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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18105 del 7 agosto 2009
«Nella ripartizione dell'attivo del fallimento, le osservazioni dei creditori possono investire soltanto la graduazione dei privilegi e la collocazione di ciascun credito rispetto a quelli concorrenti, posto che il decreto di approvazione dello...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15934 del 17 luglio 2007
«In tema di riassunzione, da parte del creditore, del giudizio di appello interposto avverso la sentenza di rigetto della originaria domanda di insinuazione tardiva al passivo fallimentare, dopo la sua interruzione per effetto della revoca del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19394 del 28 settembre 2004
«In tema di fallimento, il giudizio di ammissione (tempestiva o tardiva) al passivo è controversia che trova nella procedura fallimentare il suo necessario presupposto, e che quindi, con la chiusura del fallimento, viene inevitabilmente a perdere...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9289 del 19 aprile 2010
«Il decreto di rimessione "in bonis" dell'impresa assoggettata ad amministrazione controllata, certificando l'avvenuto superamento dello stato di dissesto che ha dato luogo alla procedura, evidenzia l'assenza d'interdipendenza e continuità tra la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16426 del 25 luglio 2007
«La prededuzione, ammissibile anche nel concordato preventivo, deve corrispondere ai debiti della massa, contratti cioè per le spese e dunque a causa dello svolgimento e della gestione della procedura, nell'interesse dei creditori; deve escludersi...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8152 del 27 febbraio 2007
«Il divieto di procedere alla sospensione dell'esecuzione di una pena detentiva breve, previsto dall'art. 656, comma nono, c.p.p., come modificato dalla L. n. 251 del 2005, non opera quando la recidiva prevista dall'art. 99, comma quarto, c.p., sia...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 35979 del 25 ottobre 2002
«In tema di esecuzione, il termine perentorio di trenta giorni ai fini della presentazione dell'istanza per la concessione della misura alternativa alla detenzione decorre - a seguito delle modifiche dell'art. 656, comma 5, c.p.p. per effetto del...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 36764 del 11 ottobre 2001
«In tema di esecuzione, quando la condanna sia stata inflitta per taluno dei delitti di cui all'art. 4 bis dell'ordinamento penitenziario, il divieto di sospensione previsto dall'art. 656, comma 9, lett. a), c.p.p. deve ritenersi operante anche se...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3486 del 27 gennaio 2010
«Ai fini della deroga al divieto di sospensione dell'esecuzione della pena stabilita per i recidivi reiterati dall'art. 656, comma nono, lett. c), c.p.p., in favore dei condannati tossicodipendenti o alcoldipendenti che abbiano in corso, al momento...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 12362 del 17 marzo 2003
«La sospensione prevista dall'art. 656, comma 5, c.p.p. non trova applicazione nei confronti dì colui che si trovi già ristretto in carcere in relazione alla medesima sentenza, cui si riferisce l'istanza, in quanto l'esecuzione concerne la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 25919 del 26 giugno 2001
«In tema di esecuzione di pene detentive, quando il condannato si trova agli arresti domiciliari per il fatto oggetto della condanna, deve essere applicato il decimo comma dell'art. 656 c.p.p. e, nel caso in cui il tribunale di sorveglianza abbia...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8880 del 3 marzo 2001
«Atteso il carattere derogatorio che deve attribuirsi alle disposizioni del comma 9 dell'art. 656 c.p.p. rispetto alla disciplina generale in tema di sospensione dell'esecuzione delle pene detentive brevi contenuta nei commi precedenti, e dovendosi...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 38511 del 15 novembre 2002
«La sospensione dell'ordine di esecuzione delle pene detentive brevi prevista dall'art. 656, comma 5, c.p.p., va disposta anche nei confronti di chi si trovi in stato di custodia cautelare per fatto diverso da quello oggetto della condanna da...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 14895 del 19 aprile 2002
«La sospensione dell'esecuzione di pene detentive brevi, che la legge impone fino a quando non sia inutilmente scaduto il termine per l'istanza di concessione delle misure alternative alla detenzione, o non sia intervenuta la decisione del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13583 del 27 marzo 2009
«Ai fini della determinazione della pena detentiva da espiare va computata, ai sensi dell'art. 657 c.p.p., la custodia cautelare anche se subita nel corso del procedimento relativo ad altro reato, il quale si sia concluso con sentenza di condanna a...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 20332 del 14 giugno 2006
«Non è fungibile con la pena da eseguire per un reato, il periodo trascorso in custodia cautelare subita sine titulo per altri delitti commessi in precedenza, a nulla rilevando né l'eventuale antecedente ideazione del reato medesimo, né la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 613 del 14 marzo 2000
«Attesa la radicale differenza esistente fra l'istituto dell'isolamento diurno (cui va riconosciuto il carattere di vera e propria sanzione penale), e quello della sospensione delle ordinarie regole di trattamento, previsto dall'art. 41 bis...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 627 del 24 febbraio 2000
«La custodia cautelare relativa al reato per il quale sia ancora in corso procedimento penale è da considerare fungibile, ai sensi dell'art. 657 c.p.p., con la pena da eseguire in forza di sentenza definitiva di condanna per altro reato alla sola...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3748 del 2 novembre 1993
«In presenza di una pena dell'ergastolo, le pene detentive temporanee — salvo che non intervenga una causa estintiva — perdono ogni rilevanza e, ad ogni effetto, deve aversi riguardo in via esclusiva alla pena dell'ergastolo, senza alcuna...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4042 del 4 dicembre 1991
«Il principio della equipollenza degli atti processuali, di reazione giurisprudenziale, in base al quale si è affermato che la notifica prevista dall'art. 500 c.p.p. del 1930 può essere sostituita, qualora venga omessa o sia irritualmente eseguita,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35345 del 15 settembre 2008
«Qualora il giudice dell'esecuzione, applicando l'art. 670, comma terzo, c.p.p., nel respingere la richiesta di non esecutività della sentenza, accolga invece quella di restituzione nel termine per la proposizione dell'impugnazione, il giudice cui...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2862 del 6 marzo 1998
«Deve considerarsi abnorme, perché si colloca al di fuori degli schemi processuali, e come tale irricevibile da parte della Corte di cassazione, il provvedimento con il quale, sul presupposto dell'omessa notifica all'imputato dell'avviso di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3877 del 2 dicembre 1992
«È abnorme il provvedimento del tribunale che, in qualità del giudice dell'esecuzione, dichiarata l'inesistenza del titolo esecutivo (nella specie la propria sentenza di condanna confermata in appello), per ritenuta nullità del decreto di citazione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2800 del 25 gennaio 2007
«Il giudice dell'esecuzione deve dichiarare, a norma dell'art. 670 c.p.p., l'ineseguibilità del giudicato quando la Corte europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali abbia accertato che la condanna sia stata...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5003 del 27 settembre 1999
«L'art. 670, n. 1, c.p.p., nel demandare, fra l'altro, al giudice dell'esecuzione il compito di valutare «anche nel merito, l'osservanza delle garanzie previste nel caso di irreperibilità del condannato», intende riferirsi soltanto alle eventuali...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1228 del 11 giugno 1999
«In tema di incidente di esecuzione su ricorso dell'imputato, una volta disposta la scarcerazione dello stesso per vizi attinenti alla notifica della sentenza di condanna, il giudice non può revocare, con successiva ordinanza, il provvedimento, in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3517 del 8 luglio 1998
«In sede di incidente di esecuzione, l'indagine affidata al giudice è limitata al controllo dell'esistenza di un titolo esecutivo e della legittimità della sua emissione. A tal fine, il giudice dell'esecuzione non può attribuire rilievo alle...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2015 del 10 maggio 1995
«L'inapplicabilità dei benefici combattentistici prevista dall'art. 11 D.L.vo 4 marzo 1948 n. 137 non costituisce effetto penale (e quindi effetto penale militare) della condanna per diserzione sia perché la limitazione non deriva necessariamente...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3396 del 24 novembre 1995
«È carente di motivazione il provvedimento del tribunale di sorveglianza che abbia rigettato l'istanza di riabilitazione ritenendo insussistente il ravvedimento dell'istante sulla base della mancata ottemperanza all'ordine di demolizione contenuto...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1687 del 4 luglio 1995
«In tema di estinzione della pena, il provvedimento che dispone la riabilitazione è costituito da un'ordinanza e non da una sentenza, come stabilito dall'art. 180 c.p., in sintonia con l'art. 598 c.p.p. 1930. Ciò perché il vigente codice di...»