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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 27187 del 28 dicembre 2007
«...comunque a pronunciarsi su tali questioni su disposizione del Primo Presidente — dichiarata l'inammissibilità del ricorso, possono esercitare d'ufficio il potere discrezionale di formulare il principio di diritto concretamente applicabile.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9173 del 7 giugno 2003
«In tema di conferimento della procura speciale per il ricorso per cassazione, benché la redazione della procura a margine dell'atto e la sottoscrizione del difensore costituiscano prova certa della provenienza dell'atto dalla parte che l'ha...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2461 del 5 marzo 1998
«...controllo (anche d'ufficio) della legitimatio ad processum comporta l'esame di tale atto, l'omesso deposito del quale determina la nullità della procura, mancando la prova di un suo valido rilascio, e la conseguente inammissibilità del ricorso.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9486 del 18 aprile 2013
«La natura sussidiaria dell'azione di arricchimento senza causa costituisce un presupposto della domanda, richiesto dalla legge, pertanto, tale condizione, non integrando un'eccezione in senso stretto, può essere rilevata d'ufficio dal giudice, nei...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7878 del 9 giugno 2000
«L'attività di allegazione non si soddisfa con l'affermazione di un fatto generico, ma comporta l'indicazione di tutti gli elementi atti ad individuare il fatto specifico che si intende allegare, con la conseguenza che deve ritenersi tardiva (e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4392 del 7 aprile 2000
«L'attività processuale delle parti si articola in allegazione del fatto, affermazione dei suoi effetti giuridici e prova del medesimo e, poiché il giudice non ha un potere di ricerca dei fatti, il rilievo d'ufficio delle questioni presuppone che...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 12147 del 2 luglio 2004
«Dato il rilievo di ordine pubblico che ha il divieto di ius novorum in appello, vanno dichiarati inammissibili in secondo grado (anche rilevando tale inammissibilità in sede di giudizio di legittimità, ove il giudice di appello abbia omesso di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6431 del 23 marzo 2006
«Si configura domanda nuova — e, come tale, inammissibile in appello (con rilevabilità dell'inerente violazione del divieto anche d'ufficio in funzione dell'attuazione rigorosa del principio del doppio grado di giurisdizione) — quando gli elementi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1052 del 21 febbraio 1986
«...346 c.p.c., se vittorioso, in quanto il detto divieto è posto a esclusiva tutela del suo diritto di difesa (a differenza del divieto di proporre domanda nuova in appello, il quale, essendo di ordine pubblico, è rilevabile anche d'ufficio).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17257 del 12 luglio 2013
«Proposte eccezioni di nullità del contratto nel primo grado (nella specie, di abusivo riempimento dei moduli da parte della banca nelle parti riguardanti le dichiarazioni di aumento della fideiussione), è ammissibile in appello, alla stregua del...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10531 del 7 maggio 2013
«Il rilievo d'ufficio delle eccezioni in senso lato non è subordinato alla specifica e tempestiva allegazione della parte ed è ammissibile anche in appello, dovendosi ritenere sufficiente che i fatti risultino documentati "ex actis", in quanto il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4456 del 8 aprile 2000
«La parte che abbia eccepito in primo grado la prescrizione quinquennale non può in appello eccepire la prescrizione decennale, né il giudice può applicare d'ufficio detta prescrizione, atteso che colui contro il quale è stata eccepita la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4277 del 21 luglio 1984
«Mentre la legittimazione ad causam, costituendo una condizione dell'azione, intesa come diritto potestativo di ottenere una qualsiasi decisione di merito, è riscontrabile d'ufficio, in ogni stato e grado, alla stregua della prospettazione della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 25569 del 17 dicembre 2010
«Il giudice d'appello, sia pure con l'obbligo di motivare adeguatamente, secondo un tipico apprezzamento di fatto, il suo disaccordo dalle conclusioni del consulente tecnico d'ufficio del primo grado, non è tenuto a disporre una nuova consulenza,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22900 del 30 ottobre 2007
«...in ogni caso che i relativi fatti posti a fondamento della pronuncia siano stati al momento acquisiti nel corso del giudizio, così che il giudice possa anche d'ufficio riconoscere gli effetti giuridici dei fatti dedotti ed allegati dalle parti.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 13916 del 16 giugno 2006
«Nel giudizio di cassazione, l'esistenza del giudicato esterno è, al pari di quella del giudicato interno, rilevabile d'ufficio, non solo qualora emerga da atti comunque prodotti nel giudizio di merito, ma anche nell'ipotesi in cui il giudicato si...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 24743 del 23 novembre 2011
«Il potere della Corte di cassazione di dichiarare d'ufficio che l'azione non poteva essere proposta, previsto dall'art. 382, terzo comma, secondo inciso, c.p.c., può essere esercitato anche in sede di regolamento di competenza, nell'ipotesi in cui...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16577 del 5 agosto 2005
«La mancata segnalazione, da parte del giudice, di una questione sollevata d'ufficio che comporti nuovi sviluppi della lite non presi in considerazione dalle parti, modificando il quadro fattuale, determina nullità della sentenza per violazione del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 88 del 8 gennaio 2004
«In tema di procedimento civile, la consulenza tecnica d'ufficio — che può costituire fonte oggettiva di prova tutte le volte che opera come strumento di accertamento di situazioni di fatto rilevabili esclusivamente attraverso il ricorso a...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7536 del 27 marzo 2009
«Nel caso in cui l'atto di citazione in riassunzione in sede di rinvio contenga l'indicazione di un termine a comparire più breve rispetto a quello legale, il giudice del rinvio è tenuto, in assenza di costituzione del convenuto, a rilevare...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 811 del 8 febbraio 1986
«Nel rito del lavoro la competenza per territorio ha carattere inderogabile, comminando l'art. 413 c.p.c. la nullità delle clausole derogative della competenza stessa e l'art. 428 c.p.c. consentendo al giudice di rilevare l'incompetenza per...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13467 del 13 settembre 2003
«Nel rito del lavoro, l'atto di opposizione a decreto ingiuntivo proposto dall'opponente, che ha la veste sostanziale di convenuto, deve avere il contenuto della memoria difensiva ai sensi dell'art. 416 c.p.c. e, quindi, l'opponente deve compiere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13005 del 31 maggio 2006
«...434 c.p.c. per il ricorso in appello, è causa di nullità insanabile dell'atto, rilevabile d'ufficio, derivando tale sanzione dal principio contenuto nell'art. 156, secondo comma. c.p.c., con conseguente pronuncia di inammissibilità del ricorso.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3480 del 21 luglio 1989
«...che ne sia impossibile l'individuazione attraverso l'esame complessivo dell'atto, effettuabile anche d'ufficio e in grado d'appello con apprezzamento del giudice del merito censurabile in sede di legittimità solo per vizi di motivazione.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11353 del 17 giugno 2004
«Nel rito del lavoro, ai sensi di quanto disposto dagli artt. 421 e 437 c.p.c., l'esercizio del potere d'ufficio del giudice, pur in presenza di già verificatesi decadenze o preclusioni e pur in assenza di una esplicita richiesta delle parti in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4349 del 26 marzo 2001
«Nel rito del lavoro la nullità del ricorso introduttivo del giudizio di primo grado, per la mancata determinazione dell'oggetto della domanda e per mancata esposizione degli elementi di fatto e delle ragioni di diritto su cui si fonda la domanda...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 21124 del 2 ottobre 2009
«Nel rito del lavoro, l'omessa indicazione, nell'atto introduttivo del giudizio di primo grado, ovvero nella memoria difensiva del convenuto, dei documenti, e l'omesso deposito degli stessi contestualmente a tali atti, determinano la decadenza del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2577 del 2 febbraio 2009
«Nel rito del lavoro, l'omessa indicazione, nell'atto introduttivo del giudizio di primo grado, dei documenti, e l'omesso deposito degli stessi contestualmente a tale atto, determinano la decadenza del diritto alla produzione dei documenti stessi,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14696 del 25 giugno 2007
«Nel rito del lavoro, in base al combinato disposto degli artt. 416, terzo comma, c.p.c., che stabilisce che il convenuto deve indicare a pena di decadenza i mezzi di prova dei quali intende avvalersi, ed in particolar modo i documenti, che deve...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9896 del 12 novembre 1996
«...articolare i mezzi di prova non indicati in ricorso, con l'ulteriore conseguenza che la domanda dovrà essere rigettata nel merito, a meno che non riceva supporto probatorio dalle ammissioni del convenuto o da mezzi istruttori disposti d'ufficio.»