possesso degli strumenti atti allo scasso, che non presuppone, però, un rapporto di contiguità...»