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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10002 del 26 settembre 1991
«Al fine di accertare la eventuale immaturità del minore infradiciottenne rispetto allo specifico tipo di condotta posta in essere, poiché il problema non inerisce ad incapacità derivante da malattia, l'indagine deve essere volta all'accertamento...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12697 del 25 marzo 2015
«Ai fini della prova dello stato di soggezione che caratterizza la circostanza aggravante di cui all'art. 112, comma primo, n. 3 cod. pen.- che sanziona più gravemente la condotta di chi determini al reato persona soggetta alla propria autorità,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4708 del 11 maggio 1993
«Qualora la domanda di oblazione venga respinta per la gravità del fatto, poiché questa è prevista dall'art. 162 bis c.p. come una delle cause che possono giustificare il rigetto, è necessaria una specifica motivazione sulle ragioni di tale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4600 del 30 gennaio 2003
«In tema di libertà vigilata, la ritenuta persistenza, in sede di riesame, ai sensi dell'art. 208 c.p., della pericolosità del soggetto che vi è sottoposto comporta solo il prolungamento della misura di sicurezza, ma non può determinarne...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5843 del 23 aprile 1990
«Ed invero l'interesse tutelato dalla disposizione in esame non è tanto quello dell'imparzialità della pubblica amministrazione, dato che l'atto da compiere è conforme ai criteri di una sana e corretta amministrazione, bensì quello della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 30966 del 30 luglio 2007
«In caso di pluralità di indagati, il sequestro preventivo funzionale alla confisca «per equivalente» di cui all'art. 322 ter c.p. non può eccedere per ciascuno dei concorrenti la misura della quota di prezzo o profitto del reato a lui...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 797 del 21 gennaio 1999
«In tema di omissione di atti di ufficio, la fattispecie di cui al comma secondo dell'art. 328 c.p. è diretta ad assicurare risposta alle aspettative del privato che formalmente inviti la pubblica amministrazione ad emettere un atto che riguardi la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 38466 del 22 settembre 2015
«Il direttore di un istituto scolastico legalmente riconosciuto riveste la qualità di pubblico ufficiale, atteso che l'insegnamento è pubblica funzione e che le scuole secondarie private sono equiparate alle scuole pubbliche dalla legge 19 gennaio...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 53614 del 23 dicembre 2014
«Il giudizio nel procedimento per reato di calunnia è del tutto autonomo rispetto a quello concernente il reato ascritto al calunniato e, pertanto, la sentenza di proscioglimento, anche se irrevocabile, pronunciata nel processo eventualmente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6636 del 22 maggio 1987
«In tema di procedimento per reato di calunnia, il giudizio su questo reato è del tutto autonomo da quello concernente il reato ascritto al calunniato, tanto è che la sentenza, anche se irrevocabile, pronunciata nel processo eventualmente...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9079 del 17 agosto 1995
«La configurabilità del delitto di favoreggiamento, sotto il profilo del rapporto cronologico con il reato principale, postula necessariamente che la commissione di quest'ultimo, nel suo momento iniziale, sia anteriore alla condotta assunta come...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 44606 del 6 dicembre 2005
«Il problema della configurabilità della continuazione tra reato associativo e reati-fine non va impostato in termini di compatibilità strutturale, in quanto nulla si oppone a che, sin dall'inizio, nel programma criminoso dell'associazione, si...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9793 del 21 marzo 2006
«In tema di falso documentale, integra il reato di falso ideologico (art. 479 c.p.), la condotta del docente di un centro studi, legalmente riconosciuto, che attesti falsamente la regolare frequenza di studenti di altri istituti privati alle...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1004 del 31 gennaio 2000
«Gli atti redatti da una commissione medica incaricata di accertare lo stato di invalidità civile eventualmente presente nelle persone sottoposte al suo esame, in quanto provenienti da pubblico ufficiale, attestano i risultati degli accertamenti da...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9590 del 30 settembre 1988
«Il verbale delle commissioni di esami di Stato, sono da considerarsi atti pubblici, in quanto in essi i pubblici ufficiali componenti della commissione attestano la verità di atti da loro compiuti, o in loro presenza avvenuti. Per tali ragioni, la...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 9842 del 13 settembre 1994
«In materia di infortuni sul lavoro, il cancello di chiusura di uno dei depositi di uno stabilimento rientra nella generale previsione dell'art. 374 del D.P.R. 27 aprile 1955, n. 547, concernente l'obbligo di mantenimento in buono stato di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4220 del 7 maggio 1996
«Il regolamento preventivo di giurisdizione non è ammissibile in riferimento ai procedimenti cautelari, poiché contro i provvedimenti di natura provvisoria e strumentale emessi a conclusione degli stessi, sia in caso di concessione della misura...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 12544 del 17 giugno 2015
«In tema di contenzioso tributario, l'istituto della rimessione in termini, previsto dall'art. 184 bis c.p.c. (abrogato dall'art. 46 della l. n. 69 del 2009, e sostituito dalla norma generale di cui all'art. 153, comma 2, c.p.c.), è applicabile al...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5032 del 29 aprile 1993
«Il verbale di conciliazione giudiziale, ancorché sottoscritto alla presenza del giudice che ha prestato la propria collaborazione all'accordo delle parti, ha natura negoziale e, in quanto tale, non può formare oggetto di esame diretto da parte del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6293 del 10 marzo 2008
«L'omessa assicurazione alle parti del potere di depositare le comparse conclusionali ai sensi dell'art. 190 c.p.c., conseguente al deposito della sentenza prima della scadenza del relativo termine, deve ritenersi in ogni caso motivo di nullità...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21200 del 5 ottobre 2009
«Il giudicato va assimilato agli elementi normativi, cosicché la sua interpretazione deve essere effettuata alla stregua dell'esegesi delle norme e non già degli atti e dei negozi giuridici, e gli eventuali errori interpretativi sono sindacabili...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14324 del 9 luglio 2015
«La censura in sede di legittimità di violazione del principio di immediatezza della contestazione è inammissibile, ai sensi dell'art. 360, primo comma, n. 5, cod. proc. civ., come riformulato dall'art. 54 del d.l. 22 giugno 2012, n. 83, conv. in...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 13928 del 6 luglio 2015
«Nel vigore del nuovo testo dell'art. 360, primo comma, n. 5), cod. proc. civ., introdotto dal d.l. 22 giugno 2012, n. 83, convertito con modifiche nella legge 7 agosto 2012, n. 134, non è più configurabile il vizio di contraddittoria motivazione...»
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Cassazione civile, Sez. VI-lav., ordinanza n. 2498 del 10 febbraio 2015
«L'omesso esame di elementi istruttori non integra, di per sé, il vizio di omesso esame di un fatto decisivo, censurabile ex art. 360, comma 1, n. 5, cod. proc. civ., qualora il fatto storico, rilevante in causa, sia stato comunque preso in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8339 del 24 febbraio 2015
«La disciplina sul patrocinio a spese dello Stato trova applicazione anche nel procedimento incidentale di riesame di una misura cautelare, giacché l'art. 75, comma primo, d.P.R. 30 maggio 2002, n. 115, prevede la validità dell'ammissione del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4277 del 5 febbraio 2002
«L'omessa contestazione ed utilizzazione di un reato ai fini dell'emissione della misura cautelare è mancanza alla quale non può ovviare il giudice del riesame con la procedura di correzione dell'errore materiale, poiché si tratta di omissione che...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 41074 del 13 ottobre 2015
«Ai fini della sostituzione della misura della custodia cautelare in carcere con quella degli arresti domiciliari, è onere dell'interessato privo di un'abitazione (nella specie, perché senza fissa dimora nel territorio dello Stato), fornire tutte...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 27352 del 21 giugno 2013
«In tema di misure cautelari, il disposto di cui all'art. 291, comma secondo, c.p.p. - per il quale il giudice che riconosca la propria incompetenza può comunque disporre provvisoriamente, su richiesta del P.M., la cautela, ove ne sussistano i...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7917 del 23 febbraio 2015
«In tema di impugnazioni, l'interesse del ricorrente ad ottenere un provvedimento "de libertate" non è ravvisabile in caso di avvenuta cessazione della misura cautelare, anche se l'impugnazione tenda esclusivamente ad evitare conseguenze...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 25163 del 7 giugno 2013
«In tema di misure cautelari personali, l'appello proposto dal P.M. può essere presentato presso la cancelleria del Tribunale del luogo ove ha sede la Corte d'appello nella cui circoscrizione è compreso l'ufficio del giudice che ha emesso...»