-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7321 del 27 giugno 1995
«In tema di concorso di persone nel reato, solo l'evento atipico - cioè il fatto eccezionale e del tutto imprevedibile, non una prospettazione meramente soggettiva di non passaggio al reato più grave - può escludere la responsabilità a titolo di...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2381 del 11 marzo 1993
«Il valore sintomatico della paternità dell'azione, nella causale, è connaturato alla sua diretta partecipazione al processo formativo della volontà di una condotta. Come tale, il movente ha non solo la capacità di esaltare gli elementi indiziari...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2163 del 8 giugno 1994
«Ai fini della legittimità dell'emissione di un provvedimento di custodia cautelare non è necesario che vengano trasmessi agli organi decidenti gli atti comprovanti la regolarità formale delle operazioni di intercettazione telefonica e quelli...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 28175 del 16 luglio 2007
«In tema omicidio volontario, in mancanza di circostanze che evidenzino ictu oculi l'animus necandi la valutazione dell'esistenza del dolo omicidiario può essere raggiunta attraverso un procedimento logico d'induzione da altri fatti certi, quali i...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6065 del 4 dicembre 1985
«Anche al fine della ritualità e tempestività dell'opposizione del creditore dissenziente avverso l'omologazione del concordato preventivo, qualora il giudice istruttore, avvalendosi del disposto dell'art. 291 primo comma c.p.c., disponga la...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 28293 del 31 dicembre 2009
«In materia di procedimento contumaciale, qualora venga notificata personalmente al contumace l'ordinanza ammissiva dell'interrogatorio formale, ai sensi dell'art. 292, primo comma, c.p.c., e siano così rispettate le norme a tutela del...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1296 del 3 febbraio 1993
«Ai fini della trascrizione della domanda giudiziale, l'art. 2658 c.c. richiede la presentazione di copia autentica del documento che la contiene, munito della relazione di notificazione alla controparte, dalla quale può prescindersi soltanto per...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1720 del 7 febbraio 2001
«La cassazione, anche se con rinvio, della sentenza non definitiva, che abbia pronunziato positivamente sull'an debeatur, comporta la caducazione della sentenza sul quantum, dipendendo quest'ultima totalmente dalla prima e tenendo conto che essa,...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3363 del 1 aprile 1998
«La costituzione del convenuto in cancelleria, qualora non avvenga con il rispetto del termine di venti giorni prima dell'udienza di comparizione, può legittimamente aver luogo in qualsiasi momento del procedimento fino a quando la causa non sia...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10569 del 19 luglio 2002
«La consegna al destinatario della notificazione di copia della sentenza in forma esecutiva priva della relazione peritale richiamata in dispositivo, quale parte integrante del provvedimento stesso per l'individuazione dell'oggetto della decisione,...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1646 del 6 febbraio 2001
«Il raggiungimento della maggiore età da parte del minore costituito nel processo a mezzo del suo legale rappresentante, se non dichiarato o notificato formalmente dal difensore a norma dell'art. 300 c.p.c. è privo di incidenza sul corso del...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6915 del 24 luglio 1997
«Il provvedimento che dichiara l'interruzione del processo ha non soltanto la forma, ma anche il contenuto intrinseco di ordinanza, in quanto non pronunzia sulla pretesa sostanziale fatta valere in giudizio, né definisce il processo, ma importa...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 24271 del 28 ottobre 2013
«La morte del procuratore, a mezzo del quale la parte è costituita in giudizio, determina automaticamente l'interruzione del processo, anche se il giudice e le altri parti non ne hanno avuto conoscenza, con preclusione di ogni ulteriore attività...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13302 del 27 novembre 1999
«La morte del procuratore della parte produce l'interruzione automatica del processo indipendentemente dalla conoscenza che dell'evento abbiano le parti od il giudice, e tale sistema è rimasto immutato anche dopo la sentenza della Corte...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3143 del 1 aprile 1999
«Gli avvocati e procuratori dipendenti di enti pubblici ed iscritti nell'albo speciale annesso all'albo professionale sono abilitati al patrocinio esclusivamente per le cause e gli affari propri dell'ente stesso il quale prestano la loro opera,...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9299 del 24 ottobre 1996
«Nel giudizio d'appello, l'interruzione del processo si verifica anche nel caso in cui la morte del procuratore, per mezzo del quale la parte si sia costituita nel giudizio di primo grado e a cui sia stato notificato l'atto di appello, avvenga dopo...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1171 del 15 febbraio 1996
«Quando la parte sia costituita in giudizio a mezzo di più procuratori autorizzati a difenderla anche disgiuntamente — il che si verifica quando manchi una espressa ed univoca volontà della parte che delimiti il potere dei difensori esigendone...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6721 del 25 luglio 1996
«L'interruzione del processo per il decesso della parte è disposta a protezione dei successori a titolo universale della parte deceduta, i quali rimangono privi di tutela processuale. Pertanto, solo ad essi è consentita la prosecuzione del processo...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 930 del 16 febbraio 1989
«Poiché, nel caso di sostituzione ope legis di un ente pubblico, costituito come parte in giudizio, la prosecuzione del processo nei confronti dell'ente successore di quello soppresso, ai sensi dell'art. 110 c.p.c., non richiede il consenso della...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 42749 del 20 novembre 2007
«In tema di reati di danno a forma libera, come l'omicidio, la desistenza volontaria, che presuppone un tentativo incompiuto, non è configurabile una volta che siano posti in essere gli atti da cui origina il meccanismo causale capace di produrre...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 30425 del 3 agosto 2001
«La condotta del soggetto che, pur consapevole di essere affetto da Aids, abbia contagiato il coniuge intrattenendo rapporti sessuali senza alcuna precauzione e senza informarlo dei rischi cui poteva andare incontro, sino a determinarne la morte,...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 710 del 26 gennaio 1993
«Al reato di rissa, ed a quelli commessi nel corso di essa, non è applicabile la legittima difesa perché i corrisanti sono animati dall'intento reciproco di offendersi ed accettano la situazione di pericolo nella quale volontariamente si sono...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9607 del 2 marzo 2004
«Sussiste ipotesi di concorso formale, ex art. 81, comma primo, c.p., fra il reato di resistenza a pubblico ufficiale e quello di tentato omicidio, stante la diversità dei beni giuridici tutelati da tali norme e le differenze qualitative e...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7249 del 24 luglio 1993
«Ai fini della ravvisabilità dell'aggravante di cui all'art. 61 n. 5 c.p., è sufficiente che la difesa sia semplicemente ostacolata, sicché sussiste tale aggravante allorquando la vittima venga colta di sorpresa mentre siede sola nello stretto...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 800 del 12 gennaio 2012
«È inammissibile, per difetto di specificità, il ricorso per vizi di motivazione i cui motivi siano enunciati in forma perplessa o alternativa.»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8 del 7 gennaio 2004
«È ammissibile l'atto di impugnazione presentato da persona, identificata dal pubblico ufficiale ricevente, munita di incarico conferito oralmente (nella specie, la Corte ha ritenuto regolarmente presentata la richiesta di riesame avverso la misura...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 38944 del 14 ottobre 2003
«L'opposizione della persona offesa alla richiesta di archiviazione non presenta natura di impugnazione, e dunque ad essa non si applica il capoverso dell'art. 582 c.p.p., che consente alle parti private ed ai difensori di depositare l'atto di...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 35345 del 21 ottobre 2002
«L'atto di appello del pubblico ministero in materia cautelare può essere presentato, a norma dell'art. 582 c.p.p., richiamato dal combinato disposto degli artt. 309 comma 4 e 310 comma 2 c.p.p., anche a mezzo di persona incaricata addetta...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12754 del 3 dicembre 1998
«Ai fini della presentazione dell'atto di impugnazione, l'art. 582, comma primo, c.p.p. contempla la figura dell'incaricato, senza prescrivere particolari formalità per il conferimento dell'incarico, che può avvenire anche oralmente, sempre che,...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1997 del 13 novembre 1993
«Anche in tema di pene accessorie non discrezionali è sempre e comunque necessaria la pronuncia del giudice. E se lo stesso non vi ha provveduto con la sentenza di condanna, si dovrà provvedere in sede esecutiva, ai sensi degli artt. 666 e 676...»