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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14085 del 11 giugno 2010
«Al di fuori di tali attività vige, infatti, il principio generale di libertà di lavoro autonomo o di libertà di impresa di servizi, a seconda del contenuto delle prestazioni e della relativa organizzazione, salvi gli oneri amministrativi o...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5945 del 10 maggio 2000
«Ne segue, pertanto, che qualora il giudice di primo grado abbia ritenuto di poter decidere la causa sulla base della decisione di una questione preliminare o pregiudiziale, la parte soccombente, che intenda proporre impugnazione, deve specificare...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11896 del 7 agosto 2002
«Gli studi professionali in genere, ed in particolare quelli in cui venga esercitata l'attività medica (nella specie, odontoiatrica), possono anche essere organizzati sotto forma di azienda c.d. professionale tutte le volte in cui, al profilo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6770 del 26 luglio 1996
«Per poter considerare esistente una società di fatto, agli effetti della responsabilità delle persone e/o dell'ente, anche in sede fallimentare, non occorre necessariamente la prova del patto sociale, ma è sufficiente la dimostrazione di un...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6376 del 1 aprile 2004
«Il principio secondo il quale le azioni per la liquidazione della quota del socio uscente vanno proposte nei confronti della società, anche se di persone (attesane la indiscutibile qualità di soggetto di diritto, quantunque sfornito di personalità...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4768 del 14 maggio 1999
«Il fatto illecito colposo di uno dei soci di una società di fatto, commesso nell'ambito dell'attività della stessa e per il raggiungimento dei suoi scopi, costituisce illecito della società, ed impegna tutti i soci solidalmente ed illimitatamente,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1274 del 7 febbraio 1991
«In tema di passaggio dal rito ordinario al rito speciale nelle cause di lavoro, ai sensi dell'art. 426 c.p.c. (nel testo fissato dall'art. 1 della L. 11 agosto 1973, n. 533) la circostanza che nell'ordinanza di fissazione dell'udienza di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 29776 del 19 dicembre 2008
«L'assunzione della qualità di socio e l'obbligo di buona fede nell'adempimento delle obbligazioni, che discendono dal contratto di società, non comportano la preventiva rinuncia del socio ad avvalersi dei suoi diritti e facoltà, anche derivanti da...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11361 del 11 ottobre 1999
«Poiché l'estinzione del giudizio per inattività delle parti può essere dichiarata solo se eccepita dalla parte interessata prima di ogni altra sua difesa, come espressamente prevede l'art. 307, quarto comma, c.p.c. così come novellato dalla L. n....»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 20269 del 27 settembre 2010
«Sotto questo riflesso la retribuzione costituisce un diritto patrimoniale disponibile e la convenzione relativa può concretarsi, sul piano sostanziale, anche in un accordo transattivo, in quanto tale, pienamente lecito, rientrando esso nella...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7538 del 23 maggio 2002
«L'art. 6 della legge 1 luglio 1977 n. 404, che, interpretando autenticamente l'articolo unico della legge 5 maggio 1976, n. 340 — la quale ha fissato il principio dell'inderogabilità dei minimi delle tariffe professionali degli ingegneri e degli...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17953 del 1 luglio 2008
«Il fallimento delle società di persone non determina lo scioglimento del vincolo sociale, poiché l'esclusione di diritto del socio che sia dichiarato fallito, prevista dall'art. 2288 c.c., applicabile alle società di fatto in virtù del disposto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12114 del 23 maggio 2006
«L'intervento in appello è ammissibile soltanto quando l'interventore sia legittimato a proporre opposizione di terzo ai sensi dell'articolo 404 c.p.c., ossia nel caso in cui egli rivendichi, nei confronti di entrambe le parti, la titolarità di un...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2059 del 23 febbraio 2000
«Ne consegue che la funzionalità dell'azienda — che rappresenta il contenuto essenziale del contratto — è esclusa dalla mancanza di una valida autorizzazione amministrativa all'esercizio del commercio (requisito fondamentale de) negozio di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5735 del 14 maggio 1992
«La clausola dello statuto di una società cooperativa di produzione e lavoro, la quale stabilisca che, in caso di scioglimento del rapporto limitatamente ad un socio, a questo non spetta una quota di liquidazione superiore al capitale versato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2053 del 10 marzo 1999
«Ai fini del raggiungimento dei "quorum" costitutivo dell'assemblea di una società per azioni, sono legittimamente computabili le azioni del socio datore di pegno, quand'anche questi risulti titolare di gran parte del capitale sociale, considerato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8159 del 15 giugno 2000
«In tema di «gruppi» di società collegate tra loro in senso economico e dirigenziale (ma non anche sotto il profilo giuridico), la validità di atti (nella specie, fideiussione) compiuti dall'organo amministrativo di una di esse in favore di altra...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4111 del 28 aprile 1994
«Tale principio ha trovato conferma nel nuovo testo dell'art. .2497, secondo comma, c.c. — introdotto con l'art. 7 del D.L. n. 88 del 1993, in attuazione della tredicesima direttiva CEE sul diritto delle società, relativa alle Srl con unico socio...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 27387 del 12 dicembre 2005
«In applicazione del principio di buona fede in senso oggettivo al quale deve essere improntata l'esecuzione del contratto di società, la cosiddetta regola di maggioranza consente al socio di esercitare liberamente e legittimamente il diritto di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 560 del 17 gennaio 2001
«Se la preposizione (impropriamente) impiegata dalla norma in parola («durante») postula, difatti, la continuità dell'atto del deposito, non perciò può dirsi imposta agli amministratori l'adozione di misure straordinarie nell'organizzazione degli...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 26842 del 7 novembre 2008
«Pertanto, dato che il diritto di opzione è tutelato dalla legge solo in funzione dell'interesse individuale dei soci (a mantenere inalterata la propria partecipazione percentuale nella società), è annullabile e non affetta da nullità la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15721 del 27 luglio 2005
«L'art. 386 c.p.c. — in forza del quale la decisione sulla giurisdizione è determinata dall'oggetto della domanda e, quando prosegue il giudizio, non pregiudica le questioni sulla pertinenza del diritto e sulla proponibilità della domanda — trova...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6834 del 22 luglio 1994
«La disposizione di cui all'art. 2378, comma 2, c.c., la quale stabilisce che, nel procedimento d'impugnazione di delibere assembleari, il socio opponente deve depositare in cancelleria almeno un'azione, non è applicabile alle società a...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18191 del 28 agosto 2007
«In tema di rappresentanza, l'applicabilità del principio dell'apparenza del diritto richiede che il rappresentato abbia tenuto un comportamento colposo tale da ingenerare nel terzo il ragionevole convincimento che al rappresentante apparente fosse...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8612 del 5 settembre 1997
«Il principio di diritto secondo il quale al componente del consiglio di amministrazione di una società va riconosciuta la facoltà di permanenza in carica, nonostante la scadenza del suo mandato, fino a quando non siano stati sostituiti tutti gli...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20476 del 25 luglio 2008
«Ai fini dell'individuazione del momento di esteriorizzazione dell'insufficienza patrimoniale antecedente al fallimento o alla messa in liquidazione coatta amministrativa, è senz'altro idoneo il bilancio di esercizio, tenuto conto della sua...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11056 del 4 novembre 1998
«I provvedimenti emessi dal giudice di merito in tema di omologazione, iscrizione e pubblicazione di deliberazioni assembleari di società
a norma degli artt. 2411 e 2436 CC., non sono impugnabili con il ricorso straordinario per cassazione ex...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8001 del 27 aprile 2004
«La funzione informativa del bilancio e il correlato diritto all'informazione, stabiliti dall'art. 2423 c.c., nel testo vigente dopo le modifiche apportate D.L.vo n. 127 del 1991, trovavano già un fondamento nella normativa precedentemente in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8221 del 2 aprile 2007
«In tema di invalidità delle deliberazioni dell'assemblea delle società per azioni, si ha un'inversione dei criteri regolatori del diritto negoziale, in quanto per esse vige il principio in virtù del quale la regola generale è quella...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7980 del 30 marzo 2007
«Tuttavia, tra la società ed i soci può anche essere convenuta l'erogazione di capitale di credito, potendo i soci effettuare versamenti in favore della società a titolo di mutuo (con o senza interessi), riservandosi il diritto alla restituzione...»