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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17474 del 9 agosto 2007
«In relazione alla nullità dell'atto di citazione in appello, la disciplina dettata dal nuovo testo dell'art. 164 c.p.c. (come sostituito, a far data dal 30 aprile 1995, dall'art. 9 della legge n. 353 del 1990) opera una distinzione quanto alle...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 24412 del 29 ottobre 2013
«L'intervento in appello, recante una domanda volta ad ottenere l'esecuzione in forma specifica in proprio favore di un contratto preliminare concluso "inter alios", è inammissibile, attesi i limiti sanciti dall'art. 344 c.p.c., tendendo non ad...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 25640 del 17 dicembre 2010
«In caso di pluralità di appellati, è costituito tempestivamente in giudizio l'appellante cha abbia depositato in cancelleria - nei dieci giorni dalla prima notifica (art. 165, primo comma, c.p.c.) - copia dell'atto di impugnazione notificato ad...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9329 del 20 aprile 2010
«Il termine per la costituzione dell'appellante, ai sensi dell'art. 347 c.p.c., in relazione all'art. 165 c.p.c., decorre dal momento del perfezionamento della notificazione dell'atto di appello nei confronti del destinatario e non dal momento...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17666 del 29 luglio 2009
«La costituzione in giudizio dell'appellante mediante deposito in cancelleria della nota d'iscrizione a ruolo e del proprio fascicolo, contenente, tuttavia, la copia, anzichè l'originale, dell'atto d'impugnazione notificato alla controparte,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 24437 del 23 novembre 2007
«L'acquisizione del fascicolo di ufficio di primo grado, ai sensi dell'art. 347 c.p.c., è affidata all'apprezzamento discrezionale del giudice dell'impugnazione, con la conseguenza che l'omessa acquisizione, cui non consegue un vizio del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7237 del 29 marzo 2006
«L'acquisizione del fascicolo di ufficio di primo grado, ai sensi dell'art. 347 c.p.c., è affidata all'apprezzamento discrezionale del giudice dell'impugnazione, con la conseguenza che l'omessa acquisizione non determina l'improcedibilità...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16938 del 25 luglio 2006
«Posto che l'improcedibilità dell'appello per omessa produzione della copia completa della sentenza appellata, alla stessa stregua delle altre ragioni di improcedibilità del gravame, deve ricollegarsi pur sempre ad un comportamento colpevole...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 24163 del 25 ottobre 2013
«In tema di distinzione tra erede e legatario, ai sensi dell'art. 588 cod. civ., l'assegnazione di beni determinati configura una successione a titolo universale ("institutio ex re certa") qualora il testatore abbia inteso chiamare l'istituito...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 23226 del 14 ottobre 2013
«Il potere del giudice d'appello di procedere d'ufficio ad un nuovo regolamento delle spese processuali, quale conseguenza della pronunzia di merito adottata, sussiste in caso di riforma in tutto o in parte della sentenza impugnata, in quanto il...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9693 del 22 aprile 2013
«Poiché ogni statuizione di merito comporta una pronuncia implicita sulla giurisdizione, il giudice dell'impugnazione non può riesaminare d'ufficio quest'ultima, in assenza di specifico gravame sul punto, né le parti possono limitarsi a sollecitare...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17013 del 20 luglio 2010
«In tema di poteri - doveri del giudice d'appello, quando dal complesso delle deduzioni e delle conclusioni contenute nell'atto di appello risulti la volontà di sottoporre l'intera controversia al giudice dell'impugnazione, questi è tenuto a...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14622 del 23 giugno 2009
«In tema di azione di danni, poiché i "fatti" rilevanti per l'affermazione di responsabilità ex art. 2051 c.c. sono diversi da quelli necessari per proclamarla ex art. 2043 c.c., qualora il danneggiato soccombente in primo grado non si dolga in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10965 del 9 giugno 2004
«Poiché i poteri del giudice di appello vanno determinati con esclusivo riferimento alle iniziative delle parti, in assenza di impugnazione incidentale della parte parzialmente vittoriosa, la decisione del giudice d'appello non può essere più...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18618 del 5 dicembre 2003
«L'omessa fissazione, nel giudizio d'appello, dell'udienza di discussione orale, pur ritualmente richiesta dalla parte ai sensi dell'art. 352 c.p.c., non comporta necessariamente la nullità della sentenza per violazione del diritto di difesa,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9161 del 16 aprile 2013
«L'effetto sostitutivo della sentenza d'appello, la quale confermi integralmente o riformi parzialmente la decisione di primo grado, comporta che, ove l'esecuzione non sia ancora iniziata, essa dovrà intraprendersi sulla base della pronuncia di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2955 del 7 febbraio 2013
«L'appello costituisce un mezzo di impugnazione che, attuando il principio del doppio grado di giudizio, si conclude con una sentenza destinata a sostituirsi a quella di primo grado - purché investa il merito del rapporto controverso - ad ogni...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3248 del 5 marzo 2003
«Nell'ipotesi in cui il giudice dell'impugnazione, interpretata la sentenza impugnata, rigetti il proposto gravame confermando la suddetta sentenza siccome interpretata, nell'individuazione del contenuto precettivo di tale sentenza (anche ai fini...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 7344 del 11 maggio 2012
«In conformità ai principi costituzionali del giusto processo, diretti a rimuovere gli ostacoli alla compiuta realizzazione del diritto di difesa, e quindi a ridurre le ipotesi di inammissibilità, escludendola ogniqualvolta non sia comminata...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15721 del 18 luglio 2011
«Il principio di consumazione dell'impugnazione, secondo un'interpretazione conforme ai principi costituzioni del giusto processo, che sono diretti a rimuovere, anche nel campo dei gravami, gli ostacoli alla compiuta realizzazione del diritto di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1902 del 27 gennaio 2011
«a consumazione del potere d'impugnazione, che ai sensi dell'art. 358 c.p.c., consegue alla dichiarazione di inammissibilità od improcedibilità dell'appello, presuppone che l'impugnazione sia stata rivolta contro un provvedimento idoneo a...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9265 del 19 aprile 2010
«Il principio di consumazione dell'impugnazione non esclude che, fino a quando non intervenga una declaratoria di inammissibilità, possa essere proposto un secondo atto di appello, immune dai vizi del precedente e destinato a sostituirlo, sempre...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9058 del 15 aprile 2010
«Il principio di consumazione dell'impugnazione non esclude che, fino a quando non intervenga una declaratoria di inammissibilità, possa essere proposto un secondo atto di appello, immune dai vizi del precedente e destinato a sostituirlo, sempre...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13062 del 5 giugno 2007
«Il principio processuale della consumazione dell'impugnazione — in base al quale la parte rimasta in tutto o in parte soccombente esercitando il potere di impugnazione consuma la facoltà di critica della decisione che la pregiudica e non può...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11870 del 22 maggio 2007
«Allorquando il diritto di impugnazione sia stato validamente esercitato, il principio di consumazione dell'impugnazione esclude che possa essere proposto un secondo atto di appello, per motivi diversi da quelli dedotti con il primo gravame,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20313 del 19 settembre 2006
«Qualora venga notificato un atto di appello e successivamente l'appellante, ritenendo che la notificazione sia affetta da nullità, provveda spontaneamente alla notificazione di un nuovo atto di appello, nel rispetto del termine di impugnazione (da...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 16162 del 15 novembre 2002
«Stante l'espressa previsione degli artt. 358 e 387 c.p.c., la consumazione del potere di impugnazione presuppone l'esistenza di due impugnazioni della stessa specie nonché, al tempo della proposizione della seconda, una declaratoria di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16734 del 29 luglio 2011
«Nel caso di giudizio nel quale si trovino cumulate più domande fra le stesse parti, anche connesse soltanto soggettivamente, la sentenza che, con riguardo a taluna o talune delle domande, abbia deciso solo alcune questioni senza definire il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8396 del 7 aprile 2009
«A seguito della riserva di ricorso per cassazione differito avverso sentenza d'appello non definitiva, l'impugnazione della sentenza pronunziata in sede di revocazione non rende attuale l'onere di proporre contestualmente anche l'impugnazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13006 del 31 maggio 2006
«Qualora contro una sentenza pronunciata ai sensi dell'art. 279, secondo comma n. 4 c.p.c. sia stata fatta la riserva di cui all'art. 361, primo comma, c.p.c., il ricorso per cassazione si propone unitamente a quello avente ad oggetto la sentenza...»