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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12008 del 1 luglio 2004
«I beni demaniali possono formare oggetto di diritti in favore di terzi soltanto nei modi e nei limiti stabiliti dalle norme di diritto pubblico, e non secondo il diritto privato, così che la relativa utilizzazione da parte della collettività deve...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5842 del 24 marzo 2004
«La concessione amministrativa su beni demaniali o su beni indisponibili, al di fuori dei casi in cui la legge, esplicitamente o attraverso la specifica regolamentazione adottata, abbia predeterminato la natura del diritto conferito al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2844 del 17 marzo 1998
«I beni che fanno parte del demanio pubblico non possono formare oggetto di diritti a favore di terzi, se non nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi che li riguardano. L'attribuzione al privato di un diritto di godimento su beni demaniali si...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 17954 del 24 agosto 2007
«Appartiene alla giurisdizione del giudice ordinario la cognizione della controversia con la quale la P.A., agendo in sede possessoria come consentitole dall'art. 823, comma secondo, c.c., abbia chiesto l'immediata reintegrazione nell'asserito...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6347 del 18 aprile 2003
«Spetta al giudice ordinario la giurisdizione sulla domanda di accertamento dei confini tra terreno privato e demanio proposta dal privato nei confronti della P.A., avendo detta domanda per oggetto l'accertamento dell'esistenza e dell'estensione...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6129 del 18 ottobre 1986
«L'art. 823 secondo comma c.c., sul carattere alternativo dell'autotutela amministrativa rispetto ai mezzi ordinari a difesa della proprietà o del possesso, ancorché dettato per i beni demaniali, configura espressione di un principio generale,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8197 del 7 ottobre 1994
«Nel nostro ordinamento, il diritto sul sepolcro già costruito nasce da una concessione da parte dell'autorità amministrativa di un'area di terreno (o di una porzione di edificio) in un cimitero pubblico di carattere demaniale (art. 824 c.c.) e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 354 del 10 gennaio 2011
«Un'area privata può ritenersi assoggettata a servitù pubblica di passaggio, allorché sussista non solo l'uso generalizzato del passaggio da parte di una collettività indeterminata di individui, considerati "uti cives" in quanto portatori di un...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11346 del 17 giugno 2004
«Ai fini dell'assoggettamento per usucapione di un'area privata ad una servitù di uso pubblico, è necessario che l'uso risponda alla necessità ed utilità di un insieme di persone, agenti come componenti della collettività, e che sia esercitato...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15111 del 22 novembre 2000
«La dicatio ad patriam quale modo di costituzione di una servitù di uso pubblico consiste nel comportamento del proprietario che, pur se non intenzionalmente diretto alla produzione dell'effetto di dar vita al diritto di uso pubblico, metta...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 391 del 15 luglio 1999
«Affinché un bene non appartenente al demanio necessario possa rivestire il carattere pubblico proprio del beni patrimoniali indisponibili perché «destinati ad un pubblico servizio» ai sensi dell'art. 826, terzo comma c.c. deve sussistere un doppio...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13732 del 27 giugno 2005
«Poiché alle delibere condominiali si applica il principio dettato in materia di contratti, secondo cui il potere attribuito al giudice dall'art. 1421 c.c. di rilevarne d'ufficio la nullità deve necessariamente coordinarsi con il principio della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5421 del 11 aprile 2001
«Per aversi atto emulativo vietato ai sensi dell'art. 833 c.c. è necessario che l'atto di esercizio del diritto sia privo di utilità per chi lo compie e sia posto in essere al solo scopo di nuocere o di recare molestia ad altri, sicché è...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9998 del 9 ottobre 1998
«Per aversi atto emulativo vietato dall'art. 833 c.c. occorre il concorso di due elementi: a) che l'atto di esercizio del diritto non arrechi utilità al proprietario; b) che tale atto abbia il solo scopo di nuocere o arrecare molestia ad altri.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12258 del 3 dicembre 1997
«Per aversi atto emulativo vietato dall'art. 833 c.c. è necessario che l'atto di esercizio del diritto sia privo di utilità per chi lo compie e che sia stato posto in essere con il solo scopo di nuocere o di recare molestia ad altri, onde non è...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 11028 del 19 maggio 2011
«L'imposizione di un vincolo di uso pubblico sulle strade vicinali permette alla collettività di esercitarvi il diritto di servitù di passaggio con le modalità consentite dalla conformazione della strada, ma non altera il diritto di proprietà della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7655 del 21 aprile 2004
«Il diritto di proprietà può esser frazionato in senso orizzontale e quindi la proprietà del sottosuolo può appartenere ad un soggetto diverso dal proprietario del suolo e del fabbricato su esso insistente. In tal caso il rapporto tra i rispettivi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2274 del 27 febbraio 1995
«L'obbligo del proprietario di permettere, ai sensi dell'art. 843 c.c., l'accesso ed il passaggio nel suo fondo quando questi siano necessari per la costruzione o riparazione di un muro od altra opera propria del vicino o comune non si ricollega ad...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 774 del 9 febbraio 1982
«L'accesso al fondo del vicino — consentito dall'art. 843 c.c. qualora sia necessario per la costruzione di un'opera — permette implicitamente che l'accesso sia accompagnato dal deposito di cose, necessariamente strumentale alla costruzione, con la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2166 del 31 gennaio 2006
«In tema di immissioni (nella specie rumori provocati da attività sportive praticate all'aperto), il contemperamento delle esigenze della proprietà con quelle ricreative e sportive, che ai sensi dell'art. 844 c.c. deve essere compiuto anche tenendo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15509 del 6 dicembre 2000
«L'art. 844 c.c. impone, nei limiti della normale tollerabilità e dell'eventuale contemperamento delle esigenze della produzione con le ragioni della proprietà, l'obbligo di sopportazione delle propagazioni inevitabili determinate dall'uso delle...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5564 del 8 marzo 2010
«In tema di immissioni, l'art. 844, secondo comma, c.c., nella parte in cui prevede la valutazione, da parte del giudice, del contemperamento delle esigenze della produzione con le ragioni della proprietà, considerando eventualmente la priorità di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8420 del 11 aprile 2006
«La norma sulla disciplina delle immissioni di cui all'art. 844 c.c., nel prevedere la valutazione, da parte del giudice, del contemperamento delle esigenze della produzione con le ragioni della proprietà, tenendo eventualmente conto della priorità...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13334 del 29 novembre 1999
«In tema di immissioni in alienum , il criterio del contemperamento delle esigenze della produzione con le ragioni della proprietà, posto dall'art. 844, secondo comma, c.c., non implica che nelle zone a prevalente vocazione industriale debbano...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1115 del 23 febbraio 1982
«L'art. 844, secondo comma, c.c., che in materia di immissioni, prevede il contemperamento delle esigenze della produzione con le ragioni della proprietà, si applica in ogni caso in cui vi sia conflitto fra la tutela del diritto di proprietà e le...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10992 del 5 maggio 2008
«I consorzi di bonifica hanno natura di enti pubblici economici e, pertanto, le controversie inerenti al rapporto di lavoro dei dipendenti, anche se coinvolgano profili attinenti al piano dell'organizzazione, hanno natura privatistica; ne consegue...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5750 del 13 giugno 1990
«L'approvazione di un nuovo statuto dei consorzi di miglioramento fondiario non richiede il consenso unanime di tutti i consorziati, atteso che a tali consorzi (art. 863 c.c.), i quali perseguono interessi che superano quelli dei singoli...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2852 del 10 marzo 1992
«Anche in tema di contributi spettanti ai consorzi di bonifica, i quali hanno natura di tributi e sono riscossi in base alla normativa prevista per le imposte dirette, trova applicazione il principio secondo cui la procedura di esazione, che ha...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5520 del 17 giugno 1996
«I vincoli per scopi idrogeologici, ai quali possono essere sottoposti i terreni che possono con danno pubblico subire denudazioni, perdere la stabilità o turbare il regime delle acque (art. 1 R.D.L. n. 1267 del 1923), costituiscono vere e proprie...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 742 del 20 gennaio 2003
«In tema di proprietà edilizia, la disposizione di cui all'art. 869 c.c. — secondo la quale i proprietari d'immobili nei comuni dove sono formati piani regolatori devono osservare le prescrizioni dei piani stessi nelle costruzioni e nelle...»