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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8704 del 3 maggio 2016
«Il termine, di complessivi quaranta giorni, di cui agli art. 369 e 370 c.p.c., per il deposito del controricorso per cassazione con contestuale ricorso incidentale decorre, nel caso di notifica reiterata nei confronti della medesima parte, dalla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9652 del 11 maggio 2016
«L'impugnazione per revocazione correlata, a norma dell'art. 395, n. 3, c.p.c., al ritrovamento di documenti non potuti produrre nel giudizio conclusosi con la pronuncia della sentenza impugnata, deve essere proposta a pena di inammissibilità, a...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 10928 del 10 dicembre 1981
«In tema di prescrizione la inscindibilità del reato continuato è operativa soltanto in relazione alla decorrenza del termine iniziale e non già in riferimento alla durata del tempo necessario a prescrivere, quest'ultima, invero, con riferimento ai...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1869 del 3 febbraio 1984
«Le cause di estinzione della pena operano nel momento in cui intervengono: pertanto, se la esecuzione della pena è subordinata alla scadenza di un termine o al verificarsi di una condizione, il tempo necessario per l'estinzione della pena decorre...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7065 del 5 luglio 1986
«Commette il delitto di ricettazione e non già il reato di incauto acquisto colui il quale acquisti un anello che il venditore gli dichiari essere «di contrabbando» anche se a questo termine gli si dà il suo significato peculiare e non già quello...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5610 del 7 maggio 1988
«In tema di determinazione del tempo necessario a prescrivere ai sensi dell'art. 157 c.p. deve tenersi conto dell'aumento di pena stabilito per la recidiva in quanto, il carattere facoltativo dell'aumento della pena stabilito nell'art. 9 della L. 7...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3921 del 17 marzo 1989
«Nel reato continuato la pena è unica e pertanto le aggravanti ed attenuanti concernenti i reati satelliti rimangono prive di efficacia perché, per l'inscindibilità dell'aumento fino al triplo per la continuazione, non è possibile stabilire le...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11940 del 29 agosto 1990
«L'omissione di atto d'ufficio, di cui all'art. 328 c.p., si realizza con il mancato compimento di un atto rientrante nella competenza funzionale del pubblico ufficiale o dell'incaricato di pubblico servizio. Qualora per il compimento dell'atto sia...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15337 del 21 novembre 1990
«Ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 388 capoverso c.p., il termine «elude» va inteso in senso lato, comprensivo di qualsiasi comportamento — positivo o negativo — ad evitare l'esecuzione del provvedimento del giudice civile....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 406 del 14 marzo 1990
«Nel caso di dichiarazione di incompetenza adottata dal giudice ai sensi del comma primo dell'art. 22 del nuovo c.p.p., il P.M. rimane libero di proseguire le indagini preliminari, non essendo vincolato alla pronuncia del giudice. Qualora però il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6598 del 13 giugno 1991
«A norma dell'art. 581 nuovo c.p.p. le impugnazioni sono proposte con un unico atto che deve contenere tutti gli elementi tassativamente richiesti dalla legge processuale. Ne consegue, pertanto, che l'eventuale carenza di tali requisiti e la...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9291 del 13 settembre 1991
«Poiché il termine «ricezione» di cui all'art. 648 c.p. è comprensivo di qualsiasi possesso della cosa proveniente da reato, dovendosi intendere in tale senso il termine «acquisto» che si ritrova nel testo del citato articolo, ne discende la...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 9582 del 14 settembre 1991
«In tema di applicazione dell'attenuante del risarcimento del danno, la previsione normativa dell'aver, prima del giudizio, riparato interamente il danno, implica che tale riparazione deve essere avvenuta, per intero, prima che si inizi il giudizio...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11444 del 28 novembre 1992
«In tema di successione di leggi penali, i decreti-legge non convertiti si applicano, se più favorevoli, ai fatti commessi durante il loro vigore. Ne deriva che — in materia tributaria — devono ritenersi efficaci le «dichiarazioni integrative» a...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1223 del 5 maggio 1992
«Avverso l'ordinanza del Gip che, accogliendo le richieste del pubblico ministero, dispone la proroga del termine per le indagini preliminari e l'espletamento di incidente probatorio non è previsto gravame, sicché deve ritenersi inammissibile il...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1381 del 2 settembre 1992
«Nel procedimento di riesame delle ordinanze che dispongono una misura cautelare, le garanzie difensive fondamentali non possono superare lo stesso concreto interesse della parte manifestatosi attraverso il suo comportamento. Ne consegue pertanto,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1523 del 14 febbraio 1992
«La semplificazione e la maggiore celerità, che caratterizza il giudizio camerale, nell'ipotesi prevista dall'art. 599 c.p.p. non consente, di superare l'esplicito contenuto delle disposizioni dettate dall'art. 601 c.p.p. che disciplina ex professo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1897 del 21 maggio 1992
«La nullità derivante dall'inosservanza del termine di cui all'art. 309, ottavo comma, c.p.p., pur essendo di ordine generale, non ha, tuttavia, carattere assoluto ed è quindi soggetta ai limiti di deducibilità di cui all'art. 182 c.p.p., come pure...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2427 del 3 agosto 1992
«Integra il reato di cui all'art. 650 c.p. l'inottemperanza all'ordine di esibizione della carta di circolazione del veicolo entro il termine all'uopo fissato dall'autorità di polizia, in quanto detto ordine è emesso sia per ragioni di giustizia, a...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2836 del 15 ottobre 1992
«L'ordine impartito al conducente di autoveicoli di presentarsi presso un ufficio di polizia entro un certo termine, e di esibire il documento — patente o carta di circolazione — di cui sia sprovvisto al momento del controllo è inquadrabile tra i...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3198 del 18 marzo 1992
«La disciplina dettata dall'art. 601 c.p.p. deve essere riferita solamente all'ordinario giudizio di appello in udienza pubblica, salvo che espressamente sia prevista anche per il giudizio in camera di consiglio, come si verifica in forza del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 321 del 15 gennaio 1992
«L'ordinanza di sospensione del termine di custodia cautelare emessa ai sensi dell'art. 304 c.p.p. non è ricorribile in cassazione ma soltanto appellabile ai sensi dell'art. 310 dello stesso codice, come espressamente previsto dal comma primo del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 581 del 31 marzo 1992
«L'art. 242 comma terzo, ultima parte, del D.L.vo 28 luglio 1989, n. 271 (norme di attuazione, di coordinamento e transitorie del codice di procedura penale), nel prevedere che, entro il termine ivi indicato, il giudice istruttore pronunci sentenza...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5851 del 15 maggio 1992
«La rinuncia all'impugnazione, essendo un negozio processuale abdicativo e recettizio, determina l'estinzione dell'impugnazione nel momento stesso in cui perviene all'autorità giudiziaria competente, quando provenga dalla persona legittimata e sia...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6207 del 22 maggio 1992
«Il reato previsto dall'art. 650 c.p. si perfeziona con la scadenza dei termini previsti nel provvedimento dell'autorità amministrativa, ma si protrae per tutto il tempo della volontaria omissione, in quanto l'inosservanza dell'ordine pone in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 745 del 22 gennaio 1992
«Nel caso in cui il conducente di un veicolo, trovato sprovvisto dei documenti di circolazione prescritti, ometta di ottemperare all'ordine di esibirli successivamente presso l'ufficio di polizia entro un certo termine, ricorre sia l'illecito...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7524 del 26 giugno 1992
«Per i giudizi che in grado di appello si celebrano con la procedura della camera di consiglio a norma dell'art. 599 c.p.p., che richiama le forme previste dall'art. 127 dello stesso codice, il giudice può riservarsi di depositare il provvedimenti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 788 del 10 marzo 1992
«La contestazione di partecipazione ad associazione per delinquere di tipo camorristico armata (art. 416 bis, commi terzo e quarto, c.p.) non integra fusione del già contestato delitto di cui agli artt. 416 bis, comma primo, c.p. nonché dei reati...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9770 del 13 ottobre 1992
«L'appello incidentale rimane limitato dall'appello principale e può riguardare solo quei capi o quei punti della sentenza che di questo hanno formato oggetto, e rispetto ai quali l'impugnante in via incidentale lamenta l'ingiusta decisione. (In...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2589 del 23 luglio 1993
«In tema di sequestro eseguito dalla polizia giudiziaria, poiché l'art. 355, secondo comma, secondo periodo, non fa conseguire alcun effetto dall'inosservanza del termine di quarantotto ore prescritto per la convalida da parte del pubblico...»