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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 23899 del 23 novembre 2016
«La querela di falso proposta in appello, sebbene, di regola, il giudice debba limitarsi ad accertare la sussistenza dei presupposti necessari per instaurare il relativo giudizio, può essere dichiarata manifestamente infondata, mediante...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 24539 del 1 dicembre 2016
«La parte che produce in giudizio una scrittura privata (nella specie, un bonifico bancario) da lei apparentemente sottoscritta e della quale contesta l'autenticità deve fornire la prova, con gli ordinari mezzi, della falsità della sottoscrizione,...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 26917 del 23 dicembre 2016
«Giudice competente a decidere sull’opposizione a decreto ingiuntivo per consegna di denaro e di titoli custoditi in un dossier titoli aperto dal “de cuius” presso un istituto di credito ed emesso in favore del beneficiario di un legato...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 27528 del 30 dicembre 2016
«L’intervento volontario in causa si qualifica come principale quando si faccia valere nei confronti di tutte le parti, o di alcune di esse, un diritto relativo all’oggetto del processo o dipendente dal titolo in questo dedotto, mentre è da...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3934 del 29 febbraio 2016
«L'acquiescenza tacita alla sentenza ex art. 329 c.p.c. può sussistere soltanto qualora l'interessato abbia posto in essere atti dai quali sia possibile desumere, in maniera precisa ed univoca, il proposito di non contrastare gli effetti giuridici...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4751 del 11 marzo 2016
«In materia di esecuzione immobiliare, ai sensi dell'art. 2668-ter c.c., la mancata rinnovazione della trascrizione del pignoramento nel termine ventennale - rilevabile anche d'ufficio dal giudice - determina la caducazione del processo esecutivo,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7732 del 19 aprile 2016
«In tema di cause inscindibili, la circostanza che il termine di venti giorni per la conclusione del procedimento notificatorio, ai sensi dell'art. 143 c.p.c., tempestivamente attivato dal notificante, venga a scadere, nei confronti del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9333 del 9 maggio 2016
«La questione relativa alla novità, o meno, di una domanda giudiziale è correlata all'individuazione del bene della vita in relazione al quale la tutela è richiesta, per cui non può esservi mutamento della domanda ove si sia in presenza di un...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 524 del 20 marzo 1973
«Quando l'autore di un fatto (a fortiori se in concorso con altri) non ha soltanto approfittato della momentanea distrazione del derubato (il che non è sufficiente a integrare l'aggravante della destrezza) ma ha preordinato e provocato tale...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 871 del 25 gennaio 1979
«La coscienza e volontà di costringere taluno, mediante violenza o minaccia, a fare, tollerare od omettere qualcosa con la consapevolezza dell'illegittimità di tale costrizione, rappresenta l'elemento differenziale della violenza privata rispetto...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11673 del 8 novembre 1980
«L'asportazione di ghiaia o di sabbia dall'alveo di un fiume configura il reato di furto semplice e non già quello di furto aggravato, secondo l'ipotesi di cui all'art. 625 n. 7 c.p., in quanto l'alveo di un fiume può considerarsi destinato a...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2465 del 20 febbraio 1980
«Il bene giuridico della libertà personale, tutelato in via esclusiva dalla norma concernente il sequestro di persona, è leso da qualsiasi apprezzabile limitazione della libertà fisica intesa quale possibilità di movimento nello spazio secondo la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2019 del 1 marzo 1981
«L'azione di violenza o minaccia, tendente a realizzare il sequestro di persona che non raggiunga il risultato per difetto di apprezzabilità di durata temporale della privazione della libertà fisica del soggetto passivo, può far ravvisare il...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2221 del 18 marzo 1983
«Nell'esercizio dei poteri discrezionali attribuitigli dalla legge ai fini della concessione delle attenuanti generiche e dei benefici della sospensione condizionale della pena e della non menzione della condanna nel certificato del casellario...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4925 del 26 maggio 1983
«Il reato di violenza privata comprende anche l'ipotesi di usurpazione delle pubbliche funzioni; bene può il giudice, pertanto, derubricando la originaria imputazione di cui all'art. 610 c.p., ritenere sussistente il reato di cui all'art. 347 c.p.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7419 del 9 settembre 1983
«Spetta al giudice di merito, nella sua motivata discrezionalità, la scelta tra la concessione del perdono giudiziale o della sospensione condizionale della pena, cioè tra una pronuncia definitivamente liberatoria, fondata su un sicuro affidamento...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8440 del 11 ottobre 1984
«Il bene giuridico tutelato dall'art. 605 c.p. è la libertà personale ed in particolare la libertà di agire. Tale bene viene leso da qualsiasi limitazione della libertà fisica, intesa come possibilità di movimento, senza che la durata eventualmente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9967 del 14 novembre 1984
«Non si rinviene alcun vizio di contraddittorietà della motivazione nella sentenza di merito allorché con essa si neghi il beneficio della non menzione della condanna nel certificato penale e si conceda, invece, la sospensione condizionale della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11970 del 13 dicembre 1985
«La diminuente di cui all'art. 630, quinto comma, c.p. in tema di sequestro di persona a scopo di estorsione, per essere applicata, richiede che si verifichino da parte dell'eventuale beneficiario quei comportamenti di dissociazione che consentono...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4397 del 7 maggio 1985
«Nell'ipotesi di furto di sabbia o ghiaia dal greto o dal letto di un fiume (o dal lido del mare) non è applicabile la circostanza aggravante dell'esposizione alla pubblica fede sia perché detta esposizione avviene per naturale destinazione e non...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5849 del 14 giugno 1985
«Il reato di danneggiamento può essere ravvisato anche nel cambiamento di destinazione pubblica del bene, per l'edificazione su di esso di un'opera illegittima.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11069 del 16 ottobre 1986
«Il delitto di estorsione è configurabile anche in un comportamento apparentemente corretto ma implicitamente portatore di minacce, anche indeterminate, così da far sorgere nella persona offesa la preoccupazione di un ineludibile pregiudizio....»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 13333 del 29 novembre 1986
«Allorché il ladro solleciti il derubato al versamento di una somma per farlo rientrare in possesso del bene sottrattogli, è sempre configurabile il delitto di estorsione, in quanto la costrizione è determinata dalla minaccia implicita e...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7062 del 5 luglio 1986
«Per configurarsi il tentativo di rapina, non è sufficiente che l'attività dell'agente sia virtualmente idonea a produrre l'impossessamento della cosa mobile altrui mediante violenza o minaccia e che la direzione degli atti sia univoca, ma è...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10877 del 16 ottobre 1987
«Ai fini della consumazione del reato di estorsione, non è necessario che il profitto sia stato materialmente realizzato, essendo sufficiente la mera disponibilità del bene acquisito attraverso la violenza o la minaccia.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4508 del 12 aprile 1988
«Il riconoscimento delle attenuanti generiche non è incompatibile con la determinazione della pena oltre il minimo edittale, in quanto il beneficio dell'art. 62 bis c.p. ha una sua ragione autonoma, ravvisabile in situazioni atipiche o nelle stesse...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8694 del 5 agosto 1988
«L'esistenza di un'autorizzazione amministrativa a svolgere un'attività rumorosa non crea, a favore del beneficiario, un diritto oggettivo perfetto, perché l'esercizio dell'attività autorizzata deve pur sempre esplicarsi nell'ambito delle leggi e...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10491 del 25 luglio 1989
«Si configura il delitto di estorsione anche nell'ipotesi in cui taluno, essendo a conoscenza del furto di una cosa, usi di siffatta conoscenza come mezzo di pressione morale sull'animo del derubato, richiedendogli l'esborso di danaro per farlo...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11977 del 9 settembre 1989
«In tema di furto, la ratio dell'aggravamento della pena, previsto dall'art. 625, n. 7, terza ipotesi, c.p., non è correlata alla natura — pubblica o privata — del luogo ove si trova la «cosa», ma alla condizione di esposizione di essa alla...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 12158 del 18 settembre 1989
«La circostanza attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuità non è applicabile al furto di autovettura regolarmente abilitata alla circolazione ed effettivamente marciante, atteso il non trascurabile valore del bene in relazione alla...»