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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4058 del 11 ottobre 1989
«Ne consegue che l'indagine del giudice diretta ad accertarne l'esistenza, implicando sostanzialmente la risoluzione di una quaestio voluntatis , deve essere effettuata in modo che non residui alcun ragionevole dubbio sulla effettiva intenzione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1021 del 10 febbraio 1984
«In relazione alla ratio della normativa della risoluzione del contratto per inadempimento (o per eccessiva onerosità sopravvenuta), diretta alla tutela dell'equilibrio sinallagmatico nei contratti a prestazioni corrispettive, l'obiettiva...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4180 del 12 novembre 1976
«...destinato all'esercizio dell'impresa, viene effettuata a tale ditta non si risolve in una formula di stile, ma costituisce modo idoneo a trasferire il bene direttamente al patrimonio comune anziché a quello personale del sedicente unico titolare.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2260 del 16 giugno 1976
«L'art. 1475 c.c., disciplinando il pagamento delle spese, ivi compreso l'importo dell'imposta di registro, nei rapporti tra venditore e compratore, contiene una norma di diritto privato che non tocca la sfera dei rapporti tra l'amministrazione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14751 del 26 giugno 2006
«Nel caso di vendita di cosa altrui, l'obbligo posto a carico del venditore di procurare al compratore l'acquisto della proprietà della cosa può essere adempiuto sia mediante l'acquisto della proprietà della cosa da parte sua, con l'automatico...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11624 del 18 maggio 2006
«In tema di contratto preliminare di vendita, il promittente venditore di una cosa che non gli appartiene, anche nel caso di buona fede dell'altra parte, può adempiere la propria obbligazione procurando l'acquisto del promissario direttamente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7054 del 5 luglio 1990
«Nel caso di vendita di cosa altrui avente effetti meramente obbligatori, l'obbligazione del venditore di far acquistare al compratore la proprietà della cosa può essere adempiuta non solo mediante l'acquisto della cosa da parte del soggetto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 18352 del 13 settembre 2004
«...il latte inquinato in contenitori separati, aveva ritenuto che il non aver posto in essere nessuna delle due condotte costituisse una indiretta garanzia che il prodotto fornito fosse esente da vizi, escludendo l'applicabilità dell'art. 1491 c.c.).»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2862 del 2 aprile 1997
«Pertanto affinché in presenza di vizi facilmente riconoscibili, sorga l'obbligo di garanzia in capo al venditore non è sufficiente la dichiarazione di quest'ultimo circa il buon funzionamento della cosa venduta (contenuta, nella specie, in un...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4714 del 5 novembre 1977
«L'occultamento del vizio della cosa venduta va identificato in una attività positiva volta a nascondere l'imperfezione del bene e, quindi, diretta a rendere impossibile o, quanto meno, difficile al compratore la scoperta del vizio con la comune...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2694 del 9 luglio 1975
«L'indagine del giudice deve essere, perciò, diretta a determinare il minor prezzo che il compratore avrebbe pagato se avesse conosciuto i vizi dai quali la cosa era affetta. A tal fine, è sufficiente che resti accertato che il vizio della cosa era...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15758 del 13 dicembre 2001
«Il riconoscimento, da parte del venditore, dei vizi della cosa alienata, che può avvenire anche per facta concludentia quali l'esecuzione di riparazioni o la sostituzione di parti della cosa medesima ovvero la predisposizione di un'attività...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7134 del 28 giugno 1993
«...ai sensi dell'art. 1495, secondo comma, c.c., non può consistere, nel semplice silenzio da parte del venditore, ma esige una particolare attività illecita del venditore stesso diretta con adeguati accorgimenti a nascondere il vizio della cosa.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1895 del 16 maggio 1975
«...al venditore, non preclude l'esercizio del riscatto direttamente nei confronti del terzo acquirente nel caso in cui il venditore sia venuto a conoscenza della subalienazione attraverso un mezzo diverso dalla notificazione prevista da detta norma.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5643 del 23 maggio 1995
«Incorre, pertanto, in vizio di omessa motivazione la sentenza che attribuisca a detta clausola soltanto il valore di un'indicazione di massima, non diretta a creare obblighi, senza indicare gli elementi negoziali che giustifichino un tale assunto,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 669 del 1 marzo 1976
«In relazione alla garanzia dovuta dal venditore, ai sensi dell'art. 1511 c.c., un vizio deve considerarsi occulto non solo quando non sia riconoscibile e apparente ad una diretta ispezione, ma anche quando per le caratteristiche del procedimento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5740 del 24 settembre 1986
«Il rivenditore, cui dal compratore sia stata riconsegnata per riparazioni la cosa venduta con (diretta) assunzione della garanzia del buon funzionamento, ove non sia in grado di restituirla (nella specie perché andata perduta, in seguito al suo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8840 del 27 agosto 1990
«Il compratore di cose fungibili, il quale si avvalga della facoltà di procedere alla compera in danno del venditore disciplinata dall'art. 1516 c.c., può ottenere dall'inadempiente la differenza tra l'ammontare della spesa occorsa per l'acquisto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6322 del 22 marzo 2006
«L'azione diretta a far valere il diritto alla restituzione di un bene oggetto di un contratto di vendita a rate con riserva della proprietà, nei confronti dello acquirente inadempiente all'obbligazione di pagamento del prezzo, ha natura non di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 813 del 28 gennaio 1983
«...da conseguenze pregiudizievoli, in relazione agli obblighi assunti verso, il venditore, da un'eventuale convalida fondata su ragioni diverse da quelle che avrebbero potuto esimerla dall'obbligo, direttamente assunto verso quest'ultimo.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2137 del 6 aprile 1982
«Il contratto, estimatorio si differenzia dal contratto di agenzia perché, mentre quest'ultimo ha per oggetto la prestazione di un'attività professionale diretta a promuovere in una data zona contratti nell'interesse del committente, e non per...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3049 del 9 maggio 1980
«...alla loro specificità, su quelli comuni di ermeneutica negoziale, sicché il ricorso a questi ultimi, per dissipare eventuali dubbi sulla predetta entità, resta consentito solo se i dubbi medesimi non trovino diretta soluzione nella citata norma.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11328 del 23 novembre 1990
«A differenza della legislazione vincolistica la L. 27 luglio 1978, n. 392, con l'art. 6 per gli immobili ad uso abitativo e con l'art. 37 per gli immobili ad uso non abitativo, ha compiutamente e direttamente disciplinato la materia della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 754 del 25 gennaio 1991
«...l'esecuzione diretta di riparazioni urgenti ed indispensabili della casa rurale da parte dell'affittuario solo in caso di inadempienza del locatore preventivamente interpellato a soddisfare l'obbligazione primaria di esecuzione delle dette opere.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3435 del 21 luglio 1989
«...diverso, subentrato al mutuario, nonché della non estensibilità della invocata garanzia ai frutti medesimi, dopo la separazione, non essendo gli stessi più inerenti alla «cosa locata», ma appartenendo immediatamente e direttamente all'affittuario.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4339 del 20 luglio 1979
«...è esclusa soltanto se il committente fornisce anche gli strumenti e i mezzi meccanici che servono alla costruzione, o organizza direttamente il personale da impiegare, ovvero sottopone l'esecuzione dell'opera a suoi ordini continuativi e minuti.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17145 del 27 luglio 2006
«In caso di leasing finanziario atteso che con la conclusione del contratto di fornitura viene a realizzarsi nei confronti del terzo contraente quella stessa scissione di posizioni che si ha per i contratti conclusi dal mandatario senza...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4367 del 16 maggio 1997
«...e a stabilire le condizioni di acquisto del concedente, il quale non assume indirettamente l'obbligo della consegna, né garantisce che il bene sia immune da vizi e che presenti le qualità promesse, né rimane tenuto alla garanzia per evizione.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13841 del 9 giugno 2010
«...di particolari regole tecniche previste da una normativa speciale senza che sia stata prevista in contratto alcuna clausola diretta appositamente a rendere operante tra le parti la suddetta normativa (nella specie riconducibile al d.m.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19943 del 18 luglio 2008
«...tenuto conto della natura, dell'entità e dell'urgenza dei lavori, hanno valore equipollente al contestuale avviso al locatore, cui il conduttore è tenuto ai sensi dell'art. 1577 cod. civ. nell'ipotesi che provveda ad eseguirli direttamente.»