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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3489 del 3 marzo 1995
«...alla applicazione della norma di cui all'art. 22 legge n. 319 del 1976, come modificata dall'art. 4 del detto decreto legge, sebbene il medesimo fatto fosse stato considerato illecito penale con decreto legge n. 537 del 1994 e altri successivi).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 45207 del 8 novembre 2013
«Ai fini delle notificazioni nel procedimento per il riconoscimento di una sentenza penale straniera, è irrilevante l'elezione di domicilio effettuata nel giudizio svolto dinanzi all'Autorità Giudiziaria estera, trovando invece applicazione le...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 30831 del 18 luglio 2013
«La pronuncia con cui si provvede al riconoscimento di una sentenza penale straniera deve enunciare espressamente gli effetti che ne conseguono e non può limitarsi a richiamare l'art.12 del codice penale.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 27738 del 24 giugno 2013
«È legittimo il riconoscimento di una sentenza penale straniera anche nella parte relativa a pene accessorie i cui effetti si siano già esauriti. (Fattispecie relativa a riconoscimento di sentenza straniera contenente condanna alla interdizione...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 39882 del 23 ottobre 2008
«La responsabilità penale per colpa postula, oltre alla sussistenza di una condotta violatrice di regole cautelari, anche la prevedibilità "ex ante" dell'evento, in quanto riconducibile al novero di quelli che le stesse regole cautelari mirano a...»
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Cassazione penale, Sez. Feriale, sentenza n. 26556 del 28 luglio 2006
«La disposizione di cui all'art. 4 della legge n. 251 del 2005, (che ha modificato l'istituto della recidiva disponendo l'aumento di un terzo della pena solo nel caso in cui un soggetto, dopo essere stato condannato per un delitto non colposo,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 823 del 3 maggio 1995
«...di condanna emessa in sede di giudizio di cognizione. Non è sufficiente, pertanto, che essa risulti da un certificato del casellario giudiziale, che riporti una condanna emessa in sede di emissione di decreto penale di condanna diventato...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 36941 del 14 settembre 2015
«In tema di concorso di persone nel reato, il principio della pari responsabilità dei concorrenti previsto dall'art. 110 cod. pen. non esonera dall'individuazione dell'autore o dei coautori della condotta descritta dalla fattispecie incriminatrice,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11355 del 10 novembre 1994
«...vita pregressa, indenne da condanne, si proietta in modo favorevole sulla personalità del soggetto ed orienta in senso positivo, per il colpevole stesso, il potere discrezionale del giudice nella determinazione in concreto della sanzione penale.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 21874 del 28 maggio 2014
«La declaratoria di estinzione del reato per improseguibilità dell'azione penale per intervenuta remissione di querela, ritualmente accettata dal querelato, ha carattere pregiudiziale rispetto alle formule di proscioglimento riferibili ad altre...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 44261 del 30 ottobre 2013
«Il corso della prescrizione non rimane sospeso per la pendenza di altro procedimento penale relativo all'accertamento di un fatto logicamente pregiudiziale, quando si versa fuori dei casi di sospensione del processo penale espressamente previsti...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 446 del 19 gennaio 1994
«In tema di oblazione speciale, lo scopo e il contenuto dispositivo dell'art. 127 L. 24 novembre 1981, n. 689, sulle modifiche al sistema penale, sono quelli di introdurre una deroga alla disciplina generale dell'oblazione nei casi di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 13456 del 2 aprile 2007
«Applicando il principio generale di cui all'art. 165 c.p., la bonifica alla quale subordinare il beneficio penale non è necessariamente quella proceduralizzata dall'art. 17 D.Lgs. 22/1997 (e ora dall'art. 242 D.Lgs. 152/2006), ma coinciderà...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 933 del 19 gennaio 2004
«Non è possibile subordinare la sospensione condizionale della pena all'adempimento di un obbligo risarcitorio in favore della parte offesa senza che quest'ultima abbia esercitato l'azione civile nel processo penale, potendo in tal caso il giudice...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 43188 del 4 novembre 2004
«...inteso, bensì il danno criminale, cioè quelle conseguenze, diverse dal pregiudizio economicamente apprezzabile e risarcibile, che strettamente ineriscono alla lesione o alla messa in pericolo del bene giuridico tutelato dalla norma penale violata.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4785 del 28 ottobre 1995
«Atteso il disposto di cui all'art. 445, comma 2, c.p.p., secondo cui, in caso di applicazione della pena su richiesta, il reato ed ogni relativo effetto penale sono estinti se l'imputato, nei termini indicati, non commette un delitto o una...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2143 del 7 settembre 1993
«...irrilevante, in quanto la detta revoca può essere disposta esclusivamente nelle ipotesi previste da tale disposizione del codice penale e, quindi, solo per fatti avvenuti dopo il passaggio in giudicato della sentenza che ha applicato il beneficio.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 14332 del 5 aprile 2006
«...non estingue l'obbligo di comunicazione al nucleo della polizia tributaria delle variazioni patrimoniali, di cui all'art. 30 L. 646 del 1982, che non costituisce effetto penale di tale sentenza, ancorchè essa ne sia presupposto di applicabilità.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 35078 del 4 settembre 2003
«Tra le conseguenze della estinzione di ogni effetto penale della condanna a seguito di riabilitazione, non rientra la cancellazione dell'iscrizione della sentenza dal casellario, perché non prevista tra le cause di eliminazione dall'art. 687...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 45768 del 11 dicembre 2008
«...del Tribunale di sorveglianza che aveva ritenuto l'inammissibilità dell'istanza di riabilitazione, proposta prima del decorso dell'indicato termine, da un soggetto condannato, con riconoscimento della recidiva qualificata, con decreto penale).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 32352 del 22 luglio 2014
«L'effetto estensivo dell'impugnazione concerne i soli casi in cui l'impugnazione investe, sia pure con eventuali ricadute civilistiche, il profilo della responsabilità penale e non anche quelli in cui la stessa attiene ad aspetti relativi ad...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 38633 del 30 settembre 2004
«...della iscrizione — che ha efficacia ventennale secondo il disposto di cui all'art. 2847 c.c. — la competenza a chiedere la rinnovazione spetta al P.M. ai sensi delle disposizioni previgenti, anche se non risulta più pendente il processo penale.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 45417 del 27 dicembre 2010
«...(Fattispecie relativa a reato commesso prima dell'entrata in vigore della L. n. 120 del 2010, che la Corte ha considerato "lex mitior", poiché ha mutato la qualificazione giuridica della confisca, da sanzione accessoria penale ad amministrativa).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2320 del 23 febbraio 1998
«In caso di ritardo o di omissione del compimento di un atto d'ufficio da parte di un organo collegiale, l'illecito penale previsto dall'art. 328, secondo comma c.p., può configurarsi soltanto a carico dei singoli componenti dell'organo collegiale...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 24684 del 11 giugno 2015
«Ai fini della configurabilità del reato previsto dall'art. 349 c.p., non occorre che i sigilli siano stati materialmente apposti, né tanto meno che gli stessi siano stati oggetto di rottura o di rimozione, essendo sufficiente l'esistenza di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8887 del 3 marzo 2001
«...di macchinari e gli altri — interessati a ottenere i beni — fossero garantiti, per l'adempimento del patto di cessione futura degli oggetti da acquisire a prezzo base, attraverso il pagamento di una somma di danaro a titolo di clausola penale).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1918 del 17 febbraio 1994
«Alla stregua della vigente normativa, anche lo statuto penale dei dipendenti dell'Ente «Ferrovie dello Stato» si diversifica in ragione delle attività concretamente esercitate: sarà quello del pubblico ufficiale se il soggetto esercita poteri...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5574 del 13 maggio 1998
«Ricorrono gli estremi del reato di calunnia quando l'imputato, travalicando il rigoroso rapporto funzionale tra la sua condotta e la confutazione dell'imputazione, non si limiti a ribadire la insussistenza delle accuse a suo carico, ma assuma...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6990 del 17 giugno 1995
«... Pertanto, escluso il dolo nell'autore della calunnia, il fatto stesso non può ritenersi offensivo dell'interesse tutelato dalla norma penale. Difatti, il nocumento di tale interesse, attinente al pericolo di deviazioni nell'amministrazione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6636 del 22 maggio 1987
«...i fatti che hanno già formato oggetto di esame nel giudizio contro l'incolpato. (Nella specie, l'imputato deduceva che l'incolpato non era stato sottoposto a procedimento penale e quindi egli imputato era stato illegittimamente condannato).»