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Cassazione penale, Sez. VI, ordinanza n. 2704 del 13 settembre 1994
«Il provvedimento con il quale il giudice, ritenuta l'inammissibilità dell'opposizione proposta dalla persona offesa avverso la richiesta di archiviazione, accolga, ai sensi dell'art. 410, comma 2, c.p.p., detta ultima richiesta, è legittimamente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3769 del 31 marzo 1994
«Il giudice incompetente, investito da impugnazione erroneamente qualificata (nella specie «appello» in luogo di «ricorso per cassazione») e a lui mal proposta non deve pronunciare sentenza d'inammissibilità dell'impugnazione stessa, ma, dopo aver...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3816 del 31 marzo 1994
«Allorché la sospensione condizionale della pena non sia stata richiesta dall'imputato, il suo appello inteso ad ottenere la revoca del beneficio non può trovare in mancanza di impugnazione del pubblico ministero, illimitato accoglimento, ancorché...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4559 del 21 aprile 1994
«In tema di impugnazione del difensore avverso una sentenza contumaciale, non vi è coincidenza tra la procura speciale (art. 122 c.p.p.) che deve essere rilasciata per atto pubblico o scrittura privata autenticata e lo specifico mandato di cui...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7463 del 1 luglio 1994
«Le ordinanze che ammettono (o escludono) la costituzione della parte civile, sia che si contesti la titolarità del diritto, sia che si contesti la rappresentanza dell'avente diritto o le finalità stesse della costituzione, non sono impugnabili...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 995 del 26 agosto 1994
«Il giudice d'appello, se l'impugnazione è stata proposta dal solo imputato, può procedere alla revoca della sospensione condizionale della pena inflitta per altro reato in altro giudizio, a norma del primo comma dell'art. 168 c.p., mentre non può...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 10 del 4 maggio 1995
«Qualora il termine finale di applicazione del trattamento carcerario differenziato, disposto ai sensi dell'art. 41 bis, comma 2, ord. pen., sia interamente decorso al momento della decisione sull'impugnazione del relativo decreto, si deve ritenere...»
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Cassazione penale, Sez. V, ordinanza n. 102 del 3 febbraio 1995
«In tema di patteggiamento, tutte le statuizioni non illegittime, concordate dalle parti e adottate dal giudicante, precludono alle parti stesse la proposizione, nella successiva sede dell'impugnazione, che è quella di legittimità, di eccezioni o...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10355 del 17 ottobre 1995
«L'inammissibilità del ricorso per manifesta infondatezza dei motivi configura una causa originaria di inammissibilità dell'impugnazione, e non sopravvenuta, sicché non è possibile invocare eventuali cause estintive dei reati.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2888 del 17 marzo 1995
«Ove non sia prevista la pubblicazione della sentenza o del provvedimento tramite lettura, come nei procedimenti camerali, la mancata lettura del dispositivo non dà luogo ad alcuna nullità, mentre la lettura che il giudice abbia comunque effettuato...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3229 del 25 settembre 1995
«Il vigente ordinamento processuale, al pari di quello precedente, non prevede la possibilità di autonoma e diretta impugnazione con il ricorso per cassazione dei provvedimenti emessi dal pubblico ministero nella fase esecutiva, i quali tuttavia...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3241 del 5 luglio 1995
«Avverso l'ordinanza emessa de plano dal giudice dell'esecuzione in tema di applicazione di amnistia o indulto, può essere proposta opposizione, dinanzi allo stesso giudice dell'esecuzione, in virtù della quale si instaura un procedimento che deve...»
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Cassazione penale, sentenza n. 4693 del 30 marzo 1995
«Il termine per l'impugnazione della sentenza di non luogo a procedere prevista dall'art. 424 c.p.p. decorre, salva l'eventualità contemplata nel secondo comma di detto articolo (redazione e lettura integrale della sentenza all'atto della...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4709 del 7 gennaio 1995
«Il giudice dell'esecuzione che riconosca l'esistenza del vincolo della continuazione tra una pluralità di condanne, può estendere la sospensione condizionale della pena al complesso delle sanzioni inflitte con le diverse sentenze di condanna,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4726 del 16 novembre 1995
«L'annullamento, a seguito di ricorso per cassazione, di un'ordinanza applicativa di misura cautelare nei confronti di determinati soggetti non può giustificare la richiesta di estensione degli effetti di detta pronuncia ad altro soggetto, ai sensi...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 5978 del 23 maggio 1995
«Nei casi previsti dall'art. 597, comma quarto, c.p.p. (accoglimento dell'appello dell'imputato relativo a circostanze o a reati concorrenti), il giudice, oltre che essere vincolato dal generale divieto della reformatio in peius posto dal terzo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6061 del 21 febbraio 1995
«Non è ammissibile l'impugnazione proposta avverso il solo dispositivo, letto in udienza (lettura, peraltro, non prevista dalla legge), di ordinanza adottata all'esito di procedura camerale, ai sensi dell'art. 127 c.p.p. (nella specie trattavasi di...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 9 del 23 giugno 1995
«Poiché, nel processo plurisoggettivo, la valida impugnazione proposta dal coimputato — ancorché sostenuta da motivo non esclusivamente personale — non impedisce che diventi irrevocabile la sentenza relativamente al rapporto concernente l'imputato...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1206 del 1 febbraio 1996
«Quando, in sede di impugnazione su appello del solo imputato, la corte, giudicando di due procedimenti riuniti, riconosce la continuazione tra i reati contestati, non è tenuta ad applicare le attenuanti generiche quando queste siano state...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2201 del 15 ottobre 1996
«In materia di riesame dei provvedimenti cautelari, l'autorità giudiziaria procedente deve trasmettere al tribunale del riesame tutti gli atti a suo tempo trasmessi con la richiesta di emissione della misura e non gli è consentito fare alcuna...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2964 del 28 novembre 1996
«La disposizione dell'art. 568 comma quinto c.p.p. — secondo cui l'impugnazione proposta a giudice incompetente deve essere da questo trasmessa a quello competente — non può considerarsi principio generale applicabile al di fuori della materia...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2973 del 7 novembre 1996
«Ai fini dell'applicazione dell'art. 300, comma quarto, c.p.p., che prevede la perdita di efficacia della custodia cautelare in caso di condanna, ancorché sottoposta a impugnazione, ad una pena pari o inferiore alla custodia già subita, qualora si...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3562 del 1 ottobre 1996
«Il disposto di cui all'art. 568, comma quinto, seconda parte, secondo il quale, se l'impugnazione è proposta a un giudice incompetente, questi — previa, se del caso, corretta qualificazione della stessa — trasmette gli atti al giudice competente,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 44 del 4 gennaio 1996
«Quando la concessione delle attenuanti generiche non rappresenti la risultante di una pronuncia formulata all'esito di un giudizio di cognizione, ma si ponga quale semplice elemento dell'accordo delle parti, non può valere la regola secondo cui i...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5896 del 10 dicembre 1996
«Avverso il provvedimento di cui agli artt. 666, comma settimo, e 678 c.p.p. (nella specie, rigetto della richiesta di sospensione dell'esecuzione di ordinanza di concessione dell'affidamento in prova al servizio sociale) non è previsto alcun mezzo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 619 del 19 gennaio 1996
«I provvedimenti negativi di competenza, in qualunque forma emessi, non sono soggetti ad impugnazione ai sensi dell'art. 568 cpv., c.p.p., in quanto, non essendo attributivi di competenza al giudice designato, importano, nel caso che il secondo...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6916 del 8 luglio 1996
«Nessuna nullità della sentenza è configurabile nel rifiuto del pubblico ministero, presente in udienza, di concludere nel merito; non rileva sul punto, infatti, il disposto di cui all'art. 178, lett. b) c.p.p., che sanziona con la nullità la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8285 del 5 settembre 1996
«La rinuncia all'impugnazione fatta dall'imputato prima del deposito della sentenza non influisce sulla dichiarazione presentata nei termini dal difensore poiché può validamente rinunciarsi solo all'impugnazione già presentata, cioè a un diritto...»
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Cassazione penale, Sez. III, ordinanza n. 1205 del 5 maggio 1997
«Non è prevista alcuna forma di impugnazione (e quindi nemmeno il ricorso per cassazione) contro il provvedimento con il quale il giudice di merito ai sensi dell'art. 568, comma 5, c.p.p., qualifica l'impugnazione a lui proposta come ricorso per...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1804 del 27 marzo 1997
«Il vigente ordinamento processuale, nell'enunciare il principio della tassatività delle impugnazioni ribadito dal primo comma dell'art. 568 c.p.p., dispone che sono impugnabili soltanto i provvedimenti del giudice, con tale precisa e specifica...»