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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3397 del 5 giugno 1984
«Qualora la querela di falso, proposta in corso di causa, investa un documento non nella sua interezza, ma soltanto per una parte, come nel caso in cui riguardi esclusivamente la data apposta su una scrittura privata a firma del querelante, la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3848 del 5 luglio 1979
«Qualora sia proposta querela di falso in corso di causa, il giudice deve interpellare, ai sensi dell'art. 222 c.p.c., il presentatore del documento, chiedendogli se intenda valersene in giudizio, nel solo caso in cui questi sia colui che voglia...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1110 del 22 gennaio 2010
«In tema di querela di falso, benché il dettato normativo affidi all'istruttore il giudizio sulla rilevanza processuale dell'atto inciso dalla querela e sull'ammissibilità della proposizione della stessa, non è precluso al collegio il riesame dei...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21062 del 28 settembre 2006
«In materia di querela di falso, il giudice dinanzi al quale la querela sia proposta, anche se privo della competenza a conoscerne (nel caso di specie, giudice di pace) è comunque tenuto ad autorizzare o meno la presentazione della querela sulla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3131 del 12 maggio 1980
«Il giudizio preliminare sulla ritualità della proposizione della querela di falso deve essere compiuto con riferimento al momento della relativa decisione, prendendo cioè in considerazione gli atti e gli atteggiamenti processuali seguiti alla...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 28514 del 1 dicembre 2008
«Per valutare la rilevanza del documento prodotto per la decisione della causa, al fine di autorizzare la proposizione della querela di falso in via incidentale e, quindi, sospendere il giudizio principale, il giudice di merito deve esaminare se i...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12399 del 28 maggio 2007
«La questione della rilevanza dell'eventuale falsità del documento, impugnato con la querela in via incidentale di cui all'art. 221 c.p.c., ai fini della decisione di merito è devoluta esclusivamente al giudice del merito e non a quello della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5870 del 12 dicembre 1978
«Ai fini della dichiarazione di improcedibilità della querela di falso per sopravvenuto difetto di interesse non è necessario che sia stata proposta una «formale eccezione» al riguardo, posto che il venir meno dell'interesse ad agire può essere, in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4231 del 23 febbraio 2007
«Nel caso che, all'interno di un giudizio civile, venga introdotto un giudizio incidentale di falso, ne deriva la necessità di sospendere il processo principale fino alla decisione di quello pregiudiziale di falso. La causa di sospensione del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13122 del 11 dicembre 1992
«Nel giudizio promosso con querela di falso in via principale, il giudice, che, per qualsiasi ragione, la ritenga inammissibile, non può accertare fatti contrari a quelli riportati nei documenti impugnati, dato che la pronuncia d'inammissibilità...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5345 del 2 ottobre 1980
«Nell'istruzione della causa, a seguito della proposizione della querela di falso, tanto in via principale, quanto in via incidentale, il giudice può avvalersi di ogni ordinario mezzo di prova, e, quindi, può anche ordinare l'esibizione in giudizio...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7099 del 20 luglio 1998
«Fra gli atti e i documenti contro i quali nel giudizio di legittimità può proporsi la querela di falso rientra lo stesso ricorso per cassazione, documento cardine di quel giudizio, potendo contestarsi con tale mezzo la genuinità della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4616 del 20 maggio 1987
«In tema di querela di falso, la risposta negativa della parte che ha prodotto la scrittura all'interpello rivolto dal giudice, ai sensi dell'art. 222 c.p.c., se intenda valersi in giudizio del detto documento, può desumersi da un equivalente...»
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Cassazione civile, sentenza n. 1457 del 12 giugno 1962
«L'art. 227 del codice di procedura civile condiziona l'esecutività delle sentenze di appello al loro passaggio in giudicato esclusivamente per la parte di esse che attiene specificamente ai provvedimenti in tema di falso ed a quelli direttamente...»
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Cassazione civile, sentenza n. 1631 del 20 giugno 1951
«Nello stesso giudizio in cui si chiede l'accertamento di un fatto illecito (falsità di un atto) può essere chiesto anche il risarcimento del danno a tale fatto conseguente, non essendo necessario, per proporre l'istanza di risarcimento, che sia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4486 del 24 febbraio 2011
«L'interrogatorio formale reso in un processo con pluralità di parti, essendo volto a provocare la confessione giudiziale di fatti sfavorevoli alla parte confitente e favorevoli al soggetto che si trova, rispetto ad essa, in posizione antitetica e...»
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Cassazione civile, sentenza n. 697 del 30 marzo 1967
«La deduzione di prova per interrogatorio formulata nella comparsa conclusionale non è ammissibile, anche se abbia ad oggetto fatti che potrebbero dar luogo ad un giudizio di revocazione.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15389 del 22 luglio 2005
«La valutazione, ai sensi dell'art. 232 c.p.c., della mancata risposta all'interrogatorio formale rientra nell'ampia facoltà del giudice di merito di desumere argomenti di prova dal comportamento delle parti nel processo, a norma dell'art. 116...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5089 del 29 aprile 1993
«Ai sensi dell'art. 232, comma primo, c.p.c., il giudice può ritenere come ammessi, valutando ogni altro elemento probatorio, i fatti dedotti nell'interrogatorio formale, qualora la parte non si presenti a rispondere senza giustificato motivo....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5194 del 10 giugno 1997
«La valutazione del giudice di merito sulla sussistenza o meno di un legittimo impedimento alla comparizione della parte per rispondere all'interrogatorio formale, e quindi sulla configurabilità di una sua mancata risposta, costituendo un giudizio...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13425 del 8 giugno 2007
«Il giuramento decisorio ha ad oggetto circostanze dalle quali dipende la decisione di uno o più capi della domanda, ossia circostanze tali che al giudice, previo accertamento sull'an iuratum sit non resti altro che accogliere o rigettare la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7607 del 23 dicembre 1983
«Il giuramento decisorio, che può essere deferito tanto su un fatto proprio della persona che deve prestarlo, quanto sulla conoscenza che essa ha di un fatto altrui, deve essere deferito a quella determinata persona fisica che si è costituita in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4001 del 23 febbraio 2006
«La formula del giuramento decisorio — attese le finalità di questo speciale mezzo di prova — deve essere tale che, a seguito della prestazione del giuramento stesso, altro non resta al giudice che verificare l'an iuratum sit onde accogliere o...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7543 del 8 luglio 1995
«L'ordinanza collegiale ammissiva del giuramento decisorio va notificata alla parte personalmente e non al suo procuratore costituito in giudizio e la notifica fatta a quest'ultimo è nulla, in quanto manca dei requisiti formali indispensabili per...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3751 del 3 luglio 1979
«I principi che regolano l'ammissione e la deduzione delle prove in appello sono applicabili anche alle prove legali, così definite in ragione della loro efficacia e dei loro effetti e non con riferimento al loro regime. Pertanto il giuramento...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11945 del 23 ottobre 1999
«Non comportano la nullità del giuramento decisorio o suppletorio la omissione o la mancata menzione nel verbale di udienza dell'ammonizione rivolta dal giudice alla parte, mentre comportano nullità la mancata verbalizzazione della formula e, in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4052 del 17 giugno 1986
«Il giuramento decisorio deve considerarsi prestato anche quando il giurante abbia apportato alla formula del giuramento aggiunte e varianti che ne costituiscano semplici chiarimenti senza alterarne la sostanza. Il relativo giudizio di valutazione,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2647 del 25 maggio 1978
«Il giuramento decisorio deve considerarsi prestato anche quando il giurante abbia apportato alla formula del giuramento aggiunte e varianti che ne costituiscano semplici chiarimenti senza alternarne la sostanza. Il relativo giudizio di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 17760 del 3 maggio 2001
«La omissione dell'invito a rendere l'interrogatorio di garanzia prima della emissione del decreto a giudizio, in quanto concernente una facoltà di intervento dell'imputato, rientra tra le nullità a regime intermedio, la cui rilevabilità o...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6581 del 26 maggio 1999
«Sussiste l'interesse processuale della parte civile ad impugnare la decisione con la quale l'imputato è stato prosciolto con la formula perché il fatto non costituisce reato, anche quando questa manca di inefficacia preclusiva; ciò al fine di...»