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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 12878 del 20 marzo 2003
«Il sequestro preventivo di cosa pertinente al reato è consentito anche nel caso di ipotesi criminosa già perfezionatasi, purché il pericolo della libera disponibilità della cosa stessa - che va accertato dal giudice con adeguata motivazione -...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4262 del 16 gennaio 1996
«Il sequestro preventivo di terreni abusivamente lottizzati e di fabbricati realizzati senza concessione edilizia è compatibile con la presentazione dell'eventuale istanza di condono e con il pagamento delle somme di denaro autodeterminate a titolo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1632 del 13 maggio 1996
«Il giudice, allorché un bene deve essere sottoposto a sequestro preventivo ai sensi del comma 2 dell'art. 321 c.p.p. in quanto confiscabile, non solo ha l'obbligo di preventivamente accertarne l'inerenza con il reato attribuito all'indagato, ma,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6550 del 3 febbraio 2000
«I rimedi del riesame e dell'appello dinanzi al tribunale capoluogo di provincia o di distretto sono di regola esperibili contro tutti i provvedimenti comunque adottati in materia cautelare da qualsiasi giudice, sia nella fase delle indagini...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 231 del 7 gennaio 2008
«La richiesta di riesame del provvedimento che dispone o convalida un sequestro è validamente proposta anche con telegramma o con trasmissione dell'atto a mezzo di raccomandata alla cancelleria del tribunale competente, che si individua in quello...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2623 del 31 gennaio 1994
«In tema di riesame di misure cautelari, deve essere disatteso l'assunto secondo cui la collocazione sistematica dell'art. 324 c.p.p. nel capo terzo del libro quarto del codice di procedura penale, riguardante le impugnazioni, dovrebbe comportare...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 29 del 10 novembre 2000
«Nel procedimento di riesame delle misure cautelari reali la persona nel cui interesse l'impugnazione è stata proposta ha diritto alla notificazione dell'avviso d'udienza ancorchè la richiesta sia stata sottoscritta unicamente dal difensore;...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4139 del 5 ottobre 1998
«La disposizione con la quale il giudice, nel contesto del dispositivo, ordina trasmettersi gli atti al pubblico ministero per l'eventuale esercizio dell'azione penale in ordine ad un fatto-reato, diverso e ulteriore rispetto a quello oggetto del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7034 del 11 giugno 1998
«In tema di elemento psicologico del reato di omissione di referto, la valutazione da parte dell'esercente la professione sanitaria della perseguibilità di ufficio del delitto ravvisabile nel caso a lui sottoposto non deve essere fatta in astratto,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11984 del 22 dicembre 1997
«Il provvedimento che liquida somme a titolo di provvisionale alla parte civile non è ricorribile per cassazione, perché è insuscettibile di passaggio in giudicato e destinato a rimanere assorbito nella pronuncia definitiva sul risarcimento che,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2109 del 29 settembre 1994
«L'art. 28, L. 11 febbraio 1992, n. 157 (Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio) attribuisce espressamente solo agli ufficiali ed agenti di polizia giudiziaria il potere di sequestro delle armi, della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2352 del 22 agosto 1994
«In caso di sequestro operato dalla polizia giudiziaria la possibilità per il P.M. di optare per la convalida, ove ne ricorrano i presupposti, si consuma quando il termine di quarantotto ore sia inutilmente spirato ed in tal caso sorge...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3442 del 30 ottobre 1995
«L'art. 319 ter c.p. (Corruzione in atti giudiziari) configura un reato autonomo e non una circostanza aggravante ad effetto speciale rispetto ai delitti di corruzione previsti dagli artt. 318 e 319 c.p. Quanto sopra si ricava dalla circostanza che...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2216 del 19 luglio 1996
«L'ordinanza di convalida dell'arresto emessa da Gip incompetente costituisce un provvedimento nullo nei confronti del quale non trova applicazione il principio della limitata protrazione temporale previsto dall'art. 27 c.p.p. solo per le misure...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 778 del 21 aprile 1995
«In caso di arresto o di fermo, l'ordinanza che dispone la custodia cautelare, essendo pronunciata all'esito dell'udienza di convalida e trascritta nel verbale di udienza, non costituisce un documento autonomo rispetto a questo, sicché per la parte...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9943 del 8 marzo 2007
«L'interesse ad impugnare un'ordinanza di applicazione di misura cautelare persiste in capo all'indagato rimesso in libertà, purché egli manifesti, in termini positivi ed univoci, l'intenzione di utilizzare in futuro la pronuncia richiesta ai fini...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1523 del 1 settembre 1999
«La persona offesa, cui deve essere eventualmente comunicata la richiesta di archiviazione della notitia criminis è soltanto il soggetto passivo del reato, che, nel reato monoffensivo, è individuabile sulla base dell'oggettività giuridica...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5142 del 27 gennaio 1995
«In tema di archiviazione, quando il decreto che la dispone sia annullato per omesso avviso della richiesta del pubblico ministero alla persona offesa, gli atti non vanno restituiti al giudice per le indagini preliminari, dal momento che la nullità...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5050 del 15 novembre 1999
«Non è impugnabile il provvedimento del Gip che, decidendo su richiesta di archiviazione, disponga che il P.M., previo invito all'indagato per rendere l'interrogatorio, formuli il capo di imputazione, e ciò anche se, in detto provvedimento il Gip...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5668 del 19 dicembre 1996
«L'annullamento della Corte di cassazione che travolga anche l'ordinanza di custodia cautelare, in quanto emessa dal giudice incompetente, non impedisce al giudice indicato come competente nella sentenza di annullamento di rinnovare gli atti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12551 del 29 marzo 2002
«È abnorme il provvedimento del giudice dell'udienza preliminare che dichiari la nullità della formulazione del capo di imputazione, eseguita dal P.M. su ordine del giudice che non aveva accolto la richiesta di archiviazione, sul rilievo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10795 del 22 settembre 1999
«Ai fini dell'individuazione dell'ambito di cognizione attribuito al giudice di secondo grado dall'art. 597, primo comma, c.p.p., per punto della decisione deve ritenersi quella statuizione della sentenza che può essere considerata in modo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 27990 del 22 giugno 2004
«Non è qualificabile come abnorme, e non può essere, quindi, oggetto di ricorso per cassazione, il provvedimento con il quale il giudice dell'udienza preliminare dichiari la nullità della richiesta di rinvio a giudizio per ritenuta genericità o...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 45276 del 24 novembre 2003
«Il giudizio celebrato in contumacia nei confronti di imputato detenuto all'estero per reati colà commessi, la cui richiesta di presenziare al dibattimento sia stata respinta dalla competente autorità straniera, non essendone consentita...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 33819 del 17 settembre 2001
«Qualora nel corso dell'udienza preliminare il fatto addebitato risulti diverso, ai sensi del comma 1 dell'art. 423 c.p.p. rispetto a quello riportato nell'originaria imputazione, il P.M. ha la facoltà di modificare il capo d'imputazione in ogni...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 19906 del 28 aprile 2004
«Qualora, essendo stato disposto il rinvio a giudizio dell'imputato dalla corte d'appello, in accoglimento di impugnazione proposta dal pubblico ministero avverso sentenza di non luogo a procedere pronunciata dal giudice per le indagini...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3658 del 15 dicembre 1998
«Il giudice, in ogni fase e grado del procedimento, ha il potere-dovere di attribuire al fatto per cui si procede l'esatta qualificazione giuridica, senza che ciò incida sull'autonomo potere - riservato in via esclusiva al pubblico ministero - di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 5405 del 11 maggio 1998
«In tema di modificazione dell'imputazione, fatto diverso — che legittima la contestazione all'imputato presente anche senza il suo consenso — è quello con connotati materiali anche difformi da quelli descritti nel capo d'imputazione ma...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1890 del 2 giugno 1994
«A differenza di quanto stabilito dall'art. 519 c.p.p. per il dibattimento, non è prevista la concessione di un termine per la difesa nel caso di modificazione del capo di imputazione nel corso dell'udienza preliminare.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1471 del 25 maggio 1994
«Nel caso di impugnazione proposta avverso sentenza di non luogo a procedere pronunciata dal giudice dell'udienza preliminare, il giudice di secondo grado che rilevi che il primo giudice si è pronunciato su un fatto corrispondente a quello...»