-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13549 del 31 marzo 2008
«...dall'art. 21 Cost. e da ritenersi prevalente rispetto al bene della dignità personale, pure tutelato dalla Costituzione agli artt. 2 e 3, considerato che senza la libertà di espressione e di critica la dialettica democratica non può realizzarsi.»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13563 del 22 dicembre 1998
«Come tale non è soggetta agli schemi razionali della verifica critica, purché attraverso la metafora pure paradossale sia comunque riconoscibile se non un fatto o comportamento storico l'opinione almeno presunta della persona pubblica, secondo le...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 37352 del 10 ottobre 2007
«...il rispetto della vita, la dignità della persona, l'uguaglianza di tutti i cittadini senza discriminazioni basate sul sesso, l'uguaglianza morale e giuridica dei coniugi all'interno della famiglia quale società naturale fondata sul matrimonio).»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 51237 del 10 dicembre 2014
«Ai fini della configurabilità della circostanza attenuante della provocazione, pur nella forma c.d. per accumulo, si richiede la prova dell'esistenza di un fattore scatenante che giustifichi l'esplosione, in relazione ed in occasione di un ultimo...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10778 del 14 marzo 2002
«Sussiste il concorso di persone nel reato di estorsione anche quando il contributo del correo sia limitato alla fase finale dell'attività delittuosa, dovendosi escludere la configurabilità del delitto di favoreggiamento personale, la cui condotta...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5528 del 4 giugno 1996
«Il comma 2 dell'art. 378 c.p. (favoreggiamento personale) non integra una figura autonoma di reato rispetto a quella di cui al comma 1 dello stesso articolo. Ciò in quanto, poiché gli elementi costitutivi essenziali delle due ipotesi criminose...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6989 del 4 luglio 1986
«Il diritto di difesa — anche in relazione al profilo specifico concernente il suo esercizio da parte del patrocinante — è tra quelli al quale l'ordinamento giuridico riconosce il più alto ambito di espansione onde consentire la effettiva...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8632 del 27 luglio 1995
«Siffatto nesso non ricorre, dunque, né quando la commissione di taluno dei reati previsti dal citato articolo non sia strettamente collegabile sul piano eziologico alle esigenze di tutela e di conservazione della libertà o dell'onore del soggetto...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1752 del 16 gennaio 2003
«Integra il reato di evasione la condotta della persona ristretta agli arresti domiciliari che, autorizzata dal giudice a svolgere attività lavorativa, rientri nella propria abitazione con trenta minuti di ritardo, rispetto all'orario stabilito...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13113 del 2 ottobre 1990
«L'incriminazione della condotta dell'imputato allontanatosi dalla propria abitazione, ove sia astretto per gli arresti domiciliari, trova la sua ratio nell'esigenza di garantire il rispetto dei provvedimenti adottati dall'autorità giudiziaria in...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2186 del 20 aprile 2000
«Difatti va distinta la vendetta, quale movente di un delitto contro la persona, dalla programmazione di delitti indeterminati nel numero e nelle occasioni da commettere indiscriminatamente in danno dei membri dell'opposta fazione, ancorché ognuno...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 30809 del 22 luglio 2003
«In tema di falsa dichiarazione o attestazione circa l'identità o qualità propria della persona, destinata ad essere riportata in un atto pubblico, va esclusa la sussistenza del reato di cui all'art. 495 c.p., nei suoi profili materiali, quando il...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5355 del 4 febbraio 2015
«Integra il reato di cui all'art. 497 bis, comma secondo, cod. proc. pen., (possesso e fabbricazione di documenti falsi), concorrere nella contraffazione del falso passaporto posseduto, considerato che la "ratio" della previsione incriminatrice -...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 32027 del 21 luglio 2014
«Con l'ipotesi delittuosa di rissa aggravata a norma dell'art. 588, comma secondo, cod. pen. concorrono, con riguardo al solo corissante autore degli ulteriori fatti, i reati di lesioni personali e omicidio da costui commessi nel corso della...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 9335 del 12 ottobre 1993
«In tema di omicidio colposo aggravato dalla violazione delle norme sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro, la colpa per omessa vigilanza di una persona preposta alla sorveglianza sul rispetto delle dette norme, la quale sia inesperta, non...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 27 del 8 agosto 1988
«In tema di omicidio, si configura la colpa con previsione allorché il soggetto si pone in una concreta situazione di indifferenza rispetto all'evento, sperando che esso non abbia a realizzarsi ritenendolo inevitabile per abilità personale o per...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 7730 del 20 febbraio 2008
«In tema di lesioni personali colpose, la configurabilità della circostanza aggravante della violazione di norme antinfortunistiche esula dalla sussistenza di un rapporto di lavoro subordinato, atteso che il rispetto di tali norme è imposto anche...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3483 del 5 aprile 1996
«Beneficiari delle norme di tutela della sicurezza del lavoro sono, oltre i lavoratori dipendenti, i soci di cooperative di lavoro. Il presidente e legale rappresentante di una cooperativa di lavoro, pertanto, deve essere considerato destinatario...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6758 del 17 febbraio 2009
«Integra il delitto di diffamazione la condotta del datore di lavoro che indirizzi al proprio dipendente una lettera contenente espressioni offensive di cui informi anche il consiglio di amministrazione, in quanto il potere gerarchico o, comunque,...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4938 del 10 febbraio 2011
«Il limite immanente all'esercizio del diritto di critica è, pertanto, essenzialmente quello del rispetto della dignità altrui, non potendo lo stesso costituire mera occasione per gratuiti attacchi alla persona ed arbitrarie aggressioni al suo...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 43403 del 13 novembre 2009
«In tema di diffamazione, per la sussistenza dell'esimente dell'esercizio del diritto di critica è necessario che quanto riferito non trasmodi in gratuiti attacchi alla sfera personale del destinatario e rispetti un nucleo di veridicità, in...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 25138 del 2 luglio 2007
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, i limiti della critica alle istituzioni giudiziarie sono preordinati a garantirne la difesa da attacchi sprovvisti di fondamento e non suscettibili di smentita in virtù del dovere di riservatezza che...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4558 del 8 febbraio 2011
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, non sussiste l'esimente dell'esercizio del diritto di cronaca (nella specie giudiziaria) qualora il titolo dell'articolo attribuisca alla persona offesa - nei cui confronti penda un procedimento penale - una...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9373 del 17 marzo 2006
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, l'esercizio del diritto di critica pur assumendo necessariamente connotazioni soggettive ed opinabili, in particolare quando, come nella specie, abbia per oggetto lo svolgimento di pubbliche attività di cui...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2144 del 23 febbraio 2000
«In tema di diffamazione a mezzo stampa e con riferimento all'ipotesi della pubblicazione di una intervista, i criteri che delimitano l'esercizio del diritto di cronaca (la verità del fatto narrato, la pertinenza all'interesse che esso assume per...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1481 del 12 febbraio 1992
«Ne consegue che anche per una persona imputata di alcuni reati non può non risultare lesiva la notizia che essa è stata condannata per altri gravi reati, ed anzi siffatta notizia, oltre a determinare una valutazione negativa per la condanna, fa...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 23805 del 24 giugno 2005
«In tema di diffamazione, l'applicazione della scriminante del diritto di critica, pur nell'ambito della polemica tra avversari di contrapposti schieramenti od orientamenti di per sé improntata ad un maggior grado di virulenza, presuppone che la...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7198 del 19 giugno 2000
«In tema di induzione, agevolazione e sfruttamento della prostituzione, per effetto della novella di cui alla legge 3 agosto 1998, n. 269 — che ha inserito nel codice penale l'art. 600 bis — si è verificato un fenomeno di successione di leggi...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3136 del 17 febbraio 2015
«...prosecuzione del medesimo giudizio in forma ordinaria, sicché non è configurabile alcuna violazione riconducibile all'art. 51, n. 4, cod. proc. civ. nel caso in cui lo stesso giudice-persona fisica abbia conosciuto della causa in entrambi le fasi.»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11223 del 21 maggio 2014
«In tema d'intervento obbligatorio del P.M., la tardiva formulazione delle sue conclusioni, fuori udienza e senza che le parti abbiano potute conoscerle, non determina la violazione del contraddittorio, atteso che, ai fini della validità del...»