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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 41005 del 5 dicembre 2002
«Ne consegue che sono utilizzabili i verbali contenenti gli interrogatori di persona imputata di reato connesso assunti a seguito di rogatoria all'estero senza l'assistenza del difensore. (Fattispecie nella quale la formazione dei verbali degli...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1661 del 21 gennaio 2004
«Invero, mentre la circostanza speciale fa riferimento alla lieve entità del fatto correlata alla qualità e quantità delle armi, condizione necessaria, anche se non sufficiente per l'esercizio del potere discrezionale del giudice di merito, la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16626 del 4 maggio 2005
«La prescrizione di farmaci integra il delitto di esercizio abusivo di una professione, ancorché si tratti di prodotti liberamente venduti in farmacia, quando effettuata in un contesto complessivamente idoneo ad accreditare una qualificazione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5639 del 14 febbraio 2006
«In tema di estorsione, per la configurabilità dell'aggravante delle «più persone riunite» non è necessaria la simultanea presenza fisica di più soggetti attivi nel luogo e nel momento di commissione del reato, essendo sufficiente che il soggetto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 46994 del 18 dicembre 2007
«In caso di reato continuato, ai fini dell'applicazione dell'indulto (nella specie di quello elargito con legge 31 luglio 2006 n. 241), il giudice dell'esecuzione è vincolato alla qualificazione dei reati operata nel provvedimento irrevocabile e...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 29770 del 24 marzo 2009
«In tema di associazione di tipo mafioso, le condotte di partecipazione e di direzione o di organizzazione, se consumate in tempi diversi ma in relazione al medesimo sodalizio criminoso, non integrano due distinti reati in continuazione tra loro,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 41964 del 30 ottobre 2009
«L'esclusione della prescrizione dei delitti per i quali la legge prevede la pena dell'ergastolo, quantunque oggetto di formalizzazione con L. 5 dicembre 2005 n. 251 (modifiche al c.p. e alla L. 26 luglio 1975 n. 354, in materia di attenuanti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9866 del 4 marzo 2009
«L'esimente di cui all'art. 384, comma secondo, c.p., nella parte in cui prevede l'esclusione della punibilità se il fatto è commesso da chi avrebbe dovuto essere avvertito della facoltà di astenersi dal rendere informazioni o testimonianza, non si...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 13210 del 8 aprile 2010
«Non è ravvisabile il vizio di contraddittorietà della motivazione nel caso in cui il giudice, pur ritenendo le circostanze attenuanti generiche prevalenti sulle contestate aggravanti in sede di giudizio di bilanciamento, non operi la riduzione di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12414 del 28 marzo 2011
«In tema di reato continuato, se il giudice non ha espressamente indicato le imputazioni in relazione alle quali sono state riconosciute le circostanze attenuanti (nella specie, le attenuanti generiche ed il vizio parziale di mente), queste devono...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 25939 del 13 giugno 2013
«In tema di reato continuato, la violazione più grave va individuata in astratto in base alla pena edittale prevista per il reato ritenuto dal giudice in rapporto alle singole circostanze in cui la fattispecie si è manifestata e all'eventuale...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 26093 del 13 giugno 2013
«La disposizione che vieta la concessione delle circostanze attenuanti generiche sul solo presupposto dello stato di incensuratezza, introdotta dal d.l. 23 maggio 2008, n. 92, convertito in legge 24 luglio 2008, n. 125, e che si applica ai reati...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 48768 del 5 dicembre 2013
«In tema di reato continuato, il limite minimo per l'aumento stabilito dall'art. 81, comma quarto, c.p. nei confronti dei soggetti per i quali sia stata ritenuta la contestata recidiva reiterata opera anche quando il giudice abbia considerato...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2907 del 22 gennaio 2014
«Il rinvio operato dal secondo comma dell'art. 629 c.p. all'ultimo comma dell'art. 628 c.p., quanto alle circostanze aggravanti applicabili al delitto di estorsione, deve qualificarsi di natura formale o dinamica, e deve intendersi riferito, dopo...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 18099 del 29 aprile 2015
«La liquidazione del danno morale è affidata ad apprezzamenti discrezionali ed equitativi del giudice di merito il quale ha, tuttavia, il dovere di dare conto delle circostanze di fatto considerate in sede di valutazione equitativa e del percorso...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 1271 del 28 febbraio 2011
«In caso di ritardo nel rilascio di un permesso di costruire in variante (intervenuto solo a seguito di impugnazione del silenzio del Comune), il privato è abilitato a richiedere innanzi al g.a. il risarcimento del danno da ritardo: infatti,...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 944 del 18 febbraio 2010
«Viene meno la necessità della comunicazione di avvio di procedimento allorquando venga in contestazione un trasferimento per incompatibilità ambientale di un dipendente pubblico, non sussistendo la possibilità, né sul piano della logica né sotto...»
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Corte di Giustizia dell'Unione Europea, sentenza n. 701 del 13 luglio 2017
«La direttiva 96/67, applicabile per la sua "specialità" in queste fattispecie, prevede il rispetto di criteri di trasparenza e non discriminazione che devono comunque essere tenuti distinti dalla procedimentalizzazione propria della più complessa...»
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Commissione Tributaria Regionale Per Il Piemonte, Sez. II, sentenza n. 1543 del 2 novembre 2017
«Per quanto concerne la deducibilità dei cc.dd. costi black-list, ai fini della prova della seconda esimente di cui all’art. 110, comma 11, TUIR vigente ratione temporis (vale a dire la prova che le operazioni poste in essere rispondano ad un...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 4948 del 24 novembre 2016
«Anche se nel processo amministrativo il giudice ha ampi poteri discrezionali in ordine al riconoscimento, sul piano equitativo, dei giusti motivi per far luogo alla compensazione delle spese giudiziali ovvero per escluderla, con il solo limite che...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 4115 del 4 settembre 2015
«Il danno risarcibile per perdita di chance esige la prova, anche presuntiva, dell'esistenza di elementi oggettivi e certi dai quali desumere, in termini di certezza o di elevata probabilità e non di mera potenzialità, l'esistenza di un pregiudizio...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13185 del 9 settembre 2003
«In tema di risoluzione illegittima di contratto di scrittura artistica, il risarcimento del danno relativo alla lesione della immagine professionale presuppone l'assolvimento dell'onere da parte dell'artista di fornire la prova della sussistenza e...»
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Commissione Tributaria Regionale Per La Lombardia, sentenza n. 288 del 24 gennaio 2018
«I versamenti qualificati dalle società facenti parte del gruppo societario quali prestiti infruttiferi non sono esclusi dall’applicazione della disciplina di cui all’art. 76, comma 5, del d.p.r. n. 917/1986 allora vigente: la dazione di danaro da...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 4491 del 1 luglio 2019
«Il ricorso amministrativo è inammissibile, per genericità nella formulazione delle censure proposte, laddove non vengano indicate tutte quelle circostanze dalle quali possa desumersi che il vizio denunciato effettivamente sussiste.»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 533 del 4 febbraio 2015
«Nel giudizio amministrativo l'istituto della verificazione (nella disciplina dettata dall'art. 66 D.Lgs. n. 104/2010, CPA) comporta l'intervento in funzione consultiva del giudice di un organismo qualificato, per la soluzioni di questioni che...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 742 del 17 febbraio 2014
«L'istituto della verificazione, nella disciplina ora dettata dall'art. 66 D.Lgs. n. 104/2010 (CPA), comporta l'intervento in funzione consultiva del giudice di un organismo qualificato, per la soluzione di questioni che implichino l'apporto di...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 11 del 9 giugno 2016
«L'esecuzione del giudicato amministrativo (sebbene quest'ultimo abbia un contenuto poliforme), non può essere il luogo per tornare a mettere ripetutamente in discussione la situazione oggetto del ricorso introduttivo di primo grado, su cui il...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 4050 del 21 agosto 2017
«A fronte delle più gravi violazioni in tema di diritto dei contratti pubblici (quali aggiudicazioni senza gara in assenza delle relative condizioni legittimanti) l'inefficacia del contratto (rectius: la privazione di effetti) rappresenta la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 45322 del 19 giugno 2019
«Non è configurabile la circostanza attenuante della provocazione, di cui all'art. 62, n. 2, cod. pen., nel caso in cui la condotta criminosa venga posta in essere quale reazione a un fatto ingiusto erroneamente attribuito alla vittima, atteso che,...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 7 del 24 maggio 2007
«Il Supremo Consesso ricostruisce i principi generali operanti per la particolare fattispecie, anche attraverso la disamina dei contenuti normativi T.U. espropriazioni cui è riconosciuto valore ricognitivo di principi previgenti, e...»